La mostra di Paola de Pietri e Elger Esser a Villa delle Rose prosegue il programma espositivo di Spazio Aperto, progetto sostenuto dalla Regione Emilia - Romagna, con l'intento di far conoscere ad un pubblico sempre piu' vasto i giovani artisti e le nuove sperimentazioni dell'arte contemporanea.
La mostra di Paola de Pietri e Elger Esser a Villa delle Rose prosegue il programma espositivo di Spazio Aperto, progetto sostenuto dalla Regione Emilia - Romagna, con l'intento di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto i giovani artisti e le nuove sperimentazioni dell'arte contemporanea.
Paola De Pietri vive e lavora a Reggio Emilia, dove è nata nel 1960, ed è considerata una delle figure più interessanti dell'ultima generazione artistica. Dopo un inizio caratterizzato da opere documentaristiche sul tema del paesaggio contemporaneo, la sua ricerca si sposta successivamente verso una dimensione più concettuale dove, ponendo in discussione il concetto di verità fotografica, spezza e sospende il rapporto spazio-tempo mettendo fuori gioco tutti i sistemi visivi tradizionali.
Attualmente il suo lavoro si concentra principalmente sul tema della natura, con un'indagine capace di cogliere i frammenti del reale nel loro svolgersi e in tutta la loro instabilità .
Pur trattandosi di immagini di ordinaria quotidianità , quali foreste, cieli attraversati da voli di uccelli od orizzonti caratterizzati da una fitta nebbia, la De Pietri non si interessa di registrarne puramente l'aspetto realistico. Privando i paesaggi di ogni elemento riconoscibile, se ne riappropria in maniera del tutto nuova, restando da sola con la sua personale interpretazione, con la propria metafisica, di fronte al mondo sensibile.
Il movimento dei fenomeni naturali sembra dilatarsi nel tempo, puntigliosamente indagato dallo sguardo dell'artista, che ne scandisce ogni più sottile vibrazione in un rinnovato e percepito afflato romantico.
Per Paola de Pietri viene pubblicato un catalogo della serie "I Quaderni di Spazio Aperto", che, oltre a contenere le immagini dei lavori dell'artista, riporta i testi del curatore e di Claudio Marra e completi apparati bio-bibliografici.
Contestualmente alla mostra di Paola De Pietri il curatore, Peter Weiermair, presenta le opere di Elger Esser, artista tedesco di altra origine e formazione, ma impegnato in una ricerca fotografica per certi tratti non dissimile.
Nato a Stoccarda nel 1967 e allievo di Bernd e Hulla Becher all'Accademia di Düsseldorf, Esser è già noto nel panorama internazionale per i suoi lavori fotografici di vedute, paesaggi, o edifici che si rifanno ad uno spirito ottocentesco di impronta decisamente romantica. Partendo da spunti letterari, come la corrispondenza epistolare tra Maupassant e Flaubert, da lui studiata attentamente, Esser ha viaggiato molto tra l'Italia e la Francia alla ricerca dei luoghi citati dai due scrittori. La sua opera nasce, dunque, da un'immagine intellettuale, che deriva dalla storia dell'arte e del paesaggio olandese del seicento e che, solo successivamente, si integra e si riplasma secondo la primaria esperienza estetica.
Una stretta relazione con la pittura appare immediata: gli orizzonti si dilatano nello spazio, attraversati dalla luce, che si diffonde a partire da una tonalità uniforme fino a riempire l'intero spazio dell'opera fotografica. Si tratta di luoghi dove regnano il silenzio e l'assenza e dove viene offerta allo spettatore un'ampia possibilità di emozioni. Nostalgiche e inattuali vedute di mari, fiumi o città fissate senza tempo che rimandano da un lato alle migliori cartoline d'autore e dall'altro all'opera pittorica di Canaletto.
Inaugurazione: giovedì 5 aprile, ore 18.30
Orari: 15 - 19, chiuso il lunedì
Ingresso: L. 4000
Villa delle Rose, via Saragozza 228/230, Bologna
Ufficio stampa Gam:
Giuditta Bonfiglioli
tel. 051 502859; fax 051 371032