Walter Visentin
Patrizio Crudo
Carlotta Cortese
Denise Confienza
Sara Casiraghi
Maria Vittoria Perrelli
Antonio Grulli
Mario Lupano
Carlotta Guerra
Immacolata Laino
Maria Giovanna Mancini
Elvira Vannini
Idee, esperimenti, nuove attitudini curatoriali. Progetto coordinato da Mario Lupano a cura degli studenti della Scuola di specializzazione in storia dell'arte dell'Universita' di Bologna / Carlotta Guerra, Immacolata Laino, Maria Giovanna Mancini, Elvira Vannini. Installazione di Walter Visentin con la collaborazione di Patrizio Crudo, Carlotta Cortese, Denise Confienza, Sara Casiraghi, Maria Vittoria Perrelli, Antonio Grulli e gli studenti del corso di scultura di Davide Rivalta dell'Accademia di Belle Arti.
CROSSWORK
idee, esperimenti, nuove attitudini curatoriali
progetto coordinato da Mario Lupano a cura degli studenti della Scuola di specializzazione in storia dell'arte dell'Universita' di Bologna / Carlotta Guerra, Immacolata Laino, Maria Giovanna Mancini, Elvira Vannini.
con GAZEaBOut#5 / installazione di Walter Visentin con la collaborazione di Patrizio Crudo, Carlotta Cortese, Denise Confienza, Sara Casiraghi, Maria Vittoria Perrelli, Antonio Grulli e gli studenti del corso di scultura di Davide Rivalta dell'Accademia di belle arti di Bologna
Inaugurazione: mercoledi' 12 luglio 2006, ore 18.00 in occasione della presentazione dell'Annuario della Scuola di specializzazione in storia dell'arte n.6, con la partecipazione di Antonio Paolucci.
Crosswork e' un format collettivo, una pubblicazione mobile, effimera, destrutturata che prolifera matericamente nel giardino della sede universitaria del Complesso di Santa Cristina di Bologna. E' un dispositivo che intende catalizzare esperienze, dinamiche, attitudini o alterita' attraverso il dialogo e lo scambio. Crosswork e' un progetto nato nella Scuola di specializzazione di storia dell'arte dell'Universita' di Bologna diretta da Vera Fortunati, nell'ambito dell'attivita' didattica di Mario Lupano dedicata a riflessioni incrociate su l'architettura e gli spazi delle arti, sulle relazioni tra scritture e modalita' diverse di fare arte e critica. Il progetto si e' sviluppato in tre fasi. Nella prima fase, Crosswork ha coinvolto un ampio insieme di persone dedicandosi alla costruzione di un archivio di pronunciamenti. Mediante l'attivazione di un sito (http://www.crosswork.unibo.it) sono stati raccolti materiali eterogenei, inviati da artisti, storici dell'arte, studenti, critici, curatori, designer, da tutti coloro che hanno voluto contribuire con immagini, idee, pensieri, progetti, suggestioni, provocazioni, reperti, memorie… Ciascuno si e' espresso nello spazio di un foglio di formato A3. Senza seguire precisi orientamenti tematici, senza rispettare un argomento-guida, se non piuttosto una vitalistica tensione a condividere un processo, ad attivare contatti fra ambiti che si presumono separati e della cui separatezza non si ricordano le ragioni, per creare infine un contenitore mobile, instabile, in continua crescita e trasformazione. Cosi' si sono cumulate riflessioni e tracce di scrittura, opere o l'impossibilita' di formalizzarle, la difficolta' di comunicare o il desiderio di farlo nei modi piu' svariati. La seconda fase e' stata dedicata all'elaborazione dei materiali, cioe' ad una ipotesi di attraversamento dell'archivio e alla messa a punto di un ambiente dove mostrare e fare interagire le diverse voci raccolte. Per la costruzione di questo ambiente, nella sua terza fase Crosswork si e' trasformato in un laboratorio diretto dall'artista Walter Visentin dove e' stata introdotta l'ipotesi di costruire un GAZEaBOut.
