Promossa da Centostazioni. Si tratta di 32 immagini in bianco e nero che raccontano la complessa realta' cinese attraverso la sua fonte di energia primaria: il carbone.
Patrizia Bonanzinga per raccontare uno dei volti nascosti del gigante d'Oriente
Prato - Si inaugura martedi' 3 ottobre nei locali del Dopo Lavoro Ferroviario della
stazione di Prato La via del carbone, mostra fotografica di Patrizia Bonanzinga
ideata in occasione dell'Anno dell'Italia in Cina (il 2006) e in coincidenza con il
Festival Alter Mundi (Prato 4 - 8 ottobre).
Promossa da Centostazioni*, dalle Politiche Sociali del Gruppo Ferrovie dello Stato
e dal Dopo Lavoro Ferroviario, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri,
dell'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia e dell'Assessorato alla
Multiculturalita' del Comune di Prato, la mostra sara' aperta fino al 20 ottobre.
Si tratta di 32 immagini in bianco e nero che raccontano la complessa realta' cinese
attraverso la sua fonte di energia primaria: il carbone. L'evento ha dunque doppia
valenza: e' ospite di Prato - la citta' piu' cinese d'Italia - e ha luogo nel periodo
clou delle celebrazioni promosse dal Ministero degli Affari Esteri.
Patrizia Bonanzinga (fotografa, ma anche critico fotografico, e' nata a Bolzano, ha
vissuto per molti anni a Pechino e ha firmato numerose esposizioni di livello
internazionale) e' rimasta colpita e affascinata dall'universo annerito della Cina.
Ha lavorato al progetto dal 1996 al 2003, ripercorrendo tutta la catena industriale
legata al carbone e concentrandosi soprattutto lungo un asse immaginario e reale:
quello che lega Pechino, capitale politica, a Datong, nella provincia dello Shanxi,
capitale del carbone.
Le diverse tappe del percorso si snodano attraverso due direzioni: una legata a chi
il carbone lo estrae, alla classificazione dei diversi tipi di miniere e ai depositi
di stoccaggio; l'altra alla distribuzione, alla stessa 'via del carbone' -
costituita da stazioni di servizio, ristoranti, alberghi e dalle altre tappe
frequentate quotidianamente dai trasportatori - lungo la quale si e' sviluppata una
particolare economia.
Lo sguardo discreto della fotografa coglie anche la vita quotidiana dei protagonisti
del processo produttivo: entra nelle case, nelle scuole, fino agli ultimi vicoli
della vecchia citta' di Pechino. Un viso impolverato che sorride, gruppi di bambini
che si affacciano curiosi dietro un muro di carbone, pianure di polvere scura
percorse dai camion e dai carri trainati da asini affaticati sotto il peso del
carico nero, pale traslucide accatastate in un angolo, una carriola abbandonata,
scene di vita, un giorno a scuola, il lavoro a ferri delle donne, una partita a
biliardo tra uomini: una realta' circondata da fuliggine, da una patina nera e
granulosa che permea il quotidiano.
Presentata per la prima volta nel 2004 all'Alice Austen House Museum di New York, la
mostra e' stata poi esposta al Centro Nazionale di Fotografia di Padova, alla AEM -
Casa dell'Energia di Milano e alla Quarta Foto Biennale di Mosca.
Cina, Italia, rapporti economici e integrazione culturale tra le nuove generazioni
dei due Paesi sono inoltre il tema di un dibattito (titolo: Qi - Energia Cinese) in
programma il 13 ottobre, ore 17,30, sempre nella sede del Dopo Lavoro Ferroviario di
Prato. Parteciperanno esperti di cultura cinese, docenti universitari e imprenditori
italiani e cinesi. v
* Centostazioni e' un'azienda del Gruppo Ferrrovie dello Stato creata per
riqualificare e valorizzare 103 stazioni italiane secondo un innovativo criterio di
gestione.
Inaugurazione: 3 Ottobre 2006
Dopo Lavoro Ferroviario
Piazza delle Stazione - Prato