Un percorso di 25 opere, prodotte nel 2006, testimonia l’evoluzione del linguaggio figurativo di Jonathan Guaitamacchi (Londra, 1961), dalle vedute urbane ai lavori dedicati alla poesia dei ghiacciai.
Dal 5 ottobre al 28 novembre 2006 e' in programma da LipanjePuntin
artecontemporanea, sede di Trieste (via Diaz 4), la mostra di JONATHAN
GUAITAMACCHI, una tra le piu' autorevoli voci della nuova figurazione
italiana.
L’esposizione, dal titolo WHITE BLOCKS, proporra' 25 lavori recenti, alcuni
dei quali inediti, tutti realizzati nel 2006, che evidenzieranno
l’evoluzione delle principali tematiche toccate dall’artista milanese in
questi anni, a cominciare dalle grandi vedute metropolitane, sospese fra
tempo e memoria, fantasia e realta', fino a quelli incentrati sulla
rielaborazione di immagini naturali, in particolare dedicati alla poesia dei
ghiacciai. I ghiacciai sono infatti le ultime propaggini di un discorso
iniziato ai limiti estremi dei panorami cittadini, in quell’inequivocabile
segno pittorico che contraddistingue l’attivita' di Guaitamacchi.
I luoghi che Guaitamacchi dipinge sono luoghi reali, vissuti in prima
persona, e che fanno stabilmente parte della sua storia intima e personale.
Milano, Londra e Citta' del Capo sono colte a volo d’uccello nella loro
totalita' o nella particolarita' del tessuto urbano, ma le strade non denotano
la presenza di vita e il ritmo tipico delle metropoli. Non ci sono cortei,
ne' automobili in attesa di giungere alla meta, ma soltanto il sintomo del
nostro malessere, la sua immediatezza, una sensazione di opprimente
angoscia, accresciuta dal dato cromatico che mai si discosta dall’uso del
bianco e nero. Sono luoghi dipinti che sfuggono alla logica della mera
rappresentazione artistica, ne' forse intendono assurgere a monito, quanto
piuttosto sono la metafora ideale di una societa' metropolitana incombente,
spettrale e offuscata, in cui sono assenti l’umanita', la preghiera e persino
la crudelta'.
Cenni biografici
Jonathan Guaitamacchi e' nato a Londra nel 1961. Si e' diplomato all'Accademia
di Belle Arti di Brera a Milano, dove vive e lavora. Negli anni di
formazione collabora come illustratore e disegnatore con alcuni quotidiani
fra cui "Il Giornale" e "La Repubblica". Nel 1997, dopo un periodo di lavoro
passato all’interno degli impianti dismessi nell’area gasometri alla Bovisa
di Milano (l’AEM - Azienda Municipale del Gas) presenta il suo lavoro nella
sua prima personale, Le macchine della luce, all’interno dell’officina della
Pressione. Lo stesso anno vince ex-aequo l'edizione 1997-98 del premio
Suzzara. A renderlo noto in campo artistico sono state le sue visioni
metropolitane in bianco e nero, caratterizzate da una sorprendente potenza
pittorica e da una pennellata forte, incisiva e graffiante.
Guaitamacchi ha realizzato mostre personali e collettive in Italia e in Sud
Africa. Ha esposto in numerose Gallerie d’Arte tra cui Ca' di Fra' (Milano,
2003), Bagnai (Firenze, 2003), Rubin (Milano, 2000-2002), Jannone (Milano,
1998 - 1999), 2000&NOVECENTO (Reggio Emilia, 2004). Tra le esposizioni cui
ha preso parte ricordiamo Progetto Bovisa (Palazzo della Triennale - Milano,
1999), Visioni. Temi e Modi. La Giovane Figurazione Italiana nell’anno 2000
(La Posteria - Milano, 2000), Generazionale. Indagine sulle Nuove
Generazioni (Basilica Palladiana - Vicenza, 2001), Nuovo Paesaggio nell’Arte
Contemporanea (Galleria d’Arte Moderna - Udine, 2003), Alto Impatto
Ambientale (Reggio Emilia, 2003) e la personale 95-05 che il Comune di Como
gli ha dedicato nell’ottobre del 2005.
Nel 2002 e' stato tra i finalisti del Premio Cairo Communication, nel 2004 e'
presente alla XIV Quadriennale di Roma e nel 2005 ha partecipato alla
Biennale di Pechino. I suoi lavori saranno presentati alla Berliner Liste
(ottobre 2006) .
Inaugurazione: 5 Ottobre 2006
LipanjePuntin
via Diaz 4 - Trieste
Orari: da martedi' a venerdi', 15.30 - 19.30; sabato 16.30 - 19.30; chiuso domenica e lunedi'.