Galleria Gottardo
Lugano
Viale Stefano Franscini, 12
+41 918081988 FAX +41 918082477
WEB
Esprit Spherique
dal 26/9/2006 al 22/12/2006
martedi' 14.00 - 17.00; mercoledi' - sabato 11.00 - 17.00. Chiuso domenica e lunedi'.

Segnalato da

Galleria Gottardo



 
calendario eventi  :: 




26/9/2006

Esprit Spherique

Galleria Gottardo, Lugano

Sfere dalla Collezione Legler. Si tratta di sfere che abbracciano tipologie molto diverse: da quelle usate nei giochi, a quelle prodotte da artisti, da quelle ad uso militare, a quelle dal significato magico-religioso, fino a quelle di alto artigianato.


comunicato stampa

Sfere dalla Collezione Legler, Bergamo

a cura di Franco Rogantini

Galleria Gottardo, Fondazione per la Cultura della Banca del Gottardo presenta, dal 27 settembre al 23 dicembre 2006, la mostra Esprit Sphe'rique, sfere dalla Collezione Legler di Bergamo, una collezione che appartiene a un ramo della famiglia di industriali emigrati nel 19. secolo dal Canton Glarona, che fondarono una fiorente industria tessile nel Nord Italia.

Il nome, Esprit Sphe'rique, intende esprimere tutta la ricchezza e l’intensita' materiale e concettuale che l’oggetto sferico assume in se'. Si tratta infatti di sfere che abbracciano tipologie molto diverse: da quelle usate nei giochi, a quelle prodotte da artisti, da quelle ad uso militare, a quelle dal significato magico-religioso, fino a quelle di alto artigianato. La moltitudine e l’accumulo di questi oggetti, tutti raccolti quasi ossessivamente dai collezionisti nel corso degli anni, in numerosi paesi del mondo, presentano da una parte un’offerta di esperienza precisa e concreta ma anche suggestiva ed evocatrice di sensazioni e di riflessioni, che hanno come punto di partenza una fisicita' particolarissima: la forma della sfera. La mostra si presenta dunque decisamente contrassegnata dall’attenzione esclusiva per una forma ma allo stesso tempo e subito si dimostra aperta alle molteplici sollecitazioni che essa riesce a suscitare: in ambito artistico, ma anche in quello della cultura materiale e delle connessioni teoriche, culturali, scientifiche e sociali, dove forma e materia, simbolo e sostanza si mescolano e si confondono.

Questa ricchezza di segno e di significato ha spinto gli organizzatori a realizzare intorno al tema della sfera una pubblicazione puntuale, che costituisse non solo il riferimento preciso agli oggetti e alle opere esposti alla Galleria Gottardo, ma si aprisse anche a riflessioni ulteriori, che andassero a indagare in varie discipline quale fosse il motivo profondo per cui questo oggetto godesse di richiamo tanto condiviso. Esprit Sphe'rique diventa allora una sorta di indispensabile pretesto per ripensare la sfera come luogo di pura geometria, di intensi significati, di storie, di invenzioni, di rimandi simbolici, mentre la pubblicazione raccoglie questi pensieri, cercando di restituire nella variazione dei contributi un’immagine piu' ricca e completa dello spirito sferico.

All’interno della mostra, la collezione e' inoltre accompagnata da una rassegna di opere che completano il punto di vista dell’arte su questo stesso tema. Sono presenti alcune opere di artisti del periodo surrealista, antecedenti la seconda guerra mondiale, generosamente prestate dal Kunsthaus di Zurigo, dalla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e dalla Fundacio' Joan Miro' di Barcellona. Inoltre sono esposte quelle di un esiguo ma significativo gruppo di artisti svizzeri del dopoguerra, facenti parte della Collezione Banca del Gottardo. Con la scelta delle opere in mostra si e' voluto rappresentare varie forme di espressione artistica quali la scultura, la pittura, la fotografia e la videoarte.

Il titolo della mostra, “Esprit Sphe'rique", contiene in se' una forte indicazione a considerare la sfera non solo come una “figura solida formata da tutti e soli i punti dello spazio aventi da un punto fissato distanza minore o uguale di un segmento dato", quanto piuttosto a valutare il complesso di significati che da questa pura forma, resa qui in modo concreto, discendono. A partire da un concetto di perfezione, di assenza di asperita', di compiutezza, aprendosi per esempio all’ambiguita' di concavo/convesso o di contenente/contenuto, il tema della sfera porta con se' valenze complesse, anche di differenti tenore, validita', o grado di astrazione, che la collezione Legler in tanti esempi riesce a testimoniare, veicolandole in una materialita' straordinariamente ricca e inattesa. La varieta' degli esempi a disposizione ha indotto i responsabili della mostra ad indagare a fondo il tema della sfericita', rintracciando alcuni percorsi secondo cui essa, pur rimanendo sempre uguale a se stessa nel corso del tempo e attraverso tante culture, ha potuto con tanta forza e con tanta duttilita' essere presente in campi materiali diversi: dal gioco al lavoro, dalla guerra alla geometria, dalle immagini dell’universo, alla funzione talismanica, all’arte.

