Douglas Gordon
Egon Schiele
Gustav Klimt
Anton Faistauer
Robin Christian Andersen
Oskar Kokoschka
Anton Kolig
Carl Moll
Koloman Moser
Max Oppenheimer
Anton Peschka
Giorgio Verzotti
Mirta D'Argenzio
Tobias G. Natter
Tomas Sharmann
Thomas Trummer
Gabriella Belli
Douglas Gordon: retrospettiva di opere video dal 1992 ad oggi, 3 grandi videoinstallazioni e nuova opera pensata appositamente per il Museo. Da sempre interessato alla comunicazione verbale e alle immagini in movimento, Gordon si e' imposto per le sue video-installazioni di dimensioni inusitate, e per i suoi testi, stampati sui muri degli spazi espositivi. "Schiele, Klimt, Kokoschka e gli amici viennesi": oltre 120 opere provenienti dall'Osterreichische Galerie Belvedere di Vienna e altri prestigiosi musei, fra dipinti, disegni e sculture, illustrano la vita e l'opera di Egon Schiele (1890-1918), uno dei piu' celebri esponenti della pittura espressionista. Anche attraverso confronti e accostamenti con la produzione artistica dei suoi contemporanei.
Douglas Gordon
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A cura di Giorgio Verzotti e Mirta D'Argenzio
Dal 7 ottobre 2006 al 21 gennaio 2007 il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto presentera' una retrospettiva dell’artista britannico e una nuova installazione pensata appositamente per il Mart.
Douglas Gordon, vincitore del Turner Prize nel 1996, si e' ormai distinto come uno dei piu' importanti artisti internazionali. Da sempre interessato al doppio registro espressivo della comunicazione verbale e di quella delle immagini in movimento, Gordon si e' imposto per le sue video-installazioni di dimensioni inusitate, e per i suoi testi, stampati sui muri degli spazi espositivi nelle collocazioni piu' diverse, Negli ultimi dieci anni ha tenuto mostre nelle principali gallerie e nei maggiori musei del mondo. Ultimo della serie, il Museum of Modern Art di new York che quest’anno gli dedica una retrospettiva.
Gordon ha sempre considerato quello artistico come un ambito dove il pubblico si pone in relazione con l'opera, uno spazio aperto al dialogo e alle dinamiche sociali, un luogo dove riflettere sulla vita.
La mostra al Mart e' stata pensata a partire da questa idea, e intende intervenire attivamente sugli spazi espositivi. Le opere in mostra, scelte dall'artista, sono 24 Hour Psycho, un video in cui l'artista interviene sul tempo reale per alterarlo, e sull'immagine in movimento per monumentalizzarla, in modo da modificare radicalmente la percezione consueta dello spazio reale. Le immagini sono quelle del film di Alfred Hitchcock Psycho, appunto, la cui durata viene distorta fino ad arrivare a 24 ore.
Play dead. Real time (2003) sara' la seconda video-installazione in mostra, giocata sulla doppia immagine, proiettata su schermi giganteschi, di un elefante da circo che, ammaestrato, “fa il morto". Infine Pretty much every film and video... presenta tramite un gran numero di monitor televisivi una selezione di opere video dell'artista, dal 1992 ad oggi.
Questa parte verra' presentata nella galleria dedicata alle mostra temporanee, al buio, sezione alla quale i curatori Giorgio Verzotti e Mirta D'Argenzio hanno contrapposto una parte diurna, tutta giocata alla luce naturale: nel corridoio circolare che al Mart connette il mezzanino con il secondo piano, Gordon presenta un lavoro composto da tutti i suoi testi verbali, ricontestualizzati in una nuova versione pensata appositamente per questo particolare spazio architettonico e con l’aggiunta di un testo nuovo, anch’esso realizzato per il Mart.
Il catalogo, edito da Skira, documenta l’attivita' di Douglas Gordon in Italia. Nel nostro paese l’artista ha esposto fin dal 1992, quando al cafe' Picasso di Roma ha realizzato uno dei suoi “Instruction Piece". In seguito, ha partecipato a collettive in gallerie e spazi espositivi fino a partecipare alla Biennale di Venezia del 1997 e 1999. La sua piu' recente mostra italiana si e' tenuta, in coppia con Philippe Parreno, alla Fondazione Davide Halevim di Milano nel 2006.
Il catalogo documentera' queste partecipazioni con le immagini delle opere esposte e con una elaborazione grafica relativa al “text work" realizzato per il nostro museo.
Douglas Gordon
Douglas Gordon, nato in Scozia nel 1966, si esprime con video installazioni, film, fotografie, oggetti e testi verbali. Con questi diversi linguaggi indaga prolematiche vicine all'introspezione psicologica, la ricerca dell'identita', i concetti di innocenza e colpevolezza, la tensione fra i principi opposti di bene e male, segni del suo interesse per un profondo scandaglio della condizione umana.
