Il volto, realta' senza maschere. L’esposizione propone venti oli su tela di varie dimensioni che hanno come soggetto volti e ritratti di modelle e dei pugili che hanno scritto la storia della ‘noble art’. In mostra l’immagine della bellezza, della potenza, del primato del fisico.
Il volto, realta' senza maschere
Dall’8 luglio al 15 settembre, alla Galleria Fabjbasaglia di Rimini si terra' la mostra Wainer Vaccari. Il volto, realta' senza maschere, che presenta la piu' recente ricerca dell’artista modenese.
L’esposizione, accompagnata da un catalogo con un testo introduttivo di Edmondo Berselli, propone venti oli su tela di varie dimensioni che hanno come soggetto volti e ritratti di modelle e dei pugili che hanno scritto la storia della ‘noble art’.
Il lavoro figurativo di Wainer Vaccari aveva raggiunto una tecnica vicina alla perfezione. Il suo stile inconfondibile lo aveva portato al successo, anche all’estero. Da qualche anno, pero', ha deciso di rivoluzionare completamente la sua pittura. Le ultime opere, caratterizzate da ampie pennellate materiche e da segni astratti che complicano la sagoma della figura, ora risultano, paradossalmente, piu' vere di quelle di prima. In primo luogo perche' i suoi “volti", adesso, ci ricordano quelli che vediamo quotidianamente per strada o in TV; in secondo luogo perche', ormai, anche le immagini attuali sono tutte convulse e frammentarie.
E' curioso che accanto ad alcuni dei pugili della fortunata esposizione tenutasi lo scorso settembre alla Kunsthaus di Amburgo, vi siano i ritratti di modelle per rimarcare, ancora una volta, le contraddizioni del nostro tempo. In mostra si incontra dunque l’immagine della bellezza, della potenza, del primato del fisico; “ma, come osserva Edmondo Berselli nel testo del catalogo, le linee e gli sfregi di Vaccari evidenziano la caducita' di questi valori".
Wainer Vaccari nasce a Modena nel 1949 e inizia a dipingere da autodidatta con influenze di Picabia e di Duchamp del Grande vetro. Si avvicina alla pittura figurativa stimolato dai lavori della “Nuova Oggettivita'" tedesca e della “Pittura Metafisica" . Nel 1983 inizia a dipingere su grande formato, con un evidente lavoro di confronto con Tintoretto, Rubens e Bocklin. 1985 prima esposizione all’estero nella Galerie Susan Wyss (Zurigo). 1986 Galerie Thomas Levy (Amburgo). 1987 Jule Kewenig (Frechen-Bachem Colonia). 1988 Kunstverein (Monaco di Baviera). 1994: ampia personale alla Galleria Civica (Modena); Kunsthalle di Wilhelmshaven, Kunsthal di Rotterdam e il Provincial Museum voor Moderne Kunst di Ostenda. Tra le personali piu' recenti si ricordano quelle alla Galleria Mazzoli (Modena) ed al Museum Moderner Kunst-Stiftung Worlen (Passau). Tra le collettive: XIII Quadriennale di Roma, Proiezioni 2000 (Roma); 1988 Pyramider Galerie Jule Kewenig (Frechen-Bachem Colonia), A.B.O. Ritratti di un nome, Fortezza da Basso (Firenze); 1998 Continuita' dell ‘immagine, Mole Vanvitelliana (Ancona); Pittura iconica, Galleria d’Arte Moderna (Bologna). 2004 Le opere e i giorni, Certosa di Padula (Padula, Salerno); 2005 Fighters, Kunsthaus di Amburgo.
Hanno scritto di lui: Enzo Bargiacchi, Achille Bonito Oliva, Massimo Carboni, Felix Zdenek, Vittorio Sgarbi, Flaminio Gualdoni, Tommaso Trini, Luca Beatrice, Laura Cherubini.
Inaugurazione: sabato 8 luglio 2006 ore 19
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Galleria Fabjbasaglia
via Soardi 19 - Rimini
Orario: Tutti i giorni, 9.30 - 12.30; 16 - 19.30. Chiuso martedi' e festivi. Agosto solo su appuntamento