di Arthur W.Duff. La personale di questo giovane artista, americano di nascita ma che vive da molti anni in Italia, arriva come suggello della vittoria del Premio Biennale Whanki dello scorso anno, dove Duff aveva partecipato, selezionato dal critico Luca Massimo Barbero, presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa, in rappresentanza della citta' di Venezia.
di Arthur W.Duff
La personale di questo giovane artista, americano di nascita ma che vive da
molti anni in Italia, arriva come suggello della vittoria del Premio Biennale
Whanki dello scorso anno, dove Duff aveva partecipato, selezionato dal critico
Luca Massimo Barbero, presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa, in
rappresentanza della città di Venezia.
All'artista vincitore della Biennale il Museo offre infatti, l'anno
successivo, una personale nella Temporary Gallery, straordinaria vetrina
internazionale visto l'estrema attenzione con cui il premio viene seguito dai
maggiori critici e galleristi.
Il premio Whanki, che è alla sua quarta edizione, si è segnalato nel corso
degli anni come punto di riferimento internazionale per la nuova indagine
artistica con la partecipazione di diversi giovani che poi si sono imposti a
livello internazionale come Monica Bonvicini o Manfred Pernice.
Con "STERN-UM." si entra nel complesso territorio artistico di Duff.
I lavori presentati sono grandi pale laiche, sorta di contemporanee
architetture dalla struttura in legno, rivestite di un "tessuto" di nodi. La
corda spessa e grossa, nera o bianca, a seconda delle opere, si intreccia
creando bulbi, matasse fisiche e concettuali.
Si stagliano così, appoggiate al terreno, queste opere di grandi dimensioni
che lavorano sull'idea d'osso, di vertebre, di spina dorsale. Ossia sulla
struttura vitale, l'impalcatura dell'essere. L'opera di Duff si è già fatta
conoscere per il rigore e l'originalità della sua ricerca incentrata sull'uomo,
sull'archetipo della figura umana, basti ricordare i primi lavori su vecchie
reti metalliche dove tesseva con corda o imprigionava con piombini industriali
le sue "Figures".
L'installazione che Arthur W. Duff presenterà a Seoul, alla presenza delle
maggiori autorità coreane, rappresenta per questo artista ventottenne,
naturalizzato italiano ma che ha fatto comunque dell'internazionalità il suo
riferimento naturale, un ulteriore possibilità di confronto con le nuove
tendenze contemporanee.
Museo Whanki - Seoul - Corea
info: Cristiano Seganfreddo - 0348/6062308
cs@keycomm.it