Magazzini del Sale
Venezia
Dorsoduro 262 (Fondamenta delle Zattere Ai Saloni)
0376 244769 FAX 0376 244769

John Batho
dal 3/6/2006 al 12/8/2006

Segnalato da

Ikona Photo Gallery - Ziva Kraus



approfondimenti

John Batho
Ziva Kraus



 
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3/6/2006

John Batho

Magazzini del Sale, Venezia

Plages de Couleurs. La mostra e' composta da 60 fotografie che coprono i cicli: Parasols, serie ottenuta nell'estate 2002 sulla spiaggia di Deauville, Nageuses, del 1990, Plage, serie con bagnanti scattate tra l'agosto 2004 e 2005.


comunicato stampa

Plages de Couleurs

Ziva Kraus fondatrice e direttrice di Ikona Photo Gallery dal 1979 e direttrice di Ikona Venezia - International School of Photography a Venezia, ha inaugurato il 4 giugno negli spazi dei Magazzini del Sale di Venezia (Zattere 259) la mostra fotografica di John Batho Plages de Couleurs.

La mostra e' composta da 60 fotografie che coprono i cicli:
- Parasols, serie ottenuta nell'estate 2002 sulla spiaggia di Deauville, - Nageuses, del 1990
- Plage, serie con bagnanti scattate tra l'agosto 2004 e 2005.

Ikona Photo Gallery ha presentato John Batho con una prima mostra a Venezia nel 1983 (La couleur et son lieu, Deauville, Venise, Burano), con una mostra antologica nel 1987 al Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari a Firenze (John Batho) e nel 1997 ai Magazzini del Sale di Venezia con una personale intitolata Venezia Vedute.

John Batho e' nato in Normandia nel 1939 e si e' dedicato alla fotografia dal 1961. Ha esposto le sue opere in alcuni dei piu' importanti musei e gallerie del mondo. "Per Batho i colori diventano pertanto i "materiali" del fotografare; ma questi materiali sono essi stessi gia' dotati di un'organizzazione di senso (tecnico, storico, simbolico, ecc.) e quindi l'operazione fotografica si presenta come una forma complessa e seconda di organizzazione.

Le immagini esibiscono un processo di estraniazione della forma rispetto al reale sempre piu' radicale: i colori divengono figure, cambiano di qualita' secondo le materie, e intrecciano con le forme relazioni profonde, fatte di geometrie e di silenzi, di composte evocazioni e di sereni contrasti (.).

In un momento in cui la fotografia si mostra decisamente inquieta circa la propria funzione, il proprio destino, i propri linguaggi, BATHO oppone un ottimismo della visione ("la couleur est agissante, elle est un bonheur gratuit offert aux yeux attentifs", dichiara) che e' anch'esso il sintomo di un'epoca, di una condizione culturale, di una scommessa con il futuro. (testo di Paolo Costantini, Molteplici identita' del colore, in John Batho, catalogo della mostra, Alinari, 1987)

Magazzini del Sale
Dorsoduro 259 - Venezia

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