Tutti i lavori in mostra (fotografie, disegni, installazioni) sono legati da un filo rosso che li percorre intimamente, un pensiero al secolo appena finito e alla memoria che Barzaghi ha di esso. Ci sono immagini del presente, ma anche immagini del passato rielaborate alle quali nessuno riesce piu' a dare un'identita'.
Tutti i lavori in mostra (fotografie, disegni, installazioni) sono legati da un filo
rosso che li percorre intimamente, un pensiero al secolo appena finito e alla
memoria che Barzaghi ha di esso. Ci sono immagini del presente, ma anche immagini
del passato rielaborate, risistemate, alle quali nessuno riesce piu' a dare
un'identita'; come velate da una sorta di nebbia. Piccole leggende di una
quotidianita' alla Georges Perec.
E' quasi sempre forzato tentare di spiegare le opere, offrirne una chiave di lettura
che potrebbe apparire coercitiva. Per cui queste poche note sui lavori di Luca
Barzaghi esposti nello studio di Maria Cilena non sono un'interpretazione, un
breviario per un corretto approccio, piuttosto delle considerazioni su una ricerca
seguita nel corso degli anni.
Tutti i lavori in mostra sono legati da un filo rosso che li percorre intimamente,
un pensiero intenso al secolo appena finito e alla memoria che lui ha di questo
secolo. A richiamare la macrostoria sono le microstorie che popolano la sua vita: i
personaggi, gli eventi, le memorie dirette o indirette.
Ci sono fotografie del presente, ma anche le immagini del passato rielaborate,
risistemate, immagini di persone, alle quali nessuno riesce piu' a dare un'identita'.
Fatti che non si ricostruiscono con la precisione di cio' che e' appena accaduto, sono
velate da una sorta di nebbia. Si tratta piuttosto di piccole leggende di una
quotidianita' alla Georges Perec. Di un ordinarieta' che di rado si fa
infraordinarieta'.
Barzaghi si sente parte di una storia che man mano si allontana. Per motivi
anagrafici, e' riuscito a conoscere persone che hanno attraversato il '900, la prima
guerra mondiale, la seconda. Come se lui stesso facesse parte di quel mondo, del suo
immaginario.
Molta critica letteraria ha scritto che Italo Svevo nel corso degli anni ha girato
sempre attorno allo stesso libro, La coscienza di Zeno, di cui c'e' traccia piu' o
meno forte in tutto quanto ha scritto.
Cosi' anche per Barzaghi, che da anni lavora sempre allo stesso lavoro con il tempo
lungo e la delicatezza che lo caratterizzano.
Angela Madesani
inaugurazione: 5 ottobre dalle 18 alle 20
Studio Maria Cilena arte contemporanea
via C.Farini, 6 - Milano
Orario: martedi' - venerdi' / 15,30 - 19, con appuntamento in altri orari