Una mostra che rivela i segreti dei poliedri, la storia delle ricerche in materia e offre una serie di rari modelli lignei realizzati da Romano Folicaldi, vere e proprie trasposizioni di concetti della geometria solida.
Storie di poliedri da Platone a Poinsot passando per Luca Pacioli
Il Mausoleo della Bela Rosin, in Strada Castello di Mirafiori, ospitera' da giovedi' 6
luglio alle ore 18.00, data dell'inaugurazione, una nuova iniziativa di
straordinario fascino: la mostra dal titolo IL NUMERO E LE SUE FORME: STORIE DI
POLIEDRI DA PLATONE A POINSOT PASSANDO PER LUCA PACIOLI, dedicata al mondo dei
poliedri e a quanti, filosofi, scienziati, artisti, hanno indagato sulle "divine
proporzioni" che regolano le figure geometriche e sull'ordine matematico che sembra
governare la struttura dell'universo.
Inserita nell'ambito delle attivita' organizzate dalle Biblioteche civiche torinesi
in collaborazione con la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura per Torino
Capitale Mondiale del Libro con Roma, la mostra, ideata e curata da Romano e
Francesca Folicaldi, raccoglie una serie di trasposizioni in legno di alcuni
concetti della Geometria solida, che forti attinenze hanno avuto con la Filosofia,
l'Arte e la Scienza; in questo senso la mostra puo' essere letta come il diario di un
viaggio avvincente tra le forme dei numeri.
Il percorso si snoda partendo dalla codificazione di Euclide (III secolo a.C.) per
giungere alle soglie della geometria non euclidea (XIX secolo); saranno
rappresentati i "cinque solidi regolari" (piramide, cubo, ottaedro, icosaedro,
dodecaedro) che Platone considerava come forme strutturali del cosmo, ma anche
figure piu' complesse elaborate dal Cinquecento in poi: dal mazzocchio di Paolo
Uccello ai solidi stellati di Keplero e di Poinsot.
L'intento e' quello di riflettere, con metodo divulgativo, sul mistero che ruota
intorno alle attinenze tra numero e forma, soprattutto per la bellezza con cui i
rapporti matematici e geometrici, tra cui la sezione aurea, si evidenziano tanto
nell'infinitamente piccolo come nell'infinitamente grande, rendendo piu' vicine al
nostro mondo e alla nostra quotidianita' alcune delle grandi domande
scientifico-filosofiche: l'universo e' di per se' matematico? O la rappresentazione
matematica e' solo una risposta dell'uomo per rendere intelligibili i fenomeni
naturali? Come nacque l'idea del numero? Chi si occupo' di diffondere tali
conoscenze?
Il percorso dell'esposizione, curato da Giuliano Gresleri, propone oltre ai modelli
lignei anche immagini e testi esplicativi, oltre ad alcune preziose opere
provenienti dalla Sezione Manoscritti e Rari della Biblioteca Civica Centrale di
Torino, quale corredo scientifico, tra cui la Summa di Luca Pacioli e il Mysterium
Cosmographicum di Keplero, da cui deriva la suggestiva rappresentazione cosmologica
in legno presentata in mostra.
Da segnalare inoltre Numeri e geometrie occulte, un'installazione curata e proposta
dal CICAP-Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale.
La mostra, alla cui inaugurazione saranno presenti oltre a Romano e Francesca
Folicaldi anche Piero Bianucci e Giuliano Gresleri, e' stata ospitata presso il
Palazzo dei Priori a Fermo nel 2004 e l'Istituto e Museo di Storia della Scienza di
Firenze nel 2005; l'apertura e' prevista fino a lunedi' 30 ottobre 2006, con orario
lun.-dom. 16.00/20.00; ven. e dom. anche 10.00/12.00.
Il catalogo della mostra, edito da Nardini (Firenze), sara' presentato nel corso
dell'inaugurazione.
A seguire, aperitivo offerto dalla Cooperativa Sociale "Il Margine".
Mausoleo della Bela Rosin
Strada Castello di Mirafiori - Torino
Orario: lun.-dom. 16.00/20.00; ven. e dom. anche 10.00/12.00