30 opere realizzate dall’autrice dalla meta' degli anni '60 alla fine degli anni '80, documentando in modo esaustivo l’evoluzione del suo linguaggio: dalla narrazione figurativa alla ricerca della sintesi di forme e volumi.
S’inaugura sabato 30 settembre 2006 alle ore 18.00 allo Storico Caffe' Stella Polare di Trieste (via Dante 14/ Piazza S. Antonio 6) la prima mostra postuma dedicata alla pittrice Eva Ronay. Organizzata dall’artista Claudio Sivini, la rassegna, che sara' introdotta sul piano critico dall’architetto Marianna Accerboni, presenta carattere antologico e propone fino al 30 ottobre una trentina di opere realizzate dall’autrice dalla meta' degli anni sessanta alla fine degli anni ottanta, documentando in modo esaustivo l’evoluzione del suo linguaggio: dalla narrazione figurativa alla ricerca e al raggiungimento graduale della sintesi di forme e volumi, fino alla rappresentazione geometrica dell’universo, sezionato in molteplici ed esemplari particelle di colore e di luce, secondo un processo creativo che in qualche modo si congiunge alla memoria delle avanguardie russe. E che la Ronay ha esplicato attraverso cromatismi decisi e sgargianti, accostati secondo modulazioni intense e raffinate. In particolare va sottolineata l’ideale affinita' con il pittore russo Casimir Malevic, fondatore del Suprematismo e teorico di tale movimento, sorto in Russia verso il 1913, in cui si promuoveva la creazione di forme assolute, libere da ogni descrittivismo naturalistico.
Con la stessa raffinatezza con cui dipingeva, Eva amava vestire: la ricordiamo, alta, sottile ed elegante, comparire discreta e interessata alle rassegne artistiche del secondo Novecento triestino, che la vide molto attiva attraverso la partecipazione a diverse personali e collettive a Trieste e a Vienna.
Eva Ronay de Osgyan era nata a Pola nel 1919 da famiglia nobile. Era infatti baronessa e figlia di padre ungherese, ammiraglio della flotta navale austriaca. Laureatasi presso la Facolta' di lingue e letterature straniere moderne a Venezia, sotto il profilo artistico si era formata grazie alla frequentazione della Scuola Libera di Figura del Museo Revoltella diretta da Nino Perizi. Grande lavoratrice, ha creato nel corso della sua lunga vita moltissime opere. E’ mancata a Trieste il 21 dicembre 2004, lasciando nell’ambiente artistico e culturale triestino il rimpianto e il segno della signorilita', della correttezza e della gentilezza.
sabato 30 settembre 2006 alle ore 18.00
Caffe' Stella Polare
Via Dante Alighieri, 14 - Trieste
orario della mostra: 7.00 - 21.00, domenica chiuso