Museo Whanki
Seoul
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Stern-um
dal 1/5/2001 al 1/7/2001
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Segnalato da

Cristiano Seganfreddo



 
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1/5/2001

Stern-um

Museo Whanki, Seoul

di Arthur W.Duff. La personale di questo giovane artista, americano di nascita ma che vive da molti anni in Italia, arriva come suggello della vittoria del Premio Biennale Whanki dello scorso anno, dove Duff aveva partecipato, selezionato dal critico Luca Massimo Barbero, presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa, in rappresentanza della citta' di Venezia.


comunicato stampa

di Arthur W.Duff

La personale di questo giovane artista, americano di nascita ma che vive da molti anni in Italia, arriva come suggello della vittoria del Premio Biennale Whanki dello scorso anno, dove Duff aveva partecipato, selezionato dal critico Luca Massimo Barbero, presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa, in rappresentanza della città di Venezia.

All'artista vincitore della Biennale il Museo offre infatti, l'anno successivo, una personale nella Temporary Gallery, straordinaria vetrina internazionale visto l'estrema attenzione con cui il premio viene seguito dai maggiori critici e galleristi.

Il premio Whanki, che è alla sua quarta edizione, si è segnalato nel corso degli anni come punto di riferimento internazionale per la nuova indagine artistica con la partecipazione di diversi giovani che poi si sono imposti a livello internazionale come Monica Bonvicini o Manfred Pernice. Con "STERN-UM." si entra nel complesso territorio artistico di Duff.

I lavori presentati sono grandi pale laiche, sorta di contemporanee architetture dalla struttura in legno, rivestite di un "tessuto" di nodi. La corda spessa e grossa, nera o bianca, a seconda delle opere, si intreccia creando bulbi, matasse fisiche e concettuali.

Si stagliano così, appoggiate al terreno, queste opere di grandi dimensioni che lavorano sull'idea d'osso, di vertebre, di spina dorsale. Ossia sulla struttura vitale, l'impalcatura dell'essere. L'opera di Duff si è già fatta conoscere per il rigore e l'originalità della sua ricerca incentrata sull'uomo, sull'archetipo della figura umana, basti ricordare i primi lavori su vecchie reti metalliche dove tesseva con corda o imprigionava con piombini industriali le sue "Figures".

L'installazione che Arthur W. Duff presenterà a Seoul, alla presenza delle maggiori autorità coreane, rappresenta per questo artista ventottenne, naturalizzato italiano ma che ha fatto comunque dell'internazionalità il suo riferimento naturale, un ulteriore possibilità di confronto con le nuove tendenze contemporanee.

Museo Whanki - Seoul - Corea

info: Cristiano Seganfreddo - 0348/6062308 cs@keycomm.it

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