Castello Pasquini
Castiglioncello (LI)
piazza della Vittoria
0586 724297, 0586 724395 FAX 0586 724286
WEB
Boldini, Helleu, Sem
dal 7/7/2006 al 11/11/2006
16 - 24 Chiuso il Lunedi'
0586 724287, 0586 724297
WEB
Segnalato da

Cristina Pariset




 
calendario eventi  :: 




7/7/2006

Boldini, Helleu, Sem

Castello Pasquini, Castiglioncello (LI)

Un quadro dei complessi rapporti tra arte, letteratura e costume che contraddistinsero la temperie culturale della Belle Epoque. La mostra avvicina le diverse vicende pittoriche di Boldini ed Helleu (Sem svolse esclusivamente attivita' di caricaturista) tra 800 e 900 che, nell'epoca di Robert de Montesquiou.


comunicato stampa

Protagonisti e miti della Belle Epoque

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Regione Toscana, dall’8 luglio al 12 novembre 2006, le sale del Castello Pasquini di Castiglioncello ospiteranno la mostra “Boldini, Helleu, Sem. Protagonisti e miti della Belle Epoque".

L’iniziativa, che il Comune di Rosignano Marittimo promuovera' attraverso il Centro per l’Arte “Diego Martelli"- Archivi dell’800 e del ‘900 e con la consueta collaborazione della Galleria d’arte moderna di Firenze, rappresenta un nuovo appuntamento espositivo finalizzato ad indagare aspetti ancora inesplorati delle significative relazioni presenti nella ricerca artistica italiana e francese tra Ottocento e Novecento.

Curata da Francesca Dini, la mostra propone un quadro sfaccettato, vivace e puntuale, dei complessi rapporti tra arte, letteratura e costume che contraddistinsero la temperie culturale della Belle Epoque, a partire da un punto d’osservazione inedito, ovvero l’amicizia tra Boldini, Helleu e Sem, brillanti protagonisti della vita culturale parigina di fine secolo.

Tra i pittori italiani che condivisero le ricerche macchiaiole, dalla fase sperimentale alla prima maturita', e che decisero successivamente di stabilirsi a Parigi, Giovanni Boldini fu senz’altro l’artista che ottenne il piu' alto consenso da parte della societa' internazionale del tempo. Il percorso espositivo prende avvio dagli spunti che la frenesia metropolitana e la mondanita' civettuola della ville lumie're offrirono al maestro italiano per arrivare a delineare l’originale alchimia della sua pittura e documentare come essa attinse significativamente sia dal sentimento di eleganza di Helleu, che dall’istinto alla caricatura di Sem.

Il nome di Helleu evoca tutta l’eleganza della Belle Epoque. Non a caso Marcel Proust si ispiro' a lui per il personaggio di Eltsir ne “La Recherche du temps perdu". D’altra parte l’amicizia con Claude Monet testimonia la sua condivisione delle piu' avanzate ricerche impressioniste. Le numerose opere, eccezionalmente raccolte in mostra con la preziosa collaborazione dell’associazione “Les amis de Paul Cesar Helleu" presieduta da Paulette Howard-Johnston, consentiranno di indagare per la prima volta la sua interessante vicenda artistica, dalla formazione sino agli esiti piu' intimi e familiari degli ultimi anni.

La mostra avvicina per la prima volta le diverse vicende pittoriche di Boldini ed Helleu (Sem svolse esclusivamente l’attivita' di caricaturista), vicende che, a dispetto della diversa eta' (Boldini era piu' anziano di 17 anni) e delle diverse origini e formazioni, si intrecceranno per un lungo tratto nell’ambiente culturale che gravitava intorno al Conte Robert de Montesquiou, fine esteta ed “arbiter elegantiae" dell’epoca.

I primi appuntamenti espositivi promossi attraverso il Centro Martelli hanno permesso di approfondire i legami della pittura dei Macchiaioli con i luoghi della Toscana, mentre le ultime mostre (quella dedicata a Zandomeneghi nel 2004 e l’altra dedicata a Courbet e Fattori nel 2005) hanno privilegiato la ricerca sui rapporti tra la pittura italiana e la contemporanea arte europea. L’attuale progetto si inserisce in quest’ultima prospettiva ed offrira', come di consueto, l’opportunita' di ammirare una selezione di opere sceltissime alcune inedite ed altre non piu' esposte da decine di anni.

La mostra si articola in sei sezioni.

Sezione prima - Boldini e il mito di Parigi

La prima sezione della mostra si propone di evocare la societa' parigina di fine secolo, spumeggiante e un po’ fatua, che verra' definitivamente spazzata via dal primo conflitto mondiale. Quando Giovanni Boldini (1842-1931) vi si stabilisce nel 1871, Parigi e' indiscutibilmente la vetrina della societa' internazionale. La produzione boldininiana si attesta nel corso degli anni settanta dell’800 attorno a due registri: il primo, e' quello della scena in costume, che va a soddisfare il sogno settecentista di quella parte della societa' intellettuale e aristocratica parigina in cerca di un’elevazione morale ed etica dalla realta' contemporanea, ormai invasa da valori borghesi; il secondo e', invece, quello della veduta della Parigi contemporanea, dei suoi boulevards, delle sue piazze animate e dei dintorni della metropoli, caratterizzata dalle ampie aperture paesaggistiche.

