Museo Civico Archeologico
Bologna
via dell'Archiginnasio, 2
051 2757211 FAX 051 266516
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Annibale Carracci
dal 21/9/2006 al 6/1/2007
Da martedi a venerdi 9-19. Sabato, domenica e festivi 10-19. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedi
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Segnalato da

Studio Pesci




 
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21/9/2006

Annibale Carracci

Museo Civico Archeologico, Bologna

Ampia selezione di opere provenienti dai piu' importanti musei d’Italia e del mondo. Un'sposizione dedicata esclusivamente al piu' giovane e piu' dotato dei tre Carracci, celebrato dai suoi contemporanei, autore di dipinti e disegni fin da subito ammirati per novita' di invenzione e felicita' di esecuzione, eretti a modello da generazioni di artisti e oggetto di culto gia' dal 600 nelle maggiori collezioni europee. A cura di Daniele Benati ed Eugenio Riccomini.


comunicato stampa

Ampia selezione di opere provenienti dai piu' importanti musei d’Italia e del mondo

A cura di a cura di Daniele Benati e di Eugenio Riccomini

Nella odierna piena rivalutazione dell’arte del Seicento spetta finalmente anche ad Annibale Carracci (1560 - 1609), che per secoli ne e' stato considerato il maggior rappresentante, l’attenzione specifica di una mostra monografica. Promossa dal Comune di Bologna e dal Comune di Roma, la mostra, a cura di Daniele Benati e di Eugenio Riccomini, vanta un prestigioso comitato scientifico che si avvale dei piu' autorevoli studiosi internazionali dell’opera di Annibale.

E’ questa la prima esposizione dedicata esclusivamente al piu' giovane e piu' dotato dei tre Carracci, celebrato dai suoi contemporanei come il nuovo Raffaello, autore di dipinti e disegni fin da subito straordinariamente ammirati per novita' di invenzione e felicita' di esecuzione, eretti a modello da generazioni di artisti e oggetto di culto gia' dal Seicento nelle maggiori collezioni europee.

Sebbene un momento essenziale della riscoperta della pittura seicentesca fu proprio nella grande mostra bolognese del 1956 dedicata ai tre Carracci, nella vicenda critica che ha accompagnato la riabilitazione di quella stagione Annibale e' stato letto come l’antagonista di Caravaggio: risultato tanto piu' paradossale in quanto proprio Annibale Carracci fu uno dei pittori contemporanei piu' stimati da Caravaggio, nonche' uno dei suoi principali interlocutori (e non soltanto nell’impresa comune della Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo a Roma), in un dialogo serratissimo che sara' carico di conseguenze per la cultura artistica dell’intero secolo e oltre.

Giunge cosi' finalmente anche per Annibale il risarcimento di una mostra che, ricostruendone il percorso compiuto dagli anni della giovinezza a Bologna fino alla maturita' a Roma, permettera' di apprezzare per intero la straordinaria varieta' e ricchezza della sua opera: i ricercatissimi disegni (dagli schizzi ‘dal naturale’ di sconcertante immediatezza agli studi preparatori per i grandi cicli ad affresco tra i quali spiccano i celeberrimi disegni per la Galleria Farnese con cui prendera' avvio la grande decorazione barocca), le incisioni, la gamma eccezionalmente ampia di dipinti, dai soggetti di genere ‘basso’ alle pale d’altare, dai ritratti ai paesaggi.

Fu infatti merito esclusivo di Annibale, come videro i suoi primi estimatori, il trattare i generi diversi della pittura, che proprio in quegli anni a cavallo tra Cinque e Seicento si venivano definendo con nuova nettezza - i soggetti ‘alti’ di storia sacra e mitologica, il paesaggio, il ritratto, la caricatura, i soggetti ‘bassi’ di ambito feriale - con accenti stilistici diversi, come allora si chiedeva, introducendo novita' fondamentali. Infine alcuni filmati permetteranno di effettuare un percorso virtuale degli affreschi che l’artista ha realizzato in Palazzo Fava, in Palazzo Magnani e in Palazzo Sampieri a Bologna, nonche' in Palazzo Farnese a Roma.

Quest’ampia selezione di opere proviene dai piu' importanti musei d’Italia e del mondo, quali il Louvre di Parigi, la Gemaldegalerie di Dresda, la National Gallery di Londra, il Museo del Prado di Madrid, la National Gallery di Edimburgo, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, l’Ermitage di San Pietroburgo…Come scrisse il grandissimo conoscitore dei suoi tempi, Giulio Mancini, che gli fu amico, Annibale fu pittore universale, sacro, profano, ridicolo e grave, ed e' appunto in questa molteplicita' di linguaggi, di generi e di stili trattati, che risiede la modernita' di Annibale Carracci.

