In occasione delle Giornate Europee della Cultura, quest'anno dedicate alla "Memoria venuta da lontano". La performance di Emilio Farina "Al Fuoco! Al Fuoco!..." , nel salone ormai noto per le rassegne concertistiche di musica da camera, vuole segnalare provocatoriamente la mancanza di attenzione riguardo alla conservazione degli Archivi.
In occasione delle Giornate Europee della Cultura, quest'anno dedicate
alla "Memoria venuta da lontano" e quindi in special modo agli archivi,
alla storia, alle ricerche, la Direzione Regionale dei Beni Culturali e
Paesaggistici del Lazio e l'Associazione Dimore Storiche Italiane-Sez.
Lazio promuovono l'apertura della Libra'ria Altieri al Gesu' da parte di
Federica di Napoli Rampolla, responsabile e curatrice dell’Archivio di
casa, con l'inaugurazione dell'installazione
"Al Fuoco! Al Fuoco!..." di Emilio Farina.
Un sottile filo di fumo comincia a serpeggiare sotto la scura porta, si
affaccia timido dagli alti finestroni per esser subito rapito dal vento
del grande cortile, e prima che il rivelatore li' in alto, al centro della
grande volta lontana, abbia dato il suo inutile allarme, in quanto nello
storico salone non e' stato possibile installare alcun sistema di
spegnimento veloce e non dannoso, le fiamme felici e voraci hanno gia'
divorato decine di metri di scaffalature e secoli di storia.
I conti delle spese dei tanti Cardinali della famiglia, i pingui benefici
ecclesiastici, le descrizioni delle rendite dei feudi, le smanie edilizie
dei principi con gli annessi registri delle fabbriche e tutte le scoperte
per molte future generazioni di studiosi, i lasciti di suor Celeste
Altieri e quelli di tanti altri, noti o meno famosi, religiosi di casa, le
piccole annotazioni, quasi sempre economiche, e gli strabilianti,
imprevisti incontri con i grandi nomi della storia dell’arte, tutto
questo, e molto altro ancora che non potremo mai piu' valutare, si riduce,
in un attimo, in un inerte, sporco, mucchio di cenere oscura.
La performance di Emilio Farina, nel salone ormai noto per le rassegne
concertistiche di musica da camera, vuole segnalare provocatoriamente la
mancanza di attenzione riguardo alla conservazione degli Archivi.
Questo intervento apre la stagione autunnale 2006 proseguendo il progetto
pensato e avviato con successo gia' dal 2003 da Federica di Napoli
Rampolla, proprietaria e “promotrice" della splendida sala di Palazzo
Altieri , che destina annualmente questo spazio di studio per
manifestazioni culturali attinenti argomenti specifici e significativi.
Moltissime sono le preoccupazioni di un proprietario responsabile di un
Archivio Storico: l’ordinamento, l’accessibilita', la consultazione, le
periodiche puliture, i restauri, i possibili furti, la voracita' degli
insetti, l’umidita', l’insolazione eccessiva, la disattenzione
dell’opinione pubblica, la disaffezione delle Istituzioni, gli scarsissimi
o inesistenti aiuti economici e cosi' via elencando, in un doloroso
crescendo, fino all’ incubo dominante su tutti, il disastro totale e
irreversibile, un incendio.
Proprio per evitare questo, e per richiamare di conseguenza l’attenzione
di un piu' vasto pubblico e forse anche di coloro che hanno la possibilita'
di sostenere e alleviare le sue preoccupazioni, l’attivissima
responsabile dell’Archivio , ha chiesto all' artista, Emilio Farina, di
concepire un intervento sul tema.
Non nuovo ad istallazioni in complessi storici (recentissima quella in
palazzo Altemps per sostituire il Trono Ludovisi momentaneamente assente,
o al Pantheon o a Palazzo Spada o nella villa d’Este a Tivoli), Emilio
Farina in questo contesto e ha progettato un “terribilissimo
incendio".Annunciato da sbuffi di fumo e da lampi di luce che fuoriescono
dai grandi finestroni affacciati sul secondo cortile del palazzo, il
disastroso evento si origina dallo stesso simbolico centro dell’archivio,
in corrispondenza con la sorridente effigie benedicente del papa di casa,
Clemente X. Immoto nella sua candida serenita' berniniana, circondato dagli
angioletti volanti che gli assestano intorno al capo il gran tendaggio
araldico (disegnato da Giovanni Paolo Schorr), il Pontefice sembra non
dare peso alle nuvole minacciose che si addensano sotto di lui, originate
dalle fiamme che stanno consumando rapidamente le filze e le scaffalature
dei documenti, e che ormai lo hanno quasi raggiunto, oscurando con le loro
nere volute le stelle d’oro dipinte sullo stucco turchino. Le lingue di
fuoco, rosse gialle e arancio, si agitano e sibilano sotto i soffi del
vento, nel continuo e assordante rumore che sempre si accompagna alla
catastrofe, ed in pochi istanti, divorate le carte centenarie ed il
legname ben stagionato, arriveranno ad intaccare anche la sua olimpica e
distante serenita'.
Con questo brillante Intervento d’Artista, con le fiamme, il fumo, i
bagliori sinistri ed il rombo del vento, ben coadiuvato dal sapiente
impiego delle luci, con carta velina, pittura e casalinga tarlatana,
Emilio Farina e Federica di Napoli intendono focalizzare l’attenzione
sulla difficolta' di mantenere e proteggere un bene importantissimo che
interessa tutti noi e che avrebbe bisogno del sostegno di tutta la
collettivita'.
venerdi 22 settembre ore 19.00 - 21.00
Palazzo Altieri
piazza del Gesu' 49 - Roma
dalle ore 16.00 alle ore 21.00