Con molta generosita' alcuni rappresentanti insigni della cultura contemporanea hanno accolto la proposta ad approfondire il tema della sfera dai diversi punti di vista, all’interno della monografia realizzata appositamente. Nella varieta' dei rispettivi ambiti disciplinari e sensibilita' culturali hanno offerto un contributo originale ed efficace, che da' testimonianza, ancora una volta, della ricchezza di spunti tematici che la sfera sa attivare e che qui sono esemplificati in scritti di diversa derivazione e trattazione, ognuno di per se' esemplare e unico, per quanto tutti orientati a uno stesso tema. Si tratta ovviamente di un’indagine circoscritta, certo parziale, che lascia tuttavia intravedere moltissimi sviluppi e aperture su un tema che attraversa molte esperienze storiche e concettuali.

Il volume-catalogo tende dunque a un duplice scopo: vuole, da una parte, costituire una catalogazione puntuale degli oggetti e delle opere esposti e valorizzarli con immagini di grande qualita'; dall’altra intende, tramite i diversi contributi teorici, farci cogliere orizzonti inediti, anche se in parte sovrapposti. In occasione dell’esposizione “Esprit Sphe'rique", come gia' nella mostra “Oltre Bering. Le colonie russe del Nord Pacifico", proposta nel 2004, la Galleria Gottardo, oltre ad assolvere il suo ruolo istituzionale di promotrice d’arte, accoglie nel proprio raggio di attenzione in modo organico, la riflessione teorica, questa volta intorno al tema della sfera, con un interesse che va ben oltre lo specifico ambito di pertinenza della mostra stessa. Ma forse e' proprio questo il vero compito di una Fondazione come Galleria Gottardo: dare voce alle affermazioni dell’arte e del lavoro umano, ma anche recepire le sollecitazioni e gli stimoli che da queste riescono a levarsi.

Gli autori dei diversi saggi sono, in ordine alfabetico: Brahim Alaoui, Direttore dell’Institut du Monde Arabe, Parigi; Carla Burani, critico d’arte, Lugano; Laura De Carlo, Professore Ordinario di Geometria descrittiva, Facolta' di Architettura, Roma “La Sapienza"; Ubaldo Fadini, Professore Associato di Estetica contemporanea, Universita' degli Studi di Firenze; Mino Gabriele, Professore Ordinario di Iconologia e iconografia, Universita' degli Studi di Udine; Marco Garzonio, analista e psicoterapeuta; Giorgio Israel, Professore Ordinario di Storia della matematica, Universita' di Roma “La Sapienza"; Llilian Llanes, fondatrice e direttrice del Centro Wilfredo Lam, Cuba e Membro della Giuria della 51ma Biennale di Venezia 2005; Marco Lorandi Bedogni Pietri, Professore Associato di Storia dell’arte contemporanea, Universita' degli Studi di Bergamo; Giuseppe O. Longo, Professore Ordinario di Teoria dell’Informazione, Facolta' di Ingegneria, Universita' degli Studi di Trieste; Toma's Maldonado, Professore Emerito, Politecnico di Milano; Vittorio Marchis, Professore Ordinario di Storia della tecnologia, Politecnico di Torino; Christoph Riedweg, Professore Ordinario di Filologia classica/Grecistica, Universita' di Zurigo e Direttore dell’Istituto Svizzero di Roma; Philip Rylands, Direttore della Peggy Guggenheim Collection, Venezia.

Galleria Gottardo, fondazione per la cultura della Banca del Gottardo, dal 1989 organizza mostre in collaborazione con musei, enti culturali e collezionisti. In piu' di quindici anni ha esplorato l’attivita' dell’Uomo con mostre e pubblicazioni di qualita' con l’intento di fissare lo sguardo sulle innumerevoli sfaccettature dell’arte e della fotografia, dell’etnografia e dell’archeologia, del design e di oggetti particolari che sono, con gli anni, divenuti fonte di interessanti collezioni. La sua attivita' editoriale ha assunto un carattere importante nel complesso della sua produzione con particolare attenzione, nei testi e nell’impaginato, alla qualita' dei propri cataloghi.

Vernissage: martedi' 26 settembre 2006 dalle ore 18.00 alle ore 20.00

Galleria Gottardo
Viale Stefano Franscini, 12 -Lugano
Orari d'apertura: martedi' 14.00 - 17.00; mercoledi' - sabato 11.00 - 17.00. Chiuso domenica e lunedi'.

IN ARCHIVIO [19]
Ethnopassion
dal 26/5/2008 al 22/8/2008

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede