Le sognatrici. I loro sogni. L'artista presenta la sua ultima produzione intitolata “Lei Dorme": una serie di figure femminili dormienti, tutte diverse, per tratto, per postura, per emozione. Donne che ha visto dormire, donne solo immaginate o donne sognate.
Le sognatrici. I loro sogni.
Massimo Costantino presenta a Ferrara la sua intera ultima produzione “Lei Dorme": una serie di figure femminili dormienti, tutte diverse, per tratto, per postura, per emozione. Romano trapiantato a Torino da ragazzo, subisce per sua stessa ammissione il fascino della citta' al contempo aristocratica ed operaia, e il suo grande ribollire di idee e attivita' sotterranee.
Inizia a dipingere nel 1988 praticando sia pittura figurativa che informale.Il suo tratto e' essenziale, minimo; con poche linee e poche curve, Costantino delinea volti, braccia, gambe, seni, mani, chiome… poi e' solo un gioco di colori, chiaro scuri che animano la pelle, che rendono le forme tridimensionali e reali in una maniera non comune. Gli psicologi dicono che dalla postura che una persona assume mentre dorme se ne puo' delineare il carattere, le inclinazioni, le debolezze.
Nelle opere di Costantino ogni donna assume una posizione diversa e lui ne immagina l’indole e i sogni: tra di loro forse c’e' la manager dalla dura corteccia ma con il cuore fragile, spezzato, che sogna un grande amore; la casalinga malinconica rassegnata alla vita che sogna di fuggire dalla routine quotidiana; il sonno ispiratore della ragazza che sogna anche ad occhi aperti e il dormiveglia travagliato della cortigiana passionaria dall’animo tempestoso.
Solo donne per questa produzione. L’altra meta' di Massimo Costantino. Donne che ha visto dormire o donne solo immaginate, donne a loro volta sognate. Frammenti di donne incontrate per strada o in un bar. Le sognatrici e i loro sogni. Eppure la psicanalisi ci dice i sogni non esistono. Ho fatto un sogno, si dice. Ma non si possono fare. Non si fa in tempo. Il sogno non e' un’azione, un comportamento o un delitto. I sogni muoiono prima. Al mattino, all'inizio, ma anche la sera d'estate o certe domeniche, nel pomeriggio. D'altronde se i sogni non morissero non servirebbe la psicanalisi.
Dove vanno i sogni, all'alba? Dove vanno tutte le cose che muoiono. Nelle parole. Di lui rimane, una traccia, un racconto, una trama. E qui sta' la bravura di Massimo Costantino: nel fissare in modo indelebile qualcosa che non puo' essere fermato in nessun altro modo. Il colore sopperisce alle lettere, ai punti, alle virgole. I tratti modellano la favola meravigliosa di cui ogni notte siamo protagonisti.
Inaugurazione: 2 giugno ore 18
Galleria Sekanina
Via Garibaldi, 47 - Ferrara
Orario: 10-12.30 e 17-19 Sabato e festivi su appuntamento