La terra del rimorso. "Ri-dire un albero. Ri-pensare un albero. Renderlo visibile. Dipingerlo sulle pareti... e in rosso" L'artista si occupa di poesia e pubblica per diverse riviste.
La terra del rimorso
Davide Racca, nato a Napoli nel 1979, laureato in filosofia, ha realizzato la sua prima personale a Marsiglia presso la Galleria du Tableau nel settembre 2004. Nel marzo 2006 ha esposto la sua seconda personale dal titolo CONATUS al Real Museo di Mineralogia dell’Universita' degli studi Federico II di Napoli. Ha collaborato presso la galleria Faggionato Fine Art di Londra, Bernier-Eliades di Atene, e la Fondazione Querini Stampalia di Venezia con l’artista Giuseppe Caccavale. Si occupa di poesia e pubblica per riviste come Nazioneindiana, Sud, Dialogica, Zibaldoni e altre Meraviglie.
La terra del rimorso (appunti di Davide Racca)
Che tempi sono questi, in cui
parlare d’alberi e' un delitto quasi
Ai posteri, Bertolt Brecht 1934
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Un albero e' un albero. L’identita' aristotelica e' una gran bella logica. Anche un albero ha una logica... come il crimine. E anche se dicessimo che e' “soltanto un albero" in fondo non lo avremmo sminuito. Soltanto dice che solo sa essere un albero con se stesso, quel tanto che lega il tronco le radici i rami... il senso
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Il senso...: nel corpo del tronco ammiriamo la sua lotta verso la luce, abbracciamo lo spazio che cresce nel tempo, ci inanelliamo alla sua solitudine
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Un arbre est bien plus q’un arbre (Gilbert Socard, in Fide'le au mond)
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Parlare d’alberi. Tacere i misfatti. Ho sentito un canforo maledire il cielo per un tronco spezzato da un fulmine. Limoni prendersela con potatori maldestri. Pini marittimi denunciare gli automobilisti… Ma la denuncia e' parte della cronaca. Mi interessano gli eventi. Metabolizzarli, traslitterarli, delinearli: scoprirli...
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Perche' siamo come tronchi nella neve. In apparenza poggiamo appena in superficie, e con una piccola scossa si dovrebbe poterli spinger via. No, non si puo', sono saldamente congiunti al terreno. Ma guarda, anche questa e' solo apparenza (Gli alberi, dalle Contemplazioni di Franz Kafka, 1908)
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Ri-dire un albero. Ri-pensare un albero. Renderlo visibile. Dipingerlo sulle pareti… e in rosso. Astrarlo. Far soffiare vento e polvere tra le quattro pareti bianche mentre ronzano calabroni tra gracchianti corvi
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Ulivi rossi. La terra e' nera. Il rimorso, il debito, la misura del contratto umano... qui, tra i rami il tronco la terra le radici...
Inaugurazione Venerdi' 2 giugno 2006 alle ore 19
Galleria Nuvole Arte Contemporanea
via IV Novembre - I traversa - Montesarchio (BN)