Negli olii su tela e su carta, la semplicita' del quotidiano vista con sguardo profondo. Come i gesti abituali della toilette femminile, come le coltivazioni delle colline marchigiane.
Una mostra personale dell’artista siciliano negli spazi espositivi di Artessenza
La semplicita' del quotidiano vista con sguardo profondo e assunta ad arte. Come i gesti abituali della toilette femminile, come le coltivazioni delle colline marchigiane. Sono i Luoghi Comuni di Sebastiano Guerrera, un immaginario cosi' ‘normale’ da diventare spiazzante. E' la mostra “Luoghi Comuni (La Grande Pedicure)", che l’artista - da anni residente a Pesaro - propone dal 30 settembre al 30 novembre ad Ancona, ad Artessenza, il luogo d’arte di Adriano D’Annunzio e Anna Tombesi.
Vi saranno esposte opere, olio su tela e su carta, in cui prevalgono figure femminili all’interno di scenari domestici asciutti ma raffinati. Nude o in biancheria intima, in pose gentili, estratte da contesti familiari, corpi filiformi nell’atto di tagliarsi le unghie dei piedi. Un quadro di semplice intimita', che normalmente faticherebbe ad avere visibilita' artistica. Ma Guerrera vi si insinua carpendone il tepore, quasi con un senso di confidenza, ricostruendone la pacifica quotidianita'.
“Per Luoghi Comuni - dice Guerrera - intendo quelli da cui le ultime generazioni di artisti hanno creduto di affrancarsi. Rivolgendo lo sguardo ad altri mondi, si sono convinti di aver prodotto avanguardia al di sopra di ogni prevedibilita', invece molto spesso si sono ritrovati a cadere in trame gia' viste, in ulteriori luoghi comuni. Io, i miei, li ho scelti deliberatamente per potermi occupare di pittura senza l’ossessione della tendenza".
L’opera di Sebastiano Guerrera sembra essere una lezione, un invito a ritrovare uno sguardo capace di tornare a ‘vedere’, di ‘pensare in grande’ rivolgendosi a cio' che e' comunemente inteso come ‘luogo comune’, al di la' dell’agonia di immagini provocata dalla societa' mediale.
Guerrera, classe 1964, ha esposto di recente in mostre personali alla Romberg Arte Contemporanea di Latina e alla chiesa di Sant’Agostino di Civitanova. E' giunto nelle Marche dalla Sicilia come allievo dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, dove attualmente e' docente di Tecniche Pittoriche. Dal 1990 si occupa di pittura di scena, dipingendo, fra l’altro, il fondale per “La gazzetta" di Gioacchino Rossini con la regia di Dario Fo, nell’ambito del Rossini Opera Festival del 2001.
L’inaugurazione della mostra anconetana sara' il 30 settembre alle 18, alla presenza dell’artista.
Artessenza
Via I Maggio, 142 C - Ancona (zona Baraccola)
Orari dell’esposizione: dalle 16 alle 21, chiuso il lunedi'.