Felipe Aguila
Emanuela Barbi
Primoz Bizjak
Nark Bkb
Eleonora Chiesa
Rocco Dubbini
Ursula Franco
Elastic Group of Artistic Research
Alexandro Ladaga
Silvia Manteiga
Regina Galindo
Eva Gerd
Alejandro Gomez de Tuddo
Heinrich Gresbech
Valentina Glorioso
Patrick Hamilton
Maria Rosa Jijon
H.H. Lim
Loredana Longo
Filippo Leonardi
Giuliano Lombardo
Anibal Lopez
Andrea Malizia
Cesar Meneghetti
Carlos Motta
Ivan Navarro
Lucy Orta
Alessandro Piangiamore
Donato Piccolo
Simone Racheli
Anton Roca
Fabrizio Sacchetti
Andrea Cera
Stefano Scheda
Andrea Buglisi
Gazabout
Laboratorio Saccardi
Ministero della Grafica
Jezus
Roberto Mascella
Luxury Garbage
Turn
Antonio Arevalo
Cristiano Seganfreddo
Antonio Arevalo e Cristiano Seganfreddo i due curatori di questa edizione, hanno creato 2 percorsi espositivi: "Raid" e' un assalto che viene dall'arte considerata come momento di riflessione sulla precarieta' dell'esistenza; "Aviaria" e' una mostra che invade spazi generalmente non destinati all'arte, come il porto, le strade e i locali notturni. Tantissimi gli artisti latinoamericani e ampia presenza di giovane arte italiana.
"Contagio". 2 percorsi espositivi: 'Raid' e 'Aviaria': nel porto, nelle strade e nei locali notturni
Il titolo della Biennale Adriatica di Arti Nuove 2006 e' un grido di battaglia.
Contagio significa uscire dalla nicchia per lasciare qualcosa a piu' persone possibile.
Contagiare significa arrivare a piu' persone possibile, cercare di lasciar qualcosa da trasmettere volontariamente o no, in maniera esponenziale.
Il senso di una biennale in cui riescano a convivere marketing e paura e' quello di realizzare attraverso l’arte un’immagine quanto mai attuale della societa' contemporanea.
Sono quasi cento anni che le avanguardie si proiettano all'esterno degli spazi ufficiali (musei, gallerie) considerando l'essere fuori una qualita' centrale del loro operato.
A partire dalla meta' degli anni Ottanta, questa qualita' e' diventata uno dei temi centrali dell'arte contemporanea, spingendo ad affrontare il problema del rapporto fra arte e spazi non istituzionali in modi molto differenti: dalle operazioni di "arredo urbano", alle esperienze di coinvolgimento del pubblico, dagli interventi site-specific a quelli effettuati direttamente sui luoghi della cultura e del consumo di massa.
Toccare artisticamente un luogo significa rivestirlo di una carica emozionale che riesca ad espandere la sua spazialita' al di la dei suoi limiti fisici.
Il senso di dedicare al Contagio una biennale che si prefigge di essere un osservatorio costante sul rapporto tra arte e nuove tecnologie e' che questa tensione non si fermi al momento espositivo, non termini con la fine dell'installazione o della performance, ma continui a persistere nel quotidiano delle persone che consapevolmente o inconsapevolmente hanno contribuito al suo prendere forma.
A partire da questo punto in poi, la sfida si evolve: l'obiettivo non e' soltanto uscire dalla scatola, ma rimanerci il piu' tempo possibile, utilizzando, tutti i linguaggi della contemporaneita'.
il Direttore Artistico - Luigi Maria Perotti
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Le due facce della biennale 2006
I curatori scelti per sviluppare il tema del contagio sono Antonio Arevalo e Cristiano Seganfreddo. Il progetto di Arevalo si sviluppa all’interno ed all’esterno della Palazzina Azzurra, mentre il lavoro di Seganfreddo e' en plen air ed e' proiettato verso spazi non convenzionalmente dedicati all’arte.