CROSSWORK
In questa nuova fase laboratoriale, la pratica della cumulazione archivistica si e' applicata ai materiali abbandonati nelle discariche della citta' e si e' trasformata in analisi urbana esercitata attraverso i luoghi dell'abbandono e dei rifiuti. Infine la stessa fase ha prodotto GAZEaBOut#5 una sorprendente installazione appositamente pensata per il giardino di Santa Cristina, che si inaugura mercoledi' 12 luglio, alle ore 18,30, in concomitanza con la presentazione del nuovo numero dell'Annuario della Scuola di specializzazione. In questo modo Crosswork non e' piu' solo un addensamento temporaneo di significati, bensi' una struttura percorribile, una costruzione da esperire e attraversare che si trasforma in un coagulo spaziale, e anche in un luogo di connessioni e di rimandi alla citta' e al suo vissuto. Dislocata a diversi livelli, si sviluppa in altezza, include gli alberi e le piu' piccole architetture, crea anfratti, allude a corpi cavernosi, suggerisce percorsi e un susseguirsi di linee di forza. GAZEaBOut#05 e' un osservatorio, un punto di vista sulla realta' e anche una configurazione plastica scaturita dall'assemblaggio di materiali di scarto, di oggetti recuperati e implicati con la vita della citta'. Il 12 luglio verranno presentati tutti i passaggi di Crosswork, in un confronto tra le suggestioni del luogo, il progetto e le fasi della sua costruzione, i diversi cantieri, i momenti didattici intrecciati con gli spunti critico-curatoriali. Le tracce degli incontri on-line, attraverso la raccolta dei contributi sui fogli A3 accumulati in questi mesi di lavoro collettivo, saranno a disposizione di tutti -come in una sorta di archivio open air per favorire l'interazione. Un luogo, prima virtuale e poi fisico, dove le persone e le opere si mescolano in un modo che riflette la molteplicita' dei nostri attraversamenti della citta'.
Contributi, adesioni e contatti: Alessandra Andrini, Paolo Angelosanto, Elena Arzuffi, Valentina Ballardini, Simona Bassano di Tufillo, Paolo Berardinelli, Marco Bernacchia, Davide Bertocchi, Paolo Bertocchi, Rossella Biscotti, Barbara Bottini, Lorenzo Bruni, Anders R. Burghardt, Annalisa Cattani, Vanessa Chimera, Kiril Cholakov, Michele Ciardiello, Irene d'Ambra, Antonio de Luca, Gianni de Tora, Lorenzo del Francia, Dragoni - Russo, Francesco Diotallevi, Giulia Ferracci, Anna Ferraro, Luca Francesconi, Anna Fusco, Lorenzo Fusi, Stefania Galegati, Stefano Giust, Paolo Gonzato, Francesca Grilli, Antonio Grulli, Michele Guido, Dino Innocente, Daniel Kemeny, Koan01, Daniele Leoni, Armando Lulaj, Federico Maddalozzo, Luciano Maggiore, Marcello Maloberti, Domenico Antonio Mancini, Giorgio Mancini, Massimo Marchetti, Marco Martignoni, Roberto Matarazzo, Maurizio Mercuri, Marzia Migliora, Ornella Mincione, Nicola Montini, Daniela Morante, Margherita Morgantin, Sabrina Muzi, Andrea Nacciarriti, Caterina Notte, Melania Oppenheimer Di Leo, Marinella Paderni, Grazia Pagetta, Luca Panaro, Stefano Pasquini, Chiara Passa, Pcadorna, Chiara Pergola, Maria Vittoria Perrelli, Adriano Persiani, Massimo Pianese, Ilaria Piazza, Antonio Picardi, Augusto Pieroni, Anna Pisani, Elena Pirazzoli, Katiuscia Pompili, Christian Rainer, Fabrizio Rivola, Mili Romano, Stefano Romano, Anna Rossi, Rosy Rox, Roxy in the Box, Vincenzo Rusciano, Salis & Vitangeli, Franco Scognamiglio, Antonello Segretario, Consiglia Sena, Olivia Spatola, Ivana Spinelli, Vincenzo Starnone, Fabrizio Tramontano, Francesco Tramontano, Luca Trevisani, Sissa Verde, Anna Visani, Jade Vlietstra, Pleurad Xhafa, Stefania Zuliani...
Presentazione di Caleidoscopio / Annuario della Scuola di Specializzazione in storia dell'arte, n. 6
Nell'aula magna del Complesso di Santa Cristina, sempre mercoledi' 12 luglio, alle ore 17:30 la Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte, diretta da Vera Fortunati promuove una conferenza di Antonio Paolucci, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, per presentare CALEIDOSCOPIO, l'Annuario n.6 della Scuola. L'Annuario e' un prodotto editoriale legato alla dimensione formativa della Scuola di Specializzazione, con ambizioni sperimentali nel porsi come palestra di scrittura per i giovani storici, critici e curatori nei settori dell'arte, sia sul versante della conservazione che su quello della promozione delle arti contemporanee. Il numero 6 dell' Annuario raccoglie saggi di Nicoletta Montemezzo, Patrizia Alunni, Gianni Nigrelli, Serena Sandri, Cristina Fiorelli, Lucia Blasi, Chiara Alinovi, Elena Zardini, Cristina Castellari, Alessandra Bigi e Giulio Zavatta. La copertina e' stata realizzata da Silvia Chiarini e l'inserto di Oltre la Regola", da Maria Vittoria Perrelli. L'Annuario e' pubblicato da Editrice Compositori.
