I cavalli innamorati. Venti opere calcografiche e litografiche a colori. Tutti i soggetti e tutti i titoli sono in riferimento ai versi delle poesie di Raffaele Carrieri.
I cavalli innamorati
A cura di Carlos Julio Sassu Suarez
L’Associazione Culturale Amici dell’Arte di Aligi Sassu presenta a
Besana in Brianza la mostra I cavalli innamorati di Sassu, venti opere
calcografiche e litografiche a colori.
Le opere, accompagnate da dieci poesie di Raffaele Carrieri, fanno parte
di una cartella del 1973 edita a Milano dalla Stamperia dell’Orso, con
una tiratura di 70 esemplari con numeri arabi e 50 con numeri romani.
Tutti i soggetti e tutti i titoli sono in riferimento ai versi delle
poesie di Carrieri.
E’ ormai nota la predilezione di Aligi Sassu per il cavallo: e' ben
visibile nelle sculture ospitate nel Parco di Villa Filippini e lo sara'
nella grande esposizione in progetto per il 2007 in cui proporremo una
panoramica sul tema del cavallo visto da diversi artisti del secolo
scorso, affiancando a Sassu grandi nomi del calibro di De Chirico,
Sironi, Messina ed altri ancora.
Lo stesso Maestro spiega questa sua insistenza sul tema con queste
parole pronunciate a Mallorca nel 1973:
“Ancora cavalli, cavalli innamorati per giunta. Questo Sassu e'
incorreggibile, persevera in un motivo che gli e' consueto da tempo! Come
quel Morandi delle bottiglie, quel Picasso dei cubi e delle facce
doppie, quel De Chirico dei manichini, ecc. ecc." qualcuno dira'.
Si', continuo a dipingere e a disegnare ancora cavalli, non frivoli
perche' vengono dai recessi dell'anima, ogni volta che “un'idea mi viene
alla mente“ (cosi' mi pare scrisse un certo Raffaello da Urbino) o arde
una subitanea immagine di pura materia pittorica: un tramonto con nuvole
che trascolorano da un rosa ad un carminio, su un celeste di Se'vres che
annega nell'oltremare, che diventa inchiostro e blu di Prussia; oppure
il polposo vermiglione che si confonde con la groppa bionda fremente del
pulsare delle vene di un puledrino tutto inventato. Perche', sono forse
veri i miei cavalli? E' un peccato che paiano cerbiatte dalle criniere
ondulate ondeggianti nel fosco cielo rosso della memoria?
“Chi non ha fiducia negli animali non ne ha nemmeno negli uomini" dice
un proverbio sardo. Cosi' l'onda verde dei galoppanti cabaddus bildes
memoria d'incursioni saracene nei pascoli bradi dell'antica Ichnusia si
e' fatta pittura; pittura perche' io ho fiducia negli uomini e in una
mitologia che va popolando il tempo di cavalli innamorati della poesia,
della vita del cielo, del mare, ma piu' di tutto della pittura, del
colore verde che la mia memoria ritrova in paesi lontani, in spiagge di
rocce antiche, nell'eco che rimormora il flauto di Pan dinanzi ad
un'erma, a remote sequenze di dadi; un albero verde di mirto, un'elce,
una quercia antica, sacro bosco di misteri, Amazzoni con criniere di
seta, scalpitanti amanti di rossi Centauri.
Si', cavalli ma prima di tutto pittura perche' il motivo e' intrinseco al
colore, alla linea curva, agile di movimento, dinamica, non immemore di
Boccioni e di un'educazione coltivata.
La curiosita' dell'occhio e' la vita del pittore. Perche' il cavallo non
dev'essere piu' valido del motivo di un quadrato nero su fondo bianco,
oppure di un ramo de flores, o di una bottiglia? E' una colpa? Se e' una
colpa ne sono fiero. Come Liandru e Mesina aspettano al varco l'odiato
nemico e si fanno giustizia da soli, cosi' io aspetto al varco l'idea del
cavallo e non me la lascio sfuggire. Anche se domani dipingero' una
montagna, un episodio di guerra (la guerra quotidiana che mi perseguita
sin dal 1914) un Cristo crocefisso, un nudo o delle macchie di colore.
Quella << certa idea della pittura >> che e' nata con me e che morira' con
me!.
Amici dell'Arte di Aligi Sassu
Via Viarana 12 - Besana in Brianza (MI)
Orari: martedi' e giovedi' dalle 15.00 alle 18.00, su appuntamento da martedi' a sabato. Ingresso gratuito