In occasione della notte bianca. 2 Monumenti Provvisori, installazioni site specific di Josephine Sassu realizzate in carta e vetro. "Rouge" di Erwin Olaf, quattro fotografie e un video, e' l'ultimo dissacrante lavoro dell'artista olandese. Nella serata di inaugurazione performance sonora di Munuel Attanasio.
Josephine Sassu & Erwin Olaf
Nella notte bianca in Piazza del Carmine, al numero 14, verranno presentati 2
Monumenti Provvisori, installazioni site specific di Josephine Sassu, artista sarda
tra le piu' originali e rappresentative del panorama isolano, e in esclusiva, "Rouge"
di Erwin Olaf, quattro fotografie e un video, ultimo dissacrante lavoro dell'artista
olandese.
Nella serata di inaugurazione sara' eseguita una suggestiva performance sonora di
Munuel Attanasio, artista sassarese che lavora sull'improvvisazione vocale
esplorandone le sfumature istintive per trasformarle in elementi espressivi.
Levita', carta immacolata e vetro intonso sono gli elementi dominanti dei Monumenti
Provvisori, i nuovi lavori della Sassu, che si dedica, ancora una volta, a
un'attivita' performativa con pazienza e abnegazione, misurandosi coi propri limiti e
le proprie capacita'. In essi l'artista concilia l'idea di monumento, per definizione
permanente, definitivo, destinato all'eternita', con quella appunto di provvisorieta':
un ossimoro realizzato con filo di cotone, foglie di carta velina e plastica
trasparente. Opere di un'immensa fragilita' che dietro l'apparente "leggerezza"
nascondono rimandi a piu' concrete e incombenti fragilita' esistenziali e in linea,
pertanto, con la sua ricerca memore della lezione di Pino Pascali. In mostra, oltre
alle installazioni, saranno presenti anche venticinque nuovi monumenti "tascabili"
dell'artista, anch'essi quanto mai ironici e paradossali.
Rouge, di Erwin Olaf, e' una patinata partita di calcio che si gioca in una stanza
rossa, irreale e straniante, tra giocatori griffati fino ai denti, dalla dubbia
identita' sessuale ma dall'indubbio crudele cinismo. E' la metafora dello sport e
delle sue degenerazioni quando tocca le vette piu' alte. Quasi preveggente, non puo'
non leggersi come spietata fotografia dei "monumenti provvisori" del calcio nostrano
e del verminaio nel quale, fino a oggi, hanno pasciuto. In un'atmosfera al contempo
kitsch e me'lo evocante l'ultimo Fassbinder, i trans-calciatori giocano la loro
partita, sgraziati e volgari, in un arengo rosso, drammatico e sanguigno, e nel
sangue termina, truccata, anzi, truccatissima e impari. Una colata del liquido,
vischiosissimo, investe infatti la forse inconsapevole protagonista, vittima
sacrificale dal non piu' immacolato baby doll bianco. Rouge indaga, con cinica
analisi, i cliche' dell'esistenza contemporanea e Olaf, visivamente sofisticato e
concettualmente destabilizzante, si conferma artista onnivoro. Da un lato si nutre
del glamour del mondo della moda e attinge dal gioco al ribasso dei settimanali
rosa, dall'altro pesca a piene mani dall'immaginario visivo elaborato da secoli di
arte e da cent'anni di cinema: dal caleidoscopico barnum felliniano alle rarefatte
ed esangui atmosfere di Visconti, passando per i paradossi visivi di Lynch.
I lavori di Erwin Olaf, presentati a Milano in occasione della personale FlashBack
da bnd contemporary art vision sono gentilmente prestati da una Collezione Privata.
Inaugurazione: Venerdi' 7 luglio 2006 dalle ore 22.30
Galleria Capitol Arte Contemporanea
Piazza del Carmine 14 - Cagliari
Orario: Dal martedi' al sabato 17 20.30, dal 13 al 17 agosto chiuso