Massimo Vezzosi antiquario
Firenze
via Maggio, 60r
055 294549

Francesco Balsamo
dal 31/5/2006 al 19/6/2006
9,30-13.00 / 15.30-19.00. Chiuso domenica e la mattina del lunedi'

Segnalato da

Scarlett Matassi



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Francesco Balsamo



 
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31/5/2006

Francesco Balsamo

Massimo Vezzosi antiquario, Firenze

Tracce di racconto, finestre aperte su un mondo surreale e incantato. Ventuno opere su carta eseguite con complesse tecniche miste.


comunicato stampa

Ventuno opere su carta

Massimo Vezzosi - antiquario fiorentino di livello internazionale, gusto raffinato e un po’ eccentrico - apre la sua galleria alla singolare pittura d’interni di Francesco Balsamo, una delle rivelazioni di quest’anno della pittura figurativa italiana. Le ventuno opere su carta del giovane catanese sono tracce di racconto, finestre aperte su un mondo surreale e incantato al quale puo' sperare di accedere solo chi sapra' risolvere gli enigmi disseminati all’interno della piccola superficie di carta. Straordinaria la perizia con cui l’artista esegue le sue complicate tecniche miste.

Ventuno opere su carta di Francesco Balsamo da giovedi' 1 giugno nella galleria di Massimo Vezzosi,antiquario fiorentino raffinato e un po’ dandy,massimo esperto di scultura antica,che si e' fatto conquistare dall’arte del tutto singolare di un giovane artista catanese, “pittore di stanze “.Definizione alla quale ricorre Salvatore Silvano Nigro in catalogo per sottolinearne l’inclinazione ad inventare spazi rigorosamente chiusi anche quando fingono prospettive aperte.

Gli interni di Francesco Balsamo catturano l’attenzione con l’esca di una perizia esecutiva straordinaria, col fascino mai spento del lenticolarismo fiammingo, ma sono trappole. Trappole che dietro alla lusinga di godibili immagini concepite come al tempo in cui la pittura camminava a braccetto con la tecnica e con l’estetica, nascondono le insidie dell’ambiguita' e dell’inquietudine proprie dell’arte contemporanea.

Per illustrare i suoi dipinti dalla doppia natura - comprensibili/enigmatici, rasserenanti/spiazzanti, de'mode'/moderni - Balsamo parte dalla definizione che di un genere letterario, la favola, dava la scrittrice Cristina Campo: “La fiaba e' l’ago dell’invisibile". “Cioe'" - spiega Balsamo - “attraverso di essa l’invisibile trova il modo di rivelarsi. Esattamente quel che voglio fare con le mie pitture, che sono favole dipinte, racconti". Racconti criptici, pero', la cui decifrazione richiede curiosita' e caparbieta' da enigmisti.

A chi si affaccia sulla soglia dei suoi interni d’epoca, Balsamo propone rebus da sciogliere, segnalati dall’incongruita' di dettagli del tutto fuori posto, presenze inserite per scompaginare l’ordine e le meticolose simmetrie che, apparentemente, governano ogni sua composizione. La figura umana e' bandita dai teatrini in cui l’artista allestisce le sue arcane, ma spesso anche giocose, rappresentazioni. Ci sono gli animali, pero'. “Vicini al mistero piu' di quanto lo siano gli uomini" - precisa il pittore - strumenti ideali di quell’operazione di contrabbando dell’abnorme nella norma che e' una delle cifre della sua arte.

La doppiezza presente in ogni particolare dei suoi lavori caratterizza curiosamente anche la sua personalita' d’artista. Il giovane siciliano, infatti, percorre con pari talento due carriere: la pittura e la poesia.

Il pittore, convinto che per liberarsi della tecnica bisogna arrivare a padroneggiarla pienamente, si e' concesso un lungo periodo di formazione accademica (e' stato, fra l’altro, allievo dell’Accademia di Brera), senza pero' sottrarsi alle esperienze dell’informale e delle installazioni. Dal gusto per la ricerca e la sperimentazione su tutti i fronti nascono le straordinarie tecniche miste su carta che oggi sono gli strumenti di cui si serve per rivelare la tensione poetica delle cose: “Quella sorta di sospensione magica che a volte scatta quando guardi un oggetto, che lo trasfigura sotto i tuoi occhi, azzerandone la funzione e la storia, rivelandone la magia, certi echi insospettati e profondi del banale quotidiano".

Il poeta, laureato in Lettere all’Universita' di Catania, e' una promessa della poesia italiana, come dimostrano i premi e i riconoscimenti sin qui raccolti. Balsamo sostiene che fra le sue due vite artistiche non vi siano punti di tangenza: “Perche' combinare parole e costruire immagini sono due operazioni diverse, in cui lavori con materiali diversi e metti in gioco sentimenti diversi". Eppure qualche interferenza deve pur esserci stata se nei suoi quadri c’e' sempre la larva di un racconto e nelle sue poesie si procede per immagini…

Mostra e catalogo a cura di Massimo Vezzosi
Introduzione in catalogo di Salvatore Silvano Nigro

Massimo Vezzosi antiquario
via Maggio 60r - Firenze

Orario di visita: 9,30-13.00 / 15.30-19.00

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dal 31/5/2006 al 19/6/2006

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