Renato Birolli
Ennio Morlotti
Alberto Burri
Lucio Fontana
Piero Consagra
Giuseppe Santomaso
Arnaldo Pomodoro
Sergio Troisi
Natura, materia, paesaggio nell'arte italiana. Sono esposte una settantina fra sculture e dipinti di importanti artisti tra cui Afro, Birolli, Morlotti, Burri, Fontana, Consagra, Santomaso, Pomodoro. La mostra si propone di ripercorrere la stagione dell'informale italiano fra il 1950 e il 1962. A cura di Sergio Troisi.
Natura, materia, paesaggio nell'arte italiana 1950-1962
a cura di Sergio Troisi
L'Ente Mostra di Pittura Contemporanea "Citta' di Marsala"
presenta dall' 8 luglio al 31 ottobre la mostra Una natura altra. Natura, materia,
paesaggio nell'arte italiana 1950-1962, realizzata in occasione del decennale del
Convento del Carmine.
La rassegna, curata da Sergio Troisi, prosegue nel solco di una tradizione
espositiva di alto valore scientifico che la Pinacoteca Civica di Marsala ha
promosso negli ultimi anni, ospitando esposizioni di notevole interesse storico:
l'ultima, nel 2005, dedicata al tema degli "Interni italiani" nella pittura italiana
del Novecento.
La mostra di quest'anno si propone di ripercorrere, attraverso una settantina di
opere di alcuni fra i maggiori artisti italiani del secolo scorso, tra cui Afro,
Birolli, Morlotti, Burri, Fontana, Consagra, Santomaso, Pomodoro, la stagione
dell'informale italiano fra il 1950 e il 1962, decennio caratterizzato da una
straordinaria fioritura di dibattiti e sperimentazioni che declinarono le nuove
istanze di natura, materia, paesaggio.
A scandire il percorso della mostra, opere scultoree e pittoriche di straordinario
valore, come le due sculture del ciclo Nature (1959-1960) di Lucio Fontana; due
maestose tele di Birolli appartenenti al ciclo marchigiano: La notte e Colline
marchigiane (1953-1954); la scultura polimaterica Luogo di mezzanotte di Arnaldo
Pomodoro; una Combustione di Alberto Burri del 1957.
Nel 1952 il critico francese Michel Tapie' pubblicava il saggio Un art autre, in cui
delineava i caratteri della nuova poetica dell'arte informale.
Il termine "autre", "altro", avrebbe incontrato nel corso del decennio una grande
fortuna anche in Italia, indicando le esperienze artistiche la cui ricerca si
indirizzava verso un orizzonte in cui confluivano diverse esigenze del panorama
internazionale del dopoguerra: dalla critica implicita nei confronti del dominio
della tecnica al rifiuto verso il primato della razionalita', dal valore primario
dell'esperienza soggettiva del mondo alla nozione di una rinnovata autenticita' della
realta' naturale nei suoi molteplici aspetti. In Italia, in particolare, questo
aspetto dell'informale sarebbe diventato uno dei nuclei centrali delle diverse
posizioni della critica del tempo, raccogliendo un ventaglio di posizioni
estremamente diversificate ma che oggi, a distanza di mezzo secolo, possono essere
lette anche come legate da un filo rosso che le attraversa.
Alla fine del secondo conflitto mondiale, la crisi del rapporto fra arte e societa'
esplode, generando un malessere esistenziale diffuso, che si manifesta nella classe
intellettuale con la consapevolezza della perdita di centralita' dell'uomo nella
civilta' meccanizzata e con la sfiducia nei confronti del progresso che aveva
condotto alla guerra.
Le espressioni figurative di questi anni rispecchiano il clima di disagio
internazionale e la ricerca di un rapporto nuovo fra l'artista, i suoi mezzi di
espressione, il segno che ne scaturisce. Sono gli anni della riflessione e della
formulazione di nuove modalita' artistiche: dal Gruppo degli Otto allo Spazialismo,
dal Movimento nucleare all' "Ultimo naturalismo".
La mostra intende analizzare quella straordinaria stagione che, pur con esiti
eterogenei, si riconosce come informale, assumendo quale punto di osservazione
privilegiato la nuova concezione della realta' naturale attraverso settanta opere
provenienti da collezioni pubbliche e private. Si propone inoltre di far emergere un
percorso che pone a dialogo la visione lirica e interiorizzata del paesaggio con la
percezione tendenzialmente priva di mediazioni della realta' naturale: dallo slancio
vitalistico e visionario che anima le opere di Lucio Fontana e di altri esponenti
dello Spazialismo quali Dova e Peverelli all'astrazione lirica di Afro, Corpora,
Spazzapan o Birolli; dal gruppo di artisti che Francesco Arcangeli convoglio' sotto
l'etichetta di "Ultimo naturalismo" (Morlotti, Moreni, Mandelli, Leoncillo ma anche
Bergolli, Vacchi, Bendini, Ruggeri e Romiti) sino ad esperienze in apparenza
collaterali ma in realta' nutrite di un confronto dialettico con quel clima: da Mirko
a Cagli, da Arnaldo Pomodoro a Franchina, da Consagra a Burri.
Catalogo: Sellerio, Palermo; prezzo mostra: 10,00
Ufficio Stampa:
Ku.ra, Rosi Fontana
Via Garibaldi 63 - Pisa
Tel. 050-9711343 Fax 050-9711317 e-mail: info@rosifontana.it
Inaugurazione sabato 8 luglio, ore 18,30
Convento del Carmine
Piazza Carmine - Marsala (TP)
Orari: 10.00 -13.00; 18.00 - 20.00 Chiuso lunedi'
Ingresso: gratuito