Sezione seconda - Paul-Ce'sar Helleu e l’Impressionismo

Helleu, nativo di Vannes (1859-1927) conobbe Monet a Parigi nel 1876 e la loro amicizia, estesa a John Singer Sargent, duro' tutta la vita, come documentano le molte lettere conservate ancor oggi dalla figlia di Helleu. Nel 1885 Helleu espose al Salon “La Gare Saint-Lazare" opera rivelatrice delle sue simpatie impressioniste. Degas, lo invito' ad esporre nel 1886 all’VIII Esposizione Impressionista, invito declinato da Helleu per solidarieta' con Monet che aveva deciso di non esporre. Nel 1894 un “Interieur de Notre-Dame de Paris" esposto al Salon ricevette l’elogio incondizionato del critico Geffroy, mentre scrittori come Mirbeau e Goncourt mettevano Helleu sullo stesso piano di Monet. Quest’ultimo del resto defini' la serie di dipinti realizzati da Helleu sul suo yacht, nell’ambito di alcune regate, “una tappa importante dell’impressionismo".

Sezione terza - Alla corte di Robert de Montesquiou

In risposta alla richieste della ricca committenza internazionale presente a Parigi Boldini e il piu' giovane Helleu approntano una innovativa tipologia di ritratto, che da un lato aspira all’aulicita' del grande ritratto inglese del settecento, dall’altra si impone per l’assoluta attualita' del modello sociale e per una moderna espressivita', inquieta e sensuale. Dunque da un lato troviamo la grazia e la leggerezza di Helleu e dall’altro la pregnanza charmante e guizzante delle donne di Boldini: per entrambi questi artisti, amici per giunta, il conte Robert de Montesquiou, vero e proprio “arbiter elegantiae" del tempo, ebbe versi e parole di grande ammirazione: entrambi rispondevano al suo ideale estetico di un’ eleganza estenuata, all’idea del ritratto “psicologico" che cattura e esprime lo spirito del tempo contemporaneo e sa alludere al complesso universo interiore del personaggio.

Sezione quarta - Sem e il “Tout Paris"

Sem (alias Georges Goursat, 1863-1934), celeberrimo autore di caricature, fu eternato da Boldini, in uno dei suoi piu' bei ritratti. In questa sezione, attorno a questa splendida opera del ferrarese pare animarsi il “defile' hilarant du Tout-Paris" in una sequenza di oltre trenta litografie scelte che raffigurano appunto il mondo della cultura, della finanza, delle corse della Parigi fine secolo.

Sezione quinta - Boldini, mito tra i miti della Belle Epoque

Questa sezione propone una selezione di opere tese a rievocare quella sorta di favola mitologica che aleggio' lungamente attorno a Boldini, “silfo malefico", e alla sua magmatica creativita': le “femmes fleurs", “donne coi nervi a pezzi, affaticate da questo secolo tormentato… prostitute amoreggianti, attorcigliate in guaine di seta dalle increspature fosforescenti, le gambe impazzite, epilettiche, le braccia allungate…tutti questi brividi, questi tremori, queste contrazioni sono in sintonia con quest’epoca di nevrosi", scriveva Sem. Ciascuna di queste opere esprime una personalita', talvolta il romanzo di una vita assurda e dissoluta, sempre il costume di un’epoca.

Sezione sesta -“Le gracieux Helleu"

Nel 1888, all’indomani del grande successo ottenuto dalla sua prima esposizione di pastelli presso la galleria Petit, Helleu fu oggetto dell’entusiasmo di Robert de Montesquiou e grazie a lui divenne un ritrattista di fama mondiale. Tuttavia, Helleu tende a tralasciare il grande ritratto mondano “alla Boldini", preferendo dedicarsi al suo mondo di affetti familiari. L’amata moglie Alice e i loro numerosi bambini sono i protagonisti di dolci momenti di vita familiare, colti con eleganza e sensibilita', preferibilmente con le tecniche del pastello, del disegno a tre colori e dell’incisione. Anche nei paesaggi la materia pittorica sembra perdere gradatamente lo scintillio luminoso dei quadri del momento impressionista, approdando a superfici lisce dai colori tenui.

Il catalogo

La mostra, promossa dal Centro per l’arte Diego Martelli di Castiglioncello con la collaborazione della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, sara' corredata di un ricco catalogo, edito da Skira e curato da Francesca Dini, nel quale compariranno, unitamente allo scritto della curatrice, interventi di Paulette Howard - Johnston, Alberto Beretta Anguissola, Cosimo Ceccuti e Piero Dini. Documentate schede critiche di Silvestra Bietoletti e Rossella Campana accompagneranno le opere, facendo luce su un percorso per molti tratti ancora inedito, documentato per l’occasione da splendidi dipinti non piu' visti da tempo ed altri sino ad oggi mai pubblicati. Alcune lettere inedite di Boldini a Helleu e ampi stralci dagli scritti di Robert de Montesquiou su Boldini e Helleu verranno tradotti per l’occasione e presentati in appendice.

Ufficio Stampa: Cristina Pariset Tel. 02 4812584 fax 02 4812486 - e mail: cristina.pariset@libero.it

Ufficio Stampa Skira:Mara Vitali Comunicazione - Lucia Crespi Tel. 02 73950962 fax 02 70005403 - e mail: arte@mavico.it

Informazioni:
Ufficio Cultura Comune di Rosignano M.mo Tel. 0586 724287 - 297 fax 0586 724286 Centro per l’Arte Diego Martelli Tel. 0586 759012

Inaugurazione 7 luglio 2005 ore 17.30

Castello Pasquini
Piazza della Vittoria - Castiglioncello
Dall’8 luglio al 10 settembre Tutti i giorni: 16.00 - 24.00 Chiuso il Lunedi' (lunedi' 14 agosto aperto) Dal 12 settembre al 12 novembre, Tutti i giorni: 9.00 - 19.00 Chiuso il lunedi'. La biglietteria chiudera' un’ora prima della mostra

IN ARCHIVIO [33]
Mario Schifano 1960-1970
dal 19/7/2013 al 5/8/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede