Odeo Cornaro
Padova
via Cesarotti, 37
049 8204576

Tono 1906-2006
dal 15/6/2006 al 23/9/2006

Segnalato da

Cinzia Sgambaro



approfondimenti

Antonio Zancanaro



 
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15/6/2006

Tono 1906-2006

Odeo Cornaro, Padova

L'artista e' stato l'indagatore del mondo dei semplici e degli emarginati che, attraverso l'intensita' dei chiaroscuri a carboncino, il segno secco della litografia e dell'acquaforte, assurgono a personaggi dalla ieratica staticita'.


comunicato stampa

Mostra per il centenario della nascita

La citta' di padova si appresta a rendere omaggio a Antonio Zancanaro (1906-1985), per tutti Tono, l'artista nato e vissuto nella citta' patavina di cui in questo anno ricorre il centenario della nascita, con la mostra ''Tono 1906-2006'' all'Odeo Cornaro dal 16 giugno al 24 settembre.

L'evento veneto avverra' in concomitanza con un'antologica di Tono a Capo d'Orlando, la citta' che l'artista considerava la sua ''naturale terra d'antica origine'' e che gli conferi' la cittadinanza onoraria, dal 17 giugno al 23 luglio.

Zancanaro e' stato l'indagatore del mondo dei semplici e degli emarginati che, attraverso l'intensita' dei chiaroscuri a carboncino, il segno secco e irrevocabile della litografia e dell'acquaforte, assurgono a personaggi dalla ieratica staticita' e dalla posa plastica, i crismi della classicita', in altri termini, a dignita' da pagane divinita'. la sua e' una sorta di neorealismo poetico, di ''poesia visiva'', come l'ebbe a definire Diego Valeri, senza tuttavia tradire la naturale inclinazione verso la denuncia sociale. Si vedano, non a caso, i disegni appartenenti alla serie il Gibbo degli anni '40, eroicomica rappresentazione dell'epoca fascista, o ancora, dopo la fine della guerra e l'ascesa della democrazia cristiana, la serie Demopretoni, irriverente denuncia anticlericale.

La coscienza politico-sociale di Zancanaro, a partire dalla meta' degli anni '30, si era andata plasmando sotto l'influsso degli ambienti culturali patavini riuniti attorno alla rivista Il Bo', e alle personalita' di Concetto Marchesi, Ettore Luccini, Eugenio Curiel, Giorgio Ruminato e altri. Posizione critica che continuera' anche dopo con la rappresentazione del lavoro delle mondine nelle risaie del Polesine, con l'alluvione di Comacchio del '51.

Sempre degli anni '50 e' la serie lieve e sensulale Levana, il personaggio dello specchio, simbolo della rinascita del dopoguerra. Tono e' anche l'artista delle vedute della sua citta', della serie di disegni erotici, degli esperimenti con la ceramica e la terracotta iniziati nel '56 in Cina durante uno dei tanti viaggi in Italia e all'estero.

E' il cantore della donna di Cesenatico, dove amava spesso andare, immortalata nel ciclo Brunalba, delle illustrazioni per importanti case editrici come la Divina Commedia per laterza nel 1964. Insomma, un artista prolifico, intimamente legato alla sua citta', anzi ''personaggio simbolo'' di Padova, per dirla con Andrea Zanzotto, citta' che infatti non abbandonera' mai, e che gli tributa, siamo nel 1978 a Palazzo della Ragione, la prima grande antologica. Citta' che dimostra, ancora oggi, di non averlo dimenticato.
Cinzia Sgambaro

Odeo Cornaro
via Cesarotti, 37 - Padova

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Tono 1906-2006
dal 15/6/2006 al 23/9/2006

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