Galleria Andre'
Roma
via Giulia, 175
06 6861875 FAX 06 6877343
WEB
Isabella Nurigiani
dal 18/9/2006 al 22/9/2006
Dal martedi al sabato dalle ore 11 alle 13, e dalle 15.30 alle 19.30

Segnalato da

Elise Desserne



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Isabella Nurigiani



 
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18/9/2006

Isabella Nurigiani

Galleria Andre', Roma

L’artista trae dall'acqua l’essenza della sua poetica e ne propone nterpretazioni attraverso la scultura in metallo o con opere in marmo. A seconda della posizione dalla quale si guarda, l’opera cambia trasformandosi dalla fragilita' del merletto, nella prepotenza della massa.


comunicato stampa

Formafluens

Dall’acqua nacque ogni forma di vita e, grazie ad essa, la vita prosegui' nel suo sorprendente corso.

Ma fino a quando?

Infatti, con il passare del tempo, questo elemento vitale e' diventato sempre piu' prezioso, a tale punto che e' spesso all’origine di molti conflitti interculturali e, la sua mancanza, contribuisce direttamente o indirettamente al lento sterminio di interi gruppi etnici. L’uso improprio, anche nel nostro piccolo consumo quotidiano, crea danni irreparabile alla sua dipartizione consentita dalle quantita' riscontrate nelle falde freatiche...

Indispensabile linfa della vita, oggetto di ispirazione e di meditazione, l’acqua gode, nel mondo della creativita', sia esso letterario, artistico, o architettonico, di una posizione particolare, a volte precorritrice, a volte ingiustamente secondaria.

L’artista Isabella Nurigiani, che espone dal prossimo 18 settembre alla Galleria Andre' di via Giulia a Roma, trae da questa “fonte" ispiratrice l’essenza della sua creativita', proponendo una serie di interpretazioni attraverso la scultura in metallo o con opere in marmo.

“Formafluens", e' capire l’energia di una materia impalpabile, analizzarne l’ emozione che genera e canalizzarne gli effetti, sezionare rispettosamente, come una moltitudine di scatti fotografici, la fluidita' delle curve e la dolce violenza di questo fragile ma indomabile elemento.

L’opera della Nurigiani non lascia spazio alla durezza dell’angolazione, e ancora meno alla grossolanita' della materia grezza o al suo lato ruvido, estraendo la sua forza, che si rende cosi' visiva, con l’effetto ottico prodotto dall’intrecciarsi di strisce metalliche lisce, levigate e perfezionate; espressione dell’ eterno flusso delle acque, o se vogliamo del continuo movimento circolare del sangue nelle nostre vene. Un curioso “gioco" ottico, in cui il pieno appare vuoto, ed il vuoto sembra materico. La ricerca dell’ armonia della forma, che a volta assomiglia ad un essere vivente, crea nello spettatore, che evolve intorno alle sue opere, la sensazione di far parte di un apparente ,incontrollabile vortice. A secondo della posizione dalla quale si guarda, l’opera della Nurigiani cambia nella sua forma e nelle sue logiche, trasformandosi dalla fragilita' del merletto, nella prepotenza impenetrabile della massa.

Una ricerca che si inscrive in un percorso narrativo parallelo a quello informale del grande Fausto Melotti. .“Non la modellazione ha importanza ma la modulazione" disse, spiegando cosi' l’importanza di organizzare lo spazio e di percepire la scultura come una gabbia spaziale, in cui sono sospesi volumi e forme. I ritmi animano lo spazio e nell’osservare le sculture di Isabella Nurigiani si crea spesso una sorte di sdoppiamento della visione. L’incrocio visivo di linee materiche porta dolcemente lo sguardo a seguire le curve sinuose, mimetizzandosi nel flusso delle forme. L’artista lancia, attraverso la posizione che da' alle sue sculture, un messaggio di speranza e di positivita', stabilizzando il flusso, come movimento crescente, verticale, diretto in alto, mai verso il basso.

Ma non e' soltanto il richiamo dell’acqua, o del liquido amniotico, a guidare la ricerca della Nurigiani, ma bensi' la sostanza stessa della natura, l’essenza animista di ogni cosa o essere, che ci circonda. Si rivela infatti un favoloso modello e un contenitore inesauribile di simboli astratti. Per l’artista, rappresentare un liquido, un petalo, il vento o il fuoco, diventa azione impregnate di metafisica dove si da' ragione a Carlo Belli che scrisse, nel suo famoso libro KN, “L’arte e' un momento di pura rivelazione".

Elise Desserne -2006

Galleria Andre'
via Giulia, 175 - Roma

Orario - Dal martedi al sabato dalle ore 11 alle 13, e dalle 15.30 alle 19.30

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