Trattare soggetti diversi con stili diversi, unificando in un linguaggio comune i vari accenti caratteristici delle diverse scuole pittoriche tipiche delle diverse aree geografiche, la veneta, la lombarda, la toscana, la romana, come distinse il suo interlocutore privilegiato e primo critico, Giovanni Battista Agucchi: fu questo obiettivo, perseguito con impressionante tenacia per tutta la vita, a fare di Annibale Carracci il pittore che piu' di ogni altro dopo Raffaello possiamo dire ‘italiano’.

E’ una definizione che avrebbe trovato concordi i suoi primi sostenitori, che negli anni del pontificato di Clemente VIII Aldobrandini lavorarono nei diversi ambiti della lingua, della geografia, della storiografia, della politica, alla costruzione di una cultura ‘italiana’ tesa a riunire le distinte specificita' regionali in un progetto nazionale concepito tra Bologna e Roma proprio negli ambienti frequentati dai Carracci.

In questo contesto e' oggi possibile riscoprire il ruolo principe di Annibale Carracci nella storia della pittura italiana, tornando a riunire insieme, per la prima volta, nelle due sedi della mostra a Bologna e a Roma, l’Annibale ‘bolognese’ e l’Annibale ‘romano’, ovvero il pittore del colore lombardo dei soggetti umili e il pittore del disegno romano e dei temi aulici - quelle che sono state percepite in seguito come anime disgiunte e che furono invece le molteplici facce della sua unitaria, straordinaria ricerca.

Al Mangiafagioli della Galleria Colonna di Roma, che puo' essere assunto a manifesto del moderno realismo, si affiancano cosi' capolavori di diverso genere come la Deposizione della Pinacoteca di Parma, lo struggente Autoritratto con i famigliari della Pinacoteca di Brera a Milano, le atletiche Figure mitologiche del Museo di Capodimonte a Napoli o l’emozionante Pianto delle Marie della National Gallery di Londra.

In contemporanea con la mostra sara' possibile visitare alcuni palazzi affrescati da Annibale, Ludovico e Agostino Carracci, generalmente chiusi al pubblico, quali Palazzo Sampieri e Palazzo Magnani e la piccola mostra Annibale, talento e impazienza appositamente allestita nella Pinacoteca Nazionale di Bologna, con dipinti e incisioni della Pinacoteca tra i quali alcuni di recentissima attribuzione, a complemento della mostra monografica presso il Museo Archeologico.

La mostra e' stata realizzata con il contributo del main sponsor Banca Aletti, Private & Investment Bank del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara.
Si ringrazia la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna partner istituzionale del Comune di Bologna.

Promotori: Comune di Bologna - Consorzio Universita'-Citta' di Bologna, Comune di Roma

Progetto scientifico e curatela della mostra: Daniele Benati, Eugenio Riccomini

Comitato Scientifico: Daniele Benati, Fabio Benzi, Carla Bernardini, Alessandro Brogi, Anna Ottani Cavina, Keith Christiansen, Andrea Emiliani, Franco Faranda, Silvia Ginzburg, Denis Mahon, Massimo Medica, Eugenio Riccomini, Erich Schleier, Nicola Spinosa, Claudio Strinati, Carel van Tuyll

Progetto di allestimento: Arch. Corrado Anselmi

Segreteria organizzativa: Mondadori Electa S.p.A. - mostre@mondadori.it

Infoline e prenotazioni tel. +39 02 54915 - http://www.ticket.it/carracci

Prenotazioni scuole: Ad Artem: tel. +39 02 6596937
gruppi e visite guidate Dedalo: tel. +39 051 5874548

Informazioni: http://www.mostracarracci.it - carracci@comune.bologna.it

Ufficio Stampa
Electa - Ilaria Maggi, Enrica Steffenini
tel. +39 02 21563250-433, imaggi@mondadori.it; elestamp@mondadori.it
in collaborazione con Studio Pesci di Federico Palazzoli
tel. +39 051 269267, info@studiopesci.it

Roma, DART-Chiostro del Bramante
Dal 23 gennaio al 6 maggio 2007

Immagine: Ragazzo che beve, 1598-99, olio su tela, 56 x 43,8 cm,. Cleveland, Museum of Art

Sede:
Museo Civico Archeologico
Via dell'Archiginnasio, 2 - Bologna

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