Antonio Are'valo
Curatore indipendente e poeta, Commissario del Cile alla 49ma edizione della Biennale d'Arte di Venezia (Menzione d'Onore da parte della Giuria Internazionale). Provocatore, animatore ironico e sensibile alla evoluzione del gusto e del costume, da molti anni opera scoprendo e promovendo nuovi talenti e nuove realta' della sperimentazione dei linguaggi artistici nell'ambito dei fenomeni contemporanei. Ha organizzato numerose rassegne internazionali, mostre ed eventi culturali in importanti istituzioni museali e gallerie private. Ha tradotto e adattato per il teatro, testi di Bataille, Donoso e Rulfo. Ha pubblicato sei libri di poesia ed e' presente in numerose antologie di poesia e cataloghi d'arte in Europa e America.
Cristiano Seganfreddo
E' ideatore e curatore di FuoriBiennale (www.fuoribiennale.org), contenitore di mostre ed eventi legati all'arte contemporanea, all'architettura e al design, durante le Biennali veneziane. La manifestazione nel 2005 ha avuto 100 mila visitatori, 20 sedi, 70 artisti coinvolti, oltre 400 recensioni. FuoriBiennale e' attualmente studiato dalla Bocconi di Milano come uno dei casi piu' interessanti di produzione culturale italiana. E' inoltre direttore del Festival del Silenzio, che al suo primo anno ha avuto un ottimo successo di critica e media. Collabora per la curatela di mostre e progetti speciali con numerosi musei, fondazioni e gallerie private in Italia e all'estero. Scrive in numerose testate giornalistiche e riviste ed e' autore di numerose pubblicazioni e cataloghi. Si occupa altresi' di cultura e impresa collaborando con numerose aziende italiane e istituzioni su progetti di varia natura che prevedono lo sviluppo di significative forme di aggregazione culturale sulla contemporaneita'.
RAID
a cura di Antonio Are'valo
Palazzina Azzurra / San Benedetto del Tronto
5/27 agosto 2006
"Non c'e' l'impressione di una campagna aerea o di una visione strategica. Noi stiamo solo colpendo i bersagli" (anonimo)
Per questa edizione della Biennale Adriatica Arti Nuove ho privilegiato la presenza della giovane arte italiana che opera da diversi anni e sperimenta individualmente, senza grandi infrastrutture che le la sostengano; in un paese dove l’arte spinge sempre ad uno sguardo all’indietro, ho scelto 15 artisti dei quali mi interessa la progettualita' del lavoro, il loro work in progress.
Ho scelto di affiancargli 15 artisti internazionali, accomunati dalla stessa energia e visione del lavoro, che hanno come compito quello di fare confluire con grande tenacia e perseveranza lo spirito dei tempi, imponendosi al sistema.
L’ego: raid. Incursione, attacco, allarme dal cielo, razzia di pirati.
Volendo tenere in conto i tempi di conflitto, questi d'oggi, che sembrano disegnare in modo spettacolare e cruento un nuovo scenario per gli anni a venire, ho pensato che l'arte, non potendo sottrarsi a tutto cio', amalgama, attacca, fa razzia del tutto, creando nuovi segni, suggestive visioni e trovando nel loro riflesso la sua stessa spettacolarita' e nei mutamenti, nella visibilita' e nella provocazione le sue potenzialita'.
E l'arte, si sa, non propone la pace ma aspirando all'armonia, la dispone. Gli artisti offrono il segno diretto di una loro liberta' in pieno esercizio, non schierata, non servile, non retorica. Una liberta' semplice, esercitata con premura verso l'uomo, offrendosi come specchio per un’immagine a volte drammatica, a volte piena di promesse redentrici; come se stesse scegliendo di abbandonare il mondo reale per abitare un universo altrove. Artisti provenienti da Italia, Cile, Spagna, Danimarca, Belgio, Inghilterra, Guatemala, Brasile, Malesia, Colombia, Messico, Slovenia, Ecuador.
