Palazzo del Podesta'
Rimini
piazza Cavour
0541 704416 FAX
WEB
Anna Valeria Borsari
dal 4/8/2006 al 9/12/2006
17,30- 22,30; lunedi' chiuso
WEB
Segnalato da

Piero Delucca




 
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4/8/2006

Anna Valeria Borsari

Palazzo del Podesta', Rimini

Condomini, grattacieli ed ecomostri. L’Arte come cura del mondo / Il Mondo come cura dell’Arte - 3. L'installazione elabora una riflessione sulla compresenza, nel nostro territorio come nei nostri mega-condomini, di culture diverse e talvolta contrapposte, attraversate pero' da una informazione globalizzata.


comunicato stampa

Condomini, grattacieli ed ecomostri

L’Arte come cura del mondo / Il Mondo come cura dell’Arte - 3

A cura di Renzo Semprini e Piero Delucca

''Condomini, grattacieli ed ecomostri'', con il sottotitolo ''L’Arte come cura del Mondo / Il Mondo come cura dell’Arte - 3'', si ricollega ad un ciclo di lavori iniziato da Anna Valeria Borsari nel 2003- 2004 al Care of di Milano (ove presentava una ''Proposta abitativa'' a cura di G. Scardi) e poi proseguito nel 2005 presso il Museo Laboratorio di Arte contemporanea dell’Universita' La Sapienza di Roma (con ''Se i papi non hanno piu' bisogno dell’Arte'', a cura di S. Lux e D. Scudero).

Questo ciclo di lavori e' nato dalla necessita' avvertita dall’artista di distanziarsi un poco da modalita' di operare - che portava avanti dalla fine degli anni Settanta - ora tanto diffuse da aver perso molte possibilita' comunicative. Rimane la sua ricerca di un impatto emozionale e la cura per l’immagine, ma vi e' anzitutto la forte necessita' di rimettere a confronto l’arte visiva con tematiche sociali e con la comunicazione invasiva dei media, di riavvicinare l’arte a fatti contingenti e contemporaneamente ad un pensiero filosofico.

In ''Condomini, grattacieli ed ecomostri'', installazione che si estendera' ai tre piani del Palazzo del Podesta', Borsari elabora una riflessione sulla compresenza, nel nostro territorio come nei nostri mega-condomini, di culture diverse e talvolta contrapposte, attraversate pero' da una informazione globalizzata.

Nei tre ''livelli'' successivi si assistera' quindi al momento caotico delle molteplici e multietniche possibilita' offerte da quanto ci si presenta nelle strade e nelle piazze, degli oggetti e dei servizi che si possono acquisire; poi si potra' accedere alle diverse individualita' domestiche, connotate da arredi che trasmettono ad appartamenti contigui e del tutto analoghi diverse culture e diversi modi di vivere, mentre nei singoli televisori si assistera' al ripetersi di una stessa brevissima e quasi rituale sequenza della distruzione degli ''ecomostri''; infine, salendo in una sorta di comune soffitta, si potra' raggiungere veramente lo stato ormai indistinto, e forse proprio per questo sublimato, della ''rottamazione'': un cumulo di oggetti in disuso, scartati, privati di una loro funzione e di una loro specifica appartenenza.

Dopo un esordio concettuale Anna Valeria Borsari avverte ben presto l’esigenza di addizionare le proprie opere di una partecipazione personale, di un’apertura agli agenti esterni, al caso, all’imprevedibile. Oltre all’uso di fotografie e video, inizia quindi ad operare con strumenti pittorici e con interventi diretti in luoghi - per lo piu' pubblici- destinati a costituire parte integrante delle sue opere, e, in diversi casi, ad inglobarle fino ad assorbirle completamente. Tra i suoi primi e piu' rappresentativi sites specific vi e' Il sangue e' rosso, il rosso e' un colore, del 1981, realizzato nell’ex-ospedale di Rimini che proprio con questo intervento diveniva Museo della citta'; sono seguite varie opere su territorio come Donna isola e ponte, nel 1982,ove un’isola sul fiume Reno era trasformata in una gigantesca e mutevole sagoma femminile, il Il grande naufrago: una mano di sassi che emerge dal lago di Monate (1984).

Dopo una lunga e misteriosa malattia, nel ’96 Anna Valeria Borsari realizzava in una vecchia aia di campagna Falo', e sempre nello stesso anno veniva allestita una sua prima retrospettiva nelle Sale Museali di Siena (con testi in catalogo di O. Calabrese e G. Giorello). Seguono varie installazioni ed interventi su territorio, tra i quali, nel ’97, Suonare Borsari, realizzato in un vecchio appartamento disabitato e polveroso, e nel ‘99 Spaccato urbano: i ritratti di un uomo e di una donna collocati su una parete sventrata al secondo piano di un vecchio stabile del Comune di Milano.

Nel 2000 Borsari presenta una sua Lotteria alla galleria Neon e cura Manifestazione: 12 artisti europei contro l’emarginazione dei malati psichici (progetto promosso dalla associazione Percorso vita, fondata dalla stessa artista, che sara' in seguito presentato in piu' luoghi: dal Care of alla Biennale di Venezia, a un convegno internazionale di psichiatria a Lipsia). Nel 2001 la Galleria d’arte Moderna di San Donato le dedica la retrospettiva Visita Guidata, a cura di A. Madesani. Nello stesso anno l’artista realizza, in un giardino pubblico di Bologna (e presenta alla GAM con Roberto Daolio e Peter Weiermair), Monumento al mare, ''monumento precario'' destinato ad essere modificato e distrutto da agenti umani o atmosferici.

Anna Valeria Borsari - che fino al ‘95 e' stata docente di Filologia Romanza presso l’Universita' di Bologna - ha pubblicato numerosi libri d’artista, tra i quali Il punto nullo, alcune istruzioni per costruire castelli di sabbia (ed.Campanotto, 2001), ed ha sempre affiancato all’attivita' artistica in senso stretto un aspetto di ricerca teorica. Nel 1984 organizzava il convegno: Ipotesi d’Artista; studi, ricerche, idee e progetti per modificare il mondo, nel 2001 il convegno Il Valore dell’Arte, con la partecipazione di significativi artisti, critici, filosofi. Suoi scritti sono raccolti in un catalogo edito da Electa (‘96); da tempo sta lavorando ad un libro sul rapporto tra arte e realta'.
- Presentazione in catalogo di Paolo Fabbri -

Inaugurazione sabato 5 agosto ore 18,00

Palazzo del Podesta'
piazza Cavour - Rimini

orario: 17,30- 22,30; lunedi' chiuso

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