Molto conosciuto ormai per le sue installazioni video dove riutilizza sequenze da famosi film hollywoodiani, Gordon ha studiato a The Glasgow School of Art e a The Slade School of Fine Arts, a Londra. A Glasgow le sue performaces sono state molto seguite nel mondo dell'arte fra i tardi anni ottanta e i primi novanta. L'opera che maggiormente ha attirato l'attenzione internazionale e' 24 Hours Psycho, dove il famoso film di Hitchcock viene proiettato alla surreale lentezza di 24 ore. Gran parte del lavoro dell'artista indaga sulle culture popolari, dai film come "La finestra sul cortile" o "L'Esorcista" o "Taxi Driver" fino a documentari anonimi, per studiare i processi percettivi e per interferire con le aspettative dello spettatore.
Nella sua carriera, Gordon ha ricevuto importanti premi internazionali quali il Turner Prize nel 1996, il premio della Biennale di Venezia nel 1997 e l' Hugo Boss Prize nel 1998. Recentemente ha tenuto mostre antologiche a New York e in Scozia.
Con il contributo della Fondazione Davide Halevim
Conferenza stampa giovedi' 5 ottobre alle 12.
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Schiele, Klimt, Kokoschka e gli amici viennesi
A cura di Tobias G. Natter, Tomas Sharmann, Thomas Trummer
Egon Schiele mori' nel 1918 a soli 28 anni, ma la sua pittura rimasta “eterna" continua ad affascinare e incantare il pubblico, oggi come ieri.
Al Mart di Rovereto la mostra “Schiele, Klimt, Kokoschka e gli amici viennesi" presenta oltre 120 opere provenienti dall’Osterreichische Galerie Belvedere di Vienna e altri prestigiosi musei austriaci e tedeschi, fra dipinti, disegni e sculture, molti dei quali mai esposti in Italia, per illustrare la vita e l’opera di Egon Schiele (1890 - 1918), uno dei piu' celebri esponenti della pittura espressionista.
Un’occasione importante per approfondire il percorso pittorico del grande artista austriaco, ma anche per conoscere l’ambiente culturale della Vienna di inizio secolo scorso attraverso le opere di quel gruppo di artisti che, con Schiele, diedero vita al rinnovamento dell’arte moderna.
Gustav Klimt (1862- 1918), amico e mentore, e' certamente una figura centrale, il perno dell’evoluzione artistica del giovane Schiele. Klimt e' stato il maestro, alla sua arte si era ispirato cosi' come ne aveva presto abbandonato le linee ondulate e impreziosite da decorazioni auree e vegetali per raggiungere un piu' crudo realismo, aspro e duro espresso soprattutto nei ritratti e nei corpi nudi.
Egon Schiele aveva frequentato l’Accademia d’Arti Figurative di Vienna, presto lasciata a causa dei contrasti con i suoi insegnanti. Nel 1909 fondo' con quindici compagni di studio, tra cui Anton Faistauer e Robin Christian Andersen, il Gruppo Arte Nuova ( Neukunstgruppe).
L’ambiente culturale in cui vive e lavora il giovane Schiele, presentato in questa mostra, offre uno sguardo nuovo sulla sua opera, proponendo interessanti confronti e accostamenti con la produzione artistica dei suoi contemporanei. Sono i suoi amici, gli artisti dell’Avanguardia come Gustav Klimt, Oskar Kokoschka, Anton Faistauer, Anton Kolig, Carl Moll, Koloman Moser, Max Oppenheimer e Anton Peschka che lo accompagnano lungo il percorso artistico che dallo Jugendstil giunge ad “aprire" all’Espressionismo viennese.
L’esposizione al Mart culmina, infine, con una sezione dedicata alla 49 Mostra della Secessione Viennese del marzo 1918, occasione nella quale Egon Schiele, pochi mesi prima di morire di influenza spagnola, raggiunse un importante successo e riconoscimento di critica.
In Trentino, in quegli anni, proprio per la sua appartenenza all’area mitteleuropea, si vivevano e respiravano i fermenti culturali che fortemente “scorrevano" in questi luoghi, e vivace era lo scambio con la cultura artistica viennese. La mostra “Schiele, Klimt, Kokoschka e gli amici viennesi" trova, oggi, al Mart di Rovereto il suo ambiente ideale.
Catalogo Skira
Direzione scientifica Gabriella Belli
Co-prodotto con Osterreichische Galerie Belvedere, Vienna
Conferenza stampa: 5 ottobre 2006, ore 12
Durata: 7 ottobre 2006 - 8 gennaio 2007
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Comunicazione
Mart:
Responsabile
Flavia Fossa Margutti
Ufficio stampa:
Luca Melchionna 0464.454127 press@mart.trento.it
Skira:
Mara Vitali Comunicazione
Lucia Crespi tel 02/73950962 e-mail: arte@mavico.it
Immagine: Douglas Gordon - 24 Hour Psycho, 1993
MartRovereto
Corso Bettini, 43 - Rovereto (Trento)
Orari: lun. - dom. 10:00 - 18:00 venerdi' 10:00 - 21:00
Ingresso: Intero 8 euro. Ridotto 5 euro. Ridotto scolaresche 1euro a studente. Biglietto famiglia 20euro. Amici del museo gratuito