Archivio Cavellini
Brescia
via P. Marone, 3a
030 3757401 FAX 030 3757401
WEB
Tassonomia di Dario Bellini
dal 5/4/2001 al 5/5/2001
030 3757401 FAX 030 3757401
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Segnalato da

Piero Cavellini



approfondimenti

Dario Bellini



 
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5/4/2001

Tassonomia di Dario Bellini

Archivio Cavellini, Brescia

Tassonomia, ovvero un metodo di descrizione. Ordinare secondo norma. Tutto il lavoro che Dario Bellini ha prodotto e raccolto intorno al suo oggetto a partire dal 1995 e' organizzato in un enorme collage, ovvero una tassonomia. La forma e' quella di un collage, che parte da un frammento di reticolato raccolto a Dosso Casina, dove i futuristi combatterono la loro guerra; passa per le plastiche che organizzano le circostanze dei fatti; trascorre nelle pagine di un libro; insiste nelle parole degli storici e dei filosofi; avvolge un disegno di Emilio Vedova o un oggetto di Gabriele D'Annunzio; e infine si chiude dentro di noi che siamo la carta e la colla.


comunicato stampa

Tassonomia, ovvero un metodo di descrizione. Ordinare secondo norma.
Tutto il lavoro che Dario Bellini ha prodotto e raccolto intorno al suo oggetto a partire dal 1995 è organizzato in un enorme collage, ovvero una tassonomia.
La forma è quella di un collage, che parte da un frammento di reticolato raccolto a Dosso Casina, dove i futuristi combatterono la loro guerra; passa per le plastiche che organizzano le circostanze dei fatti; trascorre nelle pagine di un libro; insiste nelle parole degli storici e dei filosofi; avvolge un disegno di Emilio Vedova o un oggetto di Gabriele D'Annunzio; e infine si chiude dentro di noi che siamo la carta e la colla.
L'oggetto, cioè di cosa stiamo parlando, è la guerra, oppure la materia, nel senso che l'invocazione della guerra è il segno di un desiderio di ricongiunzione con la materia.
Ecco perché occuparsi dei futuristi che precipitarono nelle loro pagine o tele il senso di una compenetrazione dinamica con la materia e per i quali la guerra fu uno sviluppo conseguente di tale rapporto.
I materiali organizzati da Bellini nell'Archivio Cavellini raccontano di un incontro da artista con l'avanguardia italiana, incrociando i fatti storici del battaglione Volontari Ciclisti, in cui erano arruolati Marinetti, Boccioni, Sant'Elia, Russolo, Sironi, Funi, Erba e Bucci tutti impegnati nella battaglia di Dosso Casina (alto lago di Garda), con le riflessioni e gli studi esposti nel documentario Invocare la Guerra, i futuristi e l'interventismo; ponendo a confronto con questi temi le opere di artisti importanti come Emilio Vedova, Piero Manzoni, Bepi Romagnoni e quelle di alcuni autori suoi coetanei come Marco Cingolani, Giuliano Guatta e Gianluca Codeghini; recando testi e documenti sonori di cui lo spettatore può avvalersi; invitando a toccare il reticolato o il sasso della trincea raccolti sul luogo.
Una lente scruta dentro la roccia; la proverbiale eloquenza di Gabriele D'Annunzio suggella l'esposizione con un'immagine oltremodo significativa e mette in relazione il fuori con il dentro, indicando nella terra della patria, l'Italia con le sue eversioni, il riferimento esaltato o taciuto, il retaggio o la speranza.
Tutte le carte in tavola.
La forma generica del collage/tassonomia consente di guardare a tutto ciò rispettando la voce di ciascuno e indica la via attraverso la quale l'arte può articolare discorsi.

Inaugurazione: Venerdì 6 aprile 2001 ore 18.30

Orari: dal martedì al sabato ore 15,30 - 19,30 (chiuso lunedì e festivi)

Archivio Cavellini, via P. Marone 3a, Brescia, tel.fax.030.3757401

IN ARCHIVIO [11]
Due mostre
dal 13/6/2002 al 13/7/2002

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