GAZEaBOut#05
installazione di Walter Visentin con la collaborazione di Patrizio Crudo, Carlotta Cortese, Denise
Confienza, Sara Casiraghi, Maria Vittoria Perrelli, Antonio Grulli;
e con gli studenti del corso di scultura di Davide Rivalta dell'Accademia di belle arti di Bologna
per CROSSWORK: idee, esperimenti, nuove attitudini curatoriali
progetto coordinato da Mario Lupano
a cura degli studenti della Scuola di specializzazione in storia dell'arte dell'Universita' di
Bologna / Carlotta Guerra, Immacolata Laino, Maria Giovanna Mancini, Elvira Vannini
inaugurazione: mercoledi' 12 luglio 2006, ore 18,30
I GAZEaBOut di Walter Visentin sono strutture in cui lo spettatore e' invitato ad entrare e a
"guardarsi intorno", come suggerisce l'affiorare della parola gazebo. Sono osservatori ideati
a partire dal sito in cui vengono costruiti, che si snodano a seconda delle prospettive e dei
panorami da privilegiare.
Isole della lentezza - che al loro interno racchiudono sedute, alzate e pedane raggiungibili
con diversi percorsi - i GAZEaBOut sono costruiti con materiali abbandonati trovati sul luogo.
Scarti, solidi e plasmabili quanto lo sarebbero dei materiali nuovi, si sovrappongono e si
stratificano fino a comporre nuovi spazi vivibili. Questi spazi a loro volta sono vincolati dal tipo
di materiale recuperato, eterogeneo e imprevedibile, che non consente una aprioristica
risoluzione progettuale, a vantaggio dell'improvvisazione e dell'irripetibilita'.
Lo spettatore si trovera' immerso in un turbine di oggetti abbandonati e dimenticati, ma che
richiamano universali consuetudini. Tavoli traballanti, porte, cucine in disuso, si assemblano e
si rianimano solo per la durata dell'evento, al termine del quale il GAZEaBOut verra' smontato,
mentre il materiale che lo compone sara' nuovamene abbandonato nell'attesa di un'altra
trasformazione e di una nuova vita.
GAZEaBOut#5 e' un'installazione pensata per il giardino del complesso di Santa
Cristina e per accogliere e consultare l'archivio del progetto Crosswork.
E' una costruzione espansa e implosa al tempo stesso, le cui articolate e dissonanti sequenze
spaziali sono realizzate con materiali di scarto offerti dalla citta' di Bologna: mobili, elementi
d'arredo, sostegni strutturali e inserti decorativi ritrovati in luoghi liminari, ai confini, dove il
tessuto urbano inizia a contaminarsi non soltanto con la natura ma con le zone industriali, le
strade statali, i campi nomadi e con tutte quelle discariche spontanee definite abusive. Gli
studenti che hanno partecipato al laboratorio diretto da Walter Visentin hanno cercato,
selezionato e raccolto questi materiali nelle zone urbane degradate, nei centri sociali in attesa
di sgombero, nei cassonetti dei rifiuti, nelle discariche abusive oppure nei depositi di Enti per
lo smaltimento dei rifiuti. Dedicandosi a un virtuoso processo preliminare che rivitalizza
l'immondizia e la offre all'artista come materia dell'opera.
GAZEaBOut / Walter Visentin (Torino, 1969) vive e lavora a Torino. Dall'arte contemporanea al teatro con opere, installazioni, allestimenti. Recentemente ha partecipato a “T3 - La sindrome di Pantagruel" a cura di Carolyn Bakargiev e Francesco Bonami, Castello di Rivoli.
Mercoledi' 12 giugno Presentazione dell'Annuario con Antonio Paolucci Aula magna / ore 17,30
Inaugurazione di GAZEaBOut#05 nell'ambito di Crooswork / Giardino / dalle ore 18.00
Scuola di specializzazione in Storia dell'arte
Complesso di Santa Cristina, piazzetta Giorgio Morandi, 2 - Bologna