Saranno esposti stampe digitali su tela, disegni e rilievi plastici in cartoncino. Lavori che vogliono rappresentare una riflessione critica sull'attualita' e legittimita' dell'astrazione decostruttiva come strumento di analisi ed interpretazione della realta' contemporanea.
Stampe digitali su tela, disegni e rilievi plastici in cartoncino
Con questa prima manifestazione l'Assessore alla Cultura Maura Saddi intende dare
inizio ad un ciclo di mostre che presenti a Carbonia una varieta' significativa di
esperienze riguardanti l'attivita' artistica svolta sia in Sardegna che fuori
dell'isola.
Dal 5 al 27 agosto 2006, presso la Torre Civica di Carbonia in Piazza Roma n.1, si
terra' una mostra personale dell'artista sassarese, uno dei vincitori
dell'ultimo concorso bandito dal Comune.
Saranno esposti una serie di stampe digitali su tela, una serie di disegni ed una
serie di rilievi plastici in cartoncino.
Questi lavori vogliono rappresentare una riflessione critica sull'attualita' e
legittimita' dell'astrazione decostruttiva (genere di ricerca puramente linguistico
all'interno del quale Panzino conduce la sua indagine) come strumento di analisi ed
interpretazione della realta' contemporanea.
"Cosa diventa l'arte nella cultura di massa? Panzino ha l'aria di porsi (e di
proporci) questa domanda, ma non lo fa attraverso la mobilitazione delle icone
contemporanee del consumo e della comunicazione, divenute in questi anni il
vocabolario piu' diffuso per veicolare discorsi di questo genere; sposta invece
l'interrogativo sul piano tutto interno dei mezzi e dei procedimenti. In questo, si
dimostra fedele alle radici del suo lavoro, che affondano solidamente nell'eredita'
del modernismo, per quanto si tratti di un modernismo non assunto passivamente ma
criticamente e lucidamente ripensato." ( estratto da un testo di Giuliana Altea).
"Apparentemente lineare nel suo sviluppo, l'esperienza artistica di Igino Panzino e'
in realta' quanto mai complessa, e include quasi tutti i problemi piu' rilevanti della
ricerca visiva degli ultimi quarant'anni. La limpidezza cartesiana delle sue opere
ha fatto i conti con l'aspetto linguistico e quello progettuale, col problema
dell'impegno sociale dell'arte e la crisi della modernita', senza rinunciare mai del
tutto alle origini costruttiviste e tuttavia senza ridurre il confronto ad un
semplice fatto di forma.
Con continui aggiustamenti, che nel tempo hanno modificato
gli orizzonti operativi, Panzino ha alternato momenti essenzialmente plastici ad
altri pittorici, sviluppando un percorso caratterizzato da un forte impianto
razionale, ma con delle peculiarita' che alla lunga lo hanno reso atipico rispetto
agli orizzonti poetici dell'arte concreta. Pur mantenendone gli elementi linguistici
principali (essenzialita' geometrica, autonomia segnica, sviluppo modulare) egli ha
infatti via via alterato il valore semantico degli stilemi impiegati, giungendo
infine ad una sostanziale decostruzione dei principi fondanti dell'astrazione."
(Estratto da un testo di Gianni Murtas).
Torre Civica
Piazza Roma, 1 - Carbonia (CA)