Molte e diverse le realta' riunite intorno a questo progetto: istallazioni, video proiezioni, lavori sonori, fotografia, ma soprattutto una particolare attenzione alla performance.
Non il contagio da malattia, ma la diffusione del pensiero, quel germe che ci fa corrompere/corrodere dall'azione ossessiva, dall'odio e dall'amore, in cui l'artista seguendo il proprio talento ci dia un segno, esprimendo le sue inquietudini e attacchi “fino all’ultima latrina".
Raid, un assalto sull’arte e dall'arte d'oggi, quale momento di riflessione sulla precarieta' dell'esistenza, come incipit o leit motiv, count down sulle principali istanze dell'arte contemporanea.
Gli Artisti:
1- Felipe Aguila (Santiago del Cile 1977)
2- Emanuela Barbi (Pescara, Italia 1966)
3- Primoz Bizjak (Sempeter, Slovenia 1976)
4- Nark Bkb (Bassano del Grappa, Italia 1975)
5- Eleonora Chiesa (Genova, Italia 1979)
6- Rocco Dubbini (Ancona, Italia 1969)
7- Ursula Franco (Grosseto, Italia 1966)
8- Elastic Group of Artistic Research (Alexandro Ladaga & Silvia Manteiga, Italia/Spagna)
9- Regina Galindo (Citta' di Guatemala, 1974)
10- Eva Gerd (Copenaghen, Danimarca 1963)
11- Alejandro Gomez de Tuddo (Citta' del Messico 1962)
12- Heinrich Gresbech (Firenze, Italia 1971)
13- Valentina Glorioso (Palermo, Italia 1977)
14- Patrick Hamilton (Lovaina, Belgio 1974)
15- Maria Rosa Jijon (Quito, Ecuador 1968)
16- H.H. Lim (Penang, Malesia 1954)
17- Loredana Longo (Catania, Italia 1967)
18- Filippo Leonardi (Catania, Italia 1970)
19- Giuliano Lombardo (Roma, Italia 1971)
20- Anibal Lopez (Citta' di Guatemala 1964)
21- Andrea Malizia (Recanati, Italia 1973)
22- Ce'sar Meneghetti (San Paolo,Brasile 1964)
23- Carlos Motta (Bogota', Colombia 1978)
24- Ivan Navarro (Santiago del Cile 1972)
25- Lucy Orta (Birmingham, Gran Bretagna 1966)
26- Alessandro Piangiamore (Enna, Italia 1976)
27- Donato Piccolo (Roma, Italia 1976)
28- Simone Racheli (Firenze, Italia 1966)
29- Anton Roca (Reus, Spagna 1960)
30- Fabrizio Sacchetti (Pescara, Italia 1969)
Antonio Are'valo, curatore.
Federica La Paglia, assistant curator.
Stefano Corona, assistente.
AVIARIA
a cura di Cristiano Seganfreddo
San Benedetto del Tronto 5/27 agosto 2006
San Benedetto: una citta' di mare. Che vive di mare e di turismo.
Sull'Adriatico.
Le palme, la sabbia, e centinaia di alberghi colorano uno sfondo di colline rinascimentali. Tra luglio e agosto scivolano sulla citta' migliaia di riscio' e di bikini, le risate dei bambini con i loro cestelli come e famiglie con il gelato in mano.
San Benedetto e' per antonomasia la citta' balneare italiana, con tutti i suoi stereotipi e i suoi cliche'.
Proprio in questa condizione ambientale, molto evidente a chiunque sia mai stato al mare d'estate, s'innesta un intervento artistico complesso e diffuso sulla citta' che ne viene, come dice il tema della Biennale stessa, contagiata.
Viviamo in una societa' di reti dove progettare significa disegnare interfacce (digitali e ambientali, virtuali e tangibili, fisiche e fisilogiche): punti di contatto tra l’uomo, una determinata zona e il mondo.
