Yves Andre'
Mauren Brodbeck
Guy Jost
Reza Khatir
Bruno Meier Sursee
Roberto Raineri-Seith
Peter Schweizer
Marco Gurtner
Roberto Raineri-Seith
Fra tradizione e contemporaneita' i lavori realizzati da 7 membri dell'associazione Fotografi professionisti Svizzeri, tra arte e lavoro in commissione. Opere di Yves Andre', Mauren Brodbeck, Guy Jost, Reza Khatir, Bruno Meier Sursee, Roberto Raineri-Seith, Peter Schweizer.
Yves Andre', Mauren Brodbeck, Guy Jost, Reza Khatir, Bruno Meier Sursee, Roberto Raineri-Seith, Peter Schweizer
A cura di Marco Gurtner e Roberto Raineri-Seith
7 fotografi SBf fra tradizione e contemporaneita' presenta lavori d’autore realizzati da 7 membri dell'associazione Fotografi professionisti Svizzeri provenienti dalle tre principali regioni linguistiche e riconducibili sia all'ambito strettamente artistico, sia, per scelta tematica e metodologica, alla fotografia applicata, tipicamente borderline tra arte e lavoro in commissione, nella quale valenze documentaristiche e culturali, ma anche temi piu' intimistici, si esprimono attraverso una visione soggettiva e di libera interpretazione / rappresentazione dei soggetti.
A caratterizzare l'esposizione vi e' in primo luogo l'elemento comune ai 7 autori di svolgere, parallelamente ai lavori su commissione, anche ricerche personali finalizzate a mostre e pubblicazioni, aspetto per nulla scontato e che caratterizza una minoranza dei fotografi membri dell'associazione, attivi prevalentemente in ambito strettamente commerciale. A questa specificita' si aggiunge la possibilita' di confrontare gli approcci e le scelte di autori provenienti da aree geograficamente vicine eppure molto diverse fra loro per cultura e mentalita', riconducibili sia alla fotografia tradizionale, sia all’imaging legato all’uso delle nuove tecnologie.
Gli autori provenienti dalla Svizzera tedesca, Guy Jost, Bruno Meier Sursee e Peter Schweizer, presentano rispettivamente una selezione dal ciclo Escape/Lands, comprendente il dittico Myrdalssandur nel quale sedimenti atmosferici depositati sulla pellicola all'atto della ripresa invitano a una lettura sovrapposta, bidimensionale del paesaggio raffigurato e al contempo rimandano, nell'era digitale, alle origini prettamente chimiche del processo fotografico, mentre al contrario il lavoro di Meier rientra nella grande tradizione della fotografia realista, rigorosamente su pellicola e con l'inquadratura a fotogramma pieno, che non ammette interventi esulanti dalle finalita' del progetto presentato: la documentazione, sull'arco di 30 anni, della trasformazione di una donna, Ulla, dagli anni della giovinezza alla maturita'.
Tradizione nella quale si inserisce anche la serie di Peter Schweizer, presentata come installazione outdoor negli spazi esterni del museo e dedicata alla figura di Casimiro Sassella, personaggio originale e schivo molto conosciuto in Val Malvaglia, con il quale il fotografo ebbe un rapporto profondo e personale negli anni che precedettero la sua scomparsa.
Per la Svizzera romanda, Yves Andre', fotografo di architettura che nel 2004 ha pubblicato per le edizioni Virages di Neuchatel l'importante opera di documentazione dell'Expo '02 Percorsi di un'esperienza effimera, presenta lavori estratti da questo ampio ciclo e dedicati alla fase ultima dell’evento, quella della sua decostruzione strutturale e dell’assenza, post festum, del pubblico che lo ha animato; a caratterizzare gli Urbanscapes di Mauren Brodbeck e' invece l’approccio tecnico-metodologico classico della fotografia di architettura e di documentazione ambientale con la fotocamera a banco ottico, nel quale la percezione monumentalistica e ''ingombrante'' dei soggetti viene pero' fortemente reinterpretata in digitale in funzione di un risultato di stretta contemporaneita' sotto il profilo dell'imaging, finalizzato alla messa in relazione virtuale di spazi urbani esistenti, immaginari o dimenticati.
La Svizzera italiana e' infine rappresentata dal fotografo ritrattista Reza Khatir, che espone la serie recente The Kindness of Strangers, dedicata alle analogie morfologiche dei soggetti, vagamente inquietanti e associabili ai temi della clonazione e dell'eugenetica, mentre chi scrive presenta una sequenza estratta dal ciclo Ereignislandschaften, work in progress che indaga, direttamente o in modo allusivo, luoghi legati a mutazioni ambientali o a avvenimenti di rilevanza storica.
Volutamente all’insegna dell’eterogeneita' dei generi fotografici e della trasversalita' dell’imaging, 7 fotografi SBf presso Casa Cavalier Pellanda a Biasca rappresenta il primo di una serie di progetti espositivi analoghi, che a scadenza regolare sono finalizzati a presentare l’attivita' nel campo della fotografia d’autore dei fotografi membri dell’associazione.
Roberto Raineri-Seith - Presidente Ass. Fotografi professionisti Svizzeri
Casa Cavalier Pellanda
Contrada cav. Pellanda 4 - Biasca