Immagini dal pianeta terra. Wenders sempre dietro un obiettivo, ma questa volta quello della macchina fotografica. In mostra la quasi totalita' delle fotografie del famoso regista: circa 60 scatti, alcuni di quasi 5 metri di lunghezza, che ha realizzato in oltre vent'anni durante i suoi viaggi. Sono visioni che scardinano le logiche del paesaggio e la normale scala delle cose.
Immagini dal pianeta terra
Per la prima volta in Europa la quasi totalita' delle fotografie del famoso regista
I luoghi hanno memoria. Ricordano tutto. Il ricordo e' inciso nella pietra. E' piu' profondo delle acque piu' profonde. E' come sabbia delle dune, che si sposta di continuo.
Wim Wenders
L’altro volto di Wim Wenders. Sempre dietro un obiettivo, ma questa volta quello della macchina fotografica. Prima e forse unica tappa europea che presenta la quasi totalita' delle fotografie del famoso regista, la mostra “Wim Wenders. Immagini dal pianeta terra", che si aprira' alle Scuderie del Quirinale in luglio (dal 13 del mese fino al 27 agosto) presenta circa 60 scatti, alcuni di grande formato (quasi cinque metri di lunghezza), che il regista tedesco ha realizzato in piu' di vent’anni.
Inoltre ogni sera alle 21 sulla terrazza delle Scuderie del Quirinale verra' proiettato un film di Wenders o di un regista a lui affine, per la rassegna “Wim Wenders e gli amici americani", curata da Stefano Della Casa.
Da sempre, durante i suoi viaggi, Wenders ha l'abitudine di portare con se' la macchina fotografica panoramica per ritrarre i momenti e i paesaggi piu' significativi, in grado di colpire in modo forte e profondo il suo occhio allenato.
Le fotografie in mostra alle Scuderie del Quirinale sono visioni che scardinano le logiche del paesaggio, la normale scala delle cose e regalano all’osservatore attento e stupito momenti di assoluta ricchezza visiva.
Paesaggi sconfinati si stendono di fronte a chi guarda le foto di Wenders; vasti orizzonti dividono il mondo nei suoi elementi primordiali, l'acqua, la terra e l'aria; i deserti e le montagne sovrastano lo spettatore, con il loro vuoto e la loro maesta'; le facciate delle case, a l'Avana o a Berlino o Gerusalemme, mostrano anche le parti piu' nascoste della nostra cultura.
Le fotografie di Wenders ritraggono sempre un mondo spoglio, quasi privo di presenza umana, distante, per creare visioni di natura incontaminata o paesaggi dove le tracce dell'uomo sono fin troppo evidenti.
Cosi' la mostra sara' occasione per il visitatore di ripercorrere il viaggio fotografico iniziato da Wenders nel 1983, quando trascorse molti mesi a fotografare per individuare le giuste locations di “Paris, Texas", passato attraverso la preparazione e realizzazione di molti altri film, da “Fino alla fine del mondo" a “Buena Vista Social Club".
All'inizio fotografare era per il regista una sorta di diario visivo per i suoi film, col tempo e' diventato una maniera di espressione in se', sempre piu' autonoma dalle urgenze per il cinema.
Quello di Wenders, come racconta egli stesso nel volume “Immagini dal pianeta terra", edito nel 2003 da Contrasto, e' un viaggio attraverso molti luoghi <
Citta', strade, paesaggi, qualche interno, raramente persone. Le foto di Wenders non raccontano storie, sono piuttosto frammenti, istantanee raffinate.
Si tratta di scatti quasi sempre realizzati da una prospettiva frontale, neutra, puramente descrittiva, senza angoli. Spesso, come si e' detto, eseguiti con una macchina panoramica, per catturare il respiro del paesaggio, sia esso urbano o naturale, e consegnarlo alla contemplazione dello spettatore.
Nel percorso espositivo su due piani il visitatore si trovera' immerso nell’Outback australiano per arrivare al Midwest americano, attraverso il Giappone piu' spirituale e l’Israele moderno dei luoghi sacri. Pur restando fermo, percorrera' strade polverose, si trovera' dinanzi a orizzonti di montagne, avra' la sensazione di essere in lounge di motel, drive-in, stazioni di benzina deserte, depositi di autobus, binari che scompaiono nel nulla, negozi abbandonati, cinema in disuso, monasteri giapponesi, foreste di bambu', strade di Berlino e Gerusalemme o della Habana Vieja, e infine dinanzi al silenzio gelido e mortifero di Ground Zero.
In mostra anche le foto realizzate da Wenders dopo l’11 settembre, scattate poco dopo quel tragico giorno.
Su tutto e tutti il pianeta Terra, catturato da un “fotografo di paesaggi", come si autodefinisce Wenders, perche' <>.
vernissage: 14 luglio 2006.
Scuderie del Quirinale
via XXIV Maggio 16 - Roma
orario: tutti i giorni dalle 17.00 alle 24.00