L'operazione che ho condotto sul piano curatoriale va proprio in questa direzione essendo centrata sul concetto di site specific , contesto entro il quale l’opera d’arte viene collocata in stretto rapporto con la specificita' del luogo, secondo la piu' rigorosa pertinenza dell’una rispetto all’altro.
Alla base della Public Art sta il concetto di arte come forma comunicativa, specchio della molteplicita' delle relazioni collettive, strumento di incentivazione e mediazione della genesi di aggregazione comunitaria, in grado di “svolgere un ruolo attivo nelle dinamiche culturali e sociali del luogo in cui si colloca, arte che di quel luogo deve preservare la specificita', la storia, la memoria, il significato conferitogli dalla gente che lo frequenta".
Ecco che ho selezionato una serie di artisti e di operazioni apparentemente molto distanti tra di loro, per linguaggio, tecnica, approccio relazionale, ma che hanno come comune denominatore proprio la volonta' di contagiare territori non referenziali.
Il gioco vero sta proprio qui: trasmettere ad un pubblico vasto una stimolazione visiva, uditiva o sinestetica con gli strumenti del contemporaneo senza retorica, senza falsi accademismi, senza atteggiamenti snob.
In modo corretto, fresco, e accessibile e con una serie di percorsi di lettura multilevel.
Questo non significa assolutamente fare un'arte da mare o da spiaggia, semplicemente perche' chi la fruisce e' in Havaianas o boxer multicolor: significa rapportarsi con un pubblico vasto ed eterogeneo, che bonta' sua, non ha alcun obbligo formale di interessarsi di contemporaneita' come di cunei fiscali. Una biennale al mare va salutata con la forza che vuole esprimere, sperando diventi anche questa contagiosa.
Gli Artisti
1- Andrea Cera (Italia)
2- Stefano Scheda (Italia)
3- Andrea Buglisi (Italia)
4- Gazabout (Italia)
6- Laboratorio Saccardi (Italia)
7- Ministero della Grafica (Italia)
8- Jezus (Italia)
9- Roberto Mascella (Italia)
10- Luxury Garbage (Italia)
11- Turn (Italia)
Premio Internazionale di Videoarte
Biennale Adriatica di Arti Nuove
L’associazione Biennale Adriatica di Arti Nuove presenta il primo Premio Internazionale di VideoArte.
Una commissione composta dal direttore artistico, dai due curatori della biennale, dal presidente della Mediateca Regionale delle Marche Stefano Schiavoni e dal critico d’arte Mario Savini, scegliera' le dieci opere finaliste, assegnando tra esse il premio di duemila euro e le eventuali menzioni.
Le opere finaliste saranno esposte durante il periodo di svolgimento dell'evento e sara' dedicata una sezione speciale sia nel catalogo che nel sito web della Biennale.
La Biennale e' un evento del comune di San Benedetto del Tronto organizzato dall’Associazione Biennale Adriatica di Arti Nuove.
Con il patrocinio di:
Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali; Provincia di Ascoli Piceno; Regione Marche; Mediateca regionale delle Marche.
Main sponsor: Consorzio Universitario Piceno
Partner: Primigi, Consorzio Turistico Riviera delle Palme; PicenaAmbiente; Lions Club San Benedetto del Tronto, Videografica Studio, Sabelli,
Media partner: Stamen Film, NO TIME, That’s web
Associazione Biennale Adriatica di Arti Nuove
Via Tedeschi, 2 63039 San Benedetto del Tronto (AP) TEL. 0735 655041 FAX 0735 652751
Direttore Generale: Mario Petrocchi
Direttore Organizzativo: Alessandro Perozzi
Direttore Artistico: Luigi Maria Perotti
Segreteria: Valeria Capriotti
Ufficio stampa - Maria Teresa Antonelli info@biennaleartinuove.com
sedi:
Palazzina Azzurra
Viale delle Palme 63039
e diversi luoghi in tutta San Benedetto del Tronto