La scelta delle venticinque opere di grandi dimensioni, dai primissimi anni Settanta ad oggi, vuole mostrare la predisposizione di Conti a valicare i confini dell'opera tradizionale, sia in senso metaforico che oggettuale.
La dequadratura dell'arte
PAOLO CONTI. LA DEQUADRATURA DELL'ARTE, e' il titolo della mostra
che si inaugura negli splendidi spazi di Palazzo Gradari a Pesaro,
il prossimo 7 luglio. Con un volume curato da Vittoria Coen e
Claudio Rizzi, questa mostra rappresenta una riflessione sui
profondi contenuti dell'arte dell'artista bolognese.
La scelta delle venticinque opere di grandi dimensioni, dai primissimi anni
Settanta ad oggi, vuole mostrare la predisposizione di Conti a
valicare i confini dell'opera tradizionale, sia in senso metaforico
che oggettuale. Nella grande installazione "La vendetta di Ulisse",
pensata per Palazzo Gradari, l'artista rievoca la sfida fatale con
l’arco, che l’eroe omerico, tornato ad Itaca sotto le spoglie di un
mendicante, lancia ad Antinoo e agli altri Proci, pretendenti al
suo trono.
I cinque cerchi in acciaio inox verniciato a fuoco,
montati in sequenza, rimandano alle dodici scuri terminanti ad
anello, e la piramide, sempre in acciaio, simboleggia la freccia
dell’eroe, che dopo essere stata tirata attraverso le scuri, finira'
nella gola di Antinoo, inaugurando la strage dei Proci. "La
vendetta di Ulisse" puo' essere intesa come una metafora del lavoro
di Conti, che costantemente attraversa i domini del sapere
contemporaneo, partendo dalla scoperta dell'esistenza nel paesaggio
dei "rottami", dei negativi del mondo contemporaneo.
Affascinante, nel percorso espositivo, e' l'installazione Platone,
del 1971, nella quale, con un fascio di luce, Paolo Conti
attraversa una sua scultura ("un pezzo di paesaggio" dice
l'artista) proiettandone l'ombra sulla parete, che imprigiona con
una grezza cornice di legno, prima di dipingerla. Attraverso le
tele, i prigionieri nel piano e nello spazio, i galvanizzati, i
frammenti, i cerchi e le sculture, a Palazzo Gradari e' possibile
comprendere il percorso di uno tra i maggiori artisti italiani
contemporanei.
Palazzo Gradari
via Rossini - Pesaro
Orario: 18 - 24 dal lunedi al sabato
Ingresso libero