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L’esposizione in corso comprende un’eccezionale raccolta di opere realizzate da artisti cinesi, scelti personalmente dal gallerista Dante Vecchiato sia per il formidabile background di memorie stratificate ed in continua ebollizione, sia per il vigore immaginativo di uno status nascente, non logorato e spremuto da decenni di innovazioni continue come in occidente.
Collttiva
Made in China
Ultime settimane per “Made in China" importante rassegna dedicata agli artisti contemporanei cinesi in mostra presso la Vecchiato New Art Gallery di Padova fino al 30 giugno 2006.
La Galleria d’Arte Vecchiato di Padova, gia' importante teatro di eventi culturali coinvolgenti artisti di fama e successo internazionale come Cesar, De Chirico, Fontana, Arman e Basquiat accanto a nomi ormai consolidati come RabaRama, Berlingeri, Pengo e Pellin, ha aperto, nella scorsa meta' di marzo, la Vecchiato New Art Gallery, un inedito sito di riferimento dal taglio espositivo decisamente contemporaneo. La prima esposizione e' stata dedicata agli artisti contemporanei cinesi.
Il momento clou di apertura della mostra ha visto per la prima volta in Italia la straordinaria performance artistica di Xiao Ge, giovane artista cinese che vive tra Francia e Cina. Nelle sue opere i dipinti diventano le quinte di un labirinto dove l’artista entra rivestita di un candido Qipao, veste tradizionale cinese, prendendo cosi' vita e trasformando l’indumento in una pelle nuova, metafora dello scontro tra l’interno e l’esterno.
“La Vecchiato New Art Gallery- spiega Vecchiato - si propone come realta' parallela alla nostra sede storica, come uno spazio innovativo che sappia sfruttare anche diverse tecnologie nella presentazione delle opere d'arte. Lo spazio a disposizione sara' ampio e organizzato secondo le linee di un loft con la presenza di diversi schermi".
L’esposizione in corso comprende un’eccezionale raccolta di opere realizzate da artisti cinesi, scelti personalmente dal gallerista Dante Vecchiato sia per il formidabile background di memorie stratificate ed in continua ebollizione, sia per il vigore immaginativo di uno status nascente, non logorato e spremuto da decenni di innovazioni continue come in occidente.
L’interesse per la ricchezza e la varieta' delle ricerche individuali degli artisti cinesi divampo', per la prima volta, in occasione della prima Biennale tenuta a Pechino nel 2003, quando i visitatori internazionali ebbero modo di sconfinare da quella kermesse staticaper affollare il distretto artistico “Factory 798" e accorgersi di quanto fossero avvincenti le dinamiche della nuova arte cinese.
La collisione tra le nostre avanguardie, tradizione cinese e coscienza delle feroci contraddizioni del presente producono una sorta di trans-avanguardia cinese che mescola realismo, surrealismo e vena pop. Un gusto sottile e vagamente luciferino. Di fondo si avverte l’angoscia che assedia la ricerca di una nuova identita'.
La mostra e' stata presentata da Virginia Baradel, critica d’arte che per prima, nella Biennale diretta da Bonito Oliva nel 1993, curo' la sezione “Passaggio ad Oriente, inserendo quattordici pittori cinesi esponenti di un’avanguardia allora ancora clandestina e sgradita al governo.
L’evento, realizzato in collaborazione con il Centro Italiano per le Arti e la Cultura di Vincenzo Sanfo, rimarra' in mostra fino al 30 giugno nei seguenti orari: 9-13 15:30-19 - Via Albertino da Padova, 2 - 35137 Padova.
Vecchiato New Art Gallery
Via Albertino da Padova, 2
Orario: 9-13 15:30-19