La rassegna presenta una selezione di 11 artisti, ciascuno dei quali e' stato scelto a rappresentare un diverso e particolare approccio creativo, un’interpretazione concettuale che considera il gioiello piu' di un accessorio dell’abbigliamento.
No body decoration
Rispetto alle altre discipline artistiche il gioiello possiede una peculiarita': la sua destinazione finale e' il corpo umano. Nel caso del gioiello e' richiesto un ruolo attivo, partecipe, che coinvolge direttamente il corpo e l’identita' di una persona. Indossare un gioiello non solo implica lo stabilirsi di un rapporto piu' intimo fra l’oggetto e la persona che lo sceglie ma anche si attiva un processo di comunicazione non verbale, che permette di inviare precisi messaggi riguardo lo stato sociale, ma soprattutto i modelli di riferimento, i desideri ed i gusti culturali di quella determinata persona.
La rassegna No body decoration presenta una selezione di undici artisti di consolidata fama internazionale, ciascuno dei quali e' stato scelto a rappresentare un diverso e particolare approccio creativo, un’interpretazione concettuale che considera il gioiello non piu' un accessorio dell’abbigliamento ma un medium espressivo a tutti gli effetti.
Nel gioiello di ricerca il corpo non viene semplicemente decorato, ornato ma e' reso protagonista di una vera e propria trasformazione estetica e da questo presupposto e' derivata la scelta, se si vuole un poco provocatoria del titolo, che intende ribadire la complessita' di significati e valenze di questa realta' creativa, contestando il ruolo secondario e marginale attribuitogli soprattutto nel nostro paese.
Nei gioielli che vi invitiamo a guardare con attenzione nella mostra a Lucca, potrete notare come il corpo e le sue peculiarita' possono diventare il soggetto ispiratore, il motivo iconografico che connota l’oggetto (le parti del corpo nei gioielli di Bruno Martinazzi; la texture dell’epidermide nelle opere di Gerd Rothmann); come a partire da una riflessione concettuale e piu' filosofica sul corpo siano scaturite altre ricerche, che hanno ampliato le tradizionali tipologie del gioiello fino a giungere addirittura alla sua scomparsa (dalle protesi - gioiello di Christoph Zellweger alle soluzioni da bere di perle, rubini, oro, argento e rame di Fre'de'ric Braham).
La sperimentazione di nuove forme e materiali ha condotto in altri casi alla realizzazione di oggetti da indossare di grandi dimensioni, che fanno assumere al corpo la funzione di spazio espositivo, contribuendo a modificare il concetto di indossabilita' e a conferire una diversa impostazione all’architettura corporea (le sculture da indossare di Marjorie Schick, le collane come orbite planetarie di David Watkins….).
La riflessione sul corpo e sulle sue peculiarita' che connota la mostra contemporanea rappresenta il legame con la mostra collaterale dei gioielli indiani della Heritage Collection di GanJam.
Villa Bottini
Via Elisa, 8 - Lucca