Dive, divine e divette a Venezia. Un viaggio nel divismo della Mostra del Cinema con 150 immagini dall'archivio di Graziano Arici. Immagini destinate a ricostruire il sapore e il fascino di un’epoca tanto audacemente sensuale quanto irresistibilmente ingenua, come i corpi e i volti di queste bellissime, in posa per il piacere di uno scatto destinato alla storia o piu' semplicemente alla gloria effimera dei rotocalchi, allora particolarmente avidi di divismo.
Dive, divine e divette a Venezia
A cura di Graziano Arici, Elisabetta Da Lio e Roberto Ellero
Un viaggio nel divismo della Mostra del Cinema al Centro Culturale Candiani di Mestre, con 150 immagini dall'archivio di Graziano Arici
Dive, divine, divette… Cosa non si faceva per un pizzico di notorieta', alla Mostra di Venezia, negli anni d’oro del festival! Si snoda favolisticamente, come fosse una filastrocca per immagini, il viaggio al femminile nella Venezia dei fasti cinematografici di Bellissima, la mostra di fotografie dall’Archivio di Graziano Arici in programma al Centro Culturale Candiani di Mestre dal 29 agosto al 15 ottobre, organizzata dal Comune di Venezia e curata da Graziano Arici, Elisabetta Da Lio e Roberto Ellero con la collaborazione di Irene Bignardi e Italo Zannier.
Quando anche intorno alla Mostra - sulla spiaggia del Lido o lungo i canali della citta' storica - tutto era e faceva cinema, specialmente negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, era l’intera citta' a diventare un gigantesco set cinematografico, immortalato nelle migliaia di immagini ora fortunatamente conservate negli archivi veneziani e destinate, meglio di tante parole, a ricostruire il sapore e il fascino di un’epoca tanto audacemente sensuale quanto irresistibilmente ingenua, come i corpi e i volti di queste bellissime, in posa per il piacere di uno scatto destinato alla storia o piu' semplicemente alla gloria effimera dei rotocalchi, allora particolarmente avidi di divismo. Con il senno di poi, celebrita' e anonimato si mescolano nel vintage di un immaginario che si nutriva di divismo. Per dirla con il grande Edgar Morin, “la macchina da presa sembrava destinata a imitare la realta' e invece s’era messa a fabbricare sogni".
Foto spontanee, naturali, rubate? Come spiega Irene Bignardi - che con Italo Zannier ha curato i testi per il volume che Marsilio pubblica in occasione della mostra - “sono tutte in posa, queste signore, per la posa che avrebbe confermato la loro notorieta' o l’avrebbe creata". E cosi' posano quelle che gia' sono le signore del cinema (Sophia Loren, Claudia Cardinale, Virna Lisi) come le aspiranti, le artiste e le cantanti, le outsider, le dive di altri mondi (Maria Callas), e persino gli uomini, per la gioia di fotografi, come ci racconta Zannier “pazzamente amati, soprattutto da dive, star e starlet, disposte a tutto, non soltanto a spogliarsi, pur di ottenere la loro attenzione; sono spesso armati di flash e di filtri, ma cio' che conta e' un risultato accattivante, dovuto alla scelta di una posa “giusta", di un gesto vivace, di un sorriso adeguato, magari in controluce e su uno sfondo allusivo o comunque suggestivo".
La mostra sara' inaugurata lunedi' 28 agosto 2006, alle ore 18
Centro Culturale Candiani
piazzale Candiani, 7 - Mestre (VE)
Orari: dal lunedi' al venerdi' dalle 16 alle 20.30, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.30. Biglietto di ingresso 5 euro - ridotto 3 euro