Nel 900 Toscano. La mostra ricostruisce il percorso artistico di Balduini, figura riservata e introversa, che pure, dal suo appartato rifugio barghigiano, seppe tenere aperto un fervido dialogo con alcuni fra i protagonisti della cultura figurativa italiana del 900.
Nel Novecento Toscano
a cura di Nadia Marchionni
La Fondazione Ricci Onlus di Barga promuove, in collaborazione con il Comune di
Barga e la Fondazione Giovanni Pascoli di Castelvecchio Pascoli, la mostra Adolfo
Balduini. Nel Novecento Toscano. La mostra sara' inaugurata, presso la sede della
Fondazione Ricci Onlus, sabato 8 luglio alle ore 18,00.
La retrospettiva si propone di ricostruire, attraverso circa centocinquanta opere,
il percorso artistico di Adolfo Balduini, figura del Novecento toscano non ancora
sufficientemente indagata, a causa del carattere schivo e riservato dell'artista,
che privilegio' sempre la solitaria cittadina di Barga come luogo di meditazione e di
creazione artistica, nonostante gli impegni espositivi lo vedessero protagonista di
esposizioni di rilievo nazionale e internazionale, come testimonia la partecipazione
alla Biennale di Venezia del 1930.
L'evento e' stato reso possibile dagli eredi Balduini che, a quasi cinquant'anni
dalla scomparsa del Maestro, hanno messo a disposizione degli studiosi l'archivio
della famiglia e le opere dell'artista.
Adolfo Balduini (1881 - 1957), nel 1893 emigro', appena dodicenne, dalle campagne
della lucchesia a Buenos Aires a seguito della famiglia, per tornare in Italia nel
1909.
Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze e di Roma, citta' dove
ebbe modo di aggiornarsi sui modelli grafici di Fattori, De Carolis e Cambellotti,
si ritiro' a Barga. Il contatto con gli ideali umanitari del pensiero di Pascoli
condizionarono a lungo la sua opera, sempre attenta a cogliere dall'esterno nuovi
stimoli di riflessione, che lo portarono nel 1914, assieme al compaesano Magri ed al
piu' noto Viani, ad aderire alla Secessione de "L'Eroica", con cui si affermo' anche
in Italia la rinascita dell'antica arte xilografica.
Dopo le prove xilografiche del secondo decennio del Novecento, caratterizzate da un
rigoroso linguaggio primitivista, Balduini segui' nel primo dopoguerra il richiamo
verso il "ritorno all'ordine", secondo l'interpretazione agreste e popolare diffusa
in Toscana dall'esempio di Soffici: nacquero in questi anni dipinti ad olio e
bassorilievi in legno in cui il recupero della tradizione si lega alla celebrazione
del lavoro dei campi e della vita rurale, mentre alla xilografia fu affidato anche
il compito di confrontarsi con tematiche sociali relative al lavoro nell'industria
ed all'emigrazione.
In questi anni l'apprezzamento di Maccari, Maraini, Servolini e Soffici incito'
l'artista ad una attivita' espositiva che si intensifico' progressivamente fino a
concretizzarsi nella partecipazione alla Biennale di Venezia del 1930. Da questa
data l'artista, in una continua ansia di sperimentazione, prese a testare le piu'
diverse potenzialita' artistiche del legno: dalla xilografia all'intaglio si spinse
fino ad una personalissima interpretazione del graffito e ad una sapiente pittura di
magre velature su tavola.
La mostra ricostruisce, attraverso la complessita' della sua opera, il percorso
artistico di Balduini, figura riservata e introversa, che pure, dal suo appartato
rifugio barghigiano, seppe tenere aperto un fervido dialogo con alcuni fra i
protagonisti della cultura figurativa italiana del Novecento.
Catalogo: ETS PISA
Promossa da: Fondazione Ricci Onlus di Barga di Barga (LU)
In collaborazione con: Comune di Barga (LU) e Fondazione Giovanni Pascoli
(Castelvecchio Pascoli - Barga - LU)
Ufficio Stampa: Ku.ra, Rosi Fontana
Tel. 050-9711343 Fax 050-9711317
email: info@rosifontana.it
Inaugurazione: 8 luglio 2006, ore 18,00
Fondazione Ricci Onlus
via Roma, 20 - Barga (Lucca)
Orario: Dal martedi' alla domenica, dalle 17,00 alle 20,30 Giorno di chiusura: lunedi'
Ingresso gratuito