Due sedi - Galerija Insula e Palazzo Manzioli
Izola

Mostre di tre artisti italiani
dal 5/10/2006 al 3/11/2006
(+39)3339359515
WEB
Segnalato da

XX.9.12 Fabrika



 
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5/10/2006

Mostre di tre artisti italiani

Due sedi - Galerija Insula e Palazzo Manzioli, Izola

Maurizio Baraziol, inaugurera' la personale “Panta Rei", presso la Galleria Insula, mentre Simonetta Princivale “Gli A-Concettuali" e ReMorez, con “Geometrie Primordiali", apriranno la personale in contemporanea presso Palazzo Manzioli.


comunicato stampa

Maurizio Baraziol, Simonetta Princivalle e Carlo Morelli

Lo spazio d’arte XX.9.12 FABRIKA, in collaborazione con Galerija Insula e Palazzo Manzioli di Isola, Slovenija, propone le mostre di tre artisti italiani: Maurizio Baraziol, Simonetta Princivalle e Carlo Morelli, in arte ReMo'reZ.

Maurizio Baraziol, inaugurera' la personale “PANTA REI" il 6 ottobre 2006, alle ore 19.00, presso la Galleria Insula, mentre Simonetta Princivale, con “Gli A-Concettuali" e ReMo'rez, con “GEOMETRIE PRIMORDIALI", apriranno la personale in contemporanea presso Palazzo Manzioli, Isola, il 6 ottobre alle ore 20.00.

Entrambe le manifestazioni sono patrocinate dal Ministero per la Cultura della Repubblica Slovena e dal Comune di Isola.

Maurizio Baraziol, e' nato a Fontane di Villorba, Treviso, nel 1956.
Diplomato all’Accademia d’Arte, specializzandosi nella figura umana, ha poi continuato a seguire dei maestri importanti in varie tecniche pittoriche. Ha fatto la prima mostra nell’88 ed ha proseguito con esposizioni in Italia e all’estero vincendo prestigiosi premi e riconoscimenti.

Entrando nell’artista...
“Ci sarebbe moltissimo da dire delle opere di Maurizio, ad esempio sugli scorci di Venezia, le facciate veneziane, le pennellate che scendono come soffici piume colorate che volteggiano tra le pietre secolari e danno dinamicita' alle tele, movimento, panta rei, tutto scorre, la perfezione millimetrica del suo essere pittore.

Un quadro di Maurizio non e' mai un’opera per caso, ma e' frutto di studio, riflessione, emozioni, sentimenti, storia, conoscenza, felicita' o tristezza, in ogni caso c’e' un messaggio importante che l’artista esprime con il linguaggio che gli e' piu' confacente: l’opera d’arte.
... il cavallo... Maurizio ha sentito la necessita' artistica di studiare, analizzare, plasmare la potenza del cavallo tra le sue mani, di farlo nascere, maestoso, con le sue pennellate, come in Varenne, il campione, dove il movimento e' cosi' marcato che sembra addirittura che il cavallo di slancio esca dal quadro!...

... Ma la chicca dell’artista sono i variopintissimi berretti dei fantini che danno la pluridimensionalita' alla tela...
Flavia Colle

Simonetta Princivalle, e' laureata in estetica, tiene seminari all'Accademia di Belle Arti di Verona, in collaborazione con il Prof. Nicola Pasqualicchio.
Autodidatta in pittura e tecniche miste da oltre 15 anni.
Appassionata nella produzione e lavorazione della cartapesta e della carta.
E’ decoratrice di interni.

Gli A-Concettuali
“Il lavoro vuole essere una critica alla presunzione totalitaria dell'occhio di credere che esista solo quello che e' sotto il dominio del suo controllo. Le opere s-comparsa e dis-tanti mostrano il concetto al limite del suo diventar altro.

Cosi' presenza e assenza, vicino e lontano, possono diventare nell'universo del sentimento qualcosa che non ha piu' nulla da spartire con la realta', ma che nella realta' accende visioni, immagini ecc.
Per esempio: nel tronco di un albero possiamo vedere una citta', in una luna che scompare, il risucchio delle maree ecc.
Al limite del concetto...un mondo...e cosi', ecco: Gli A-Concettuali."
Simonetta Princivalle

“Il lavoro di Simonetta Princivalle parte da un sogno: immaginare un albero sulla luna. L’artista in mostra presenta lavori dove fa uso della cartapesta e dello spago, ritornando al figurativo, a temi onirici e lunari a lei molto cari.
Nei lavori precedenti l’artista aveva lavorato su temi astratti, minimalisti, di grande impatto: quadri “monocromi" per un sogno ancora piu' impossibile anche se di grande fascino."
Michele Cecchetti

“Sembrerebbe che i colori rifiutassero la forma per correre via verso i bordi, verso il proprio fuori. E' in questi luoghi di passaggio che l'opera s−copre la propria possibilita', la propria verita'."
Elisabetta Casotto

Carlo Morelli, in arte ReMo'reZ, nasce a Rovigo il 1 agosto 1980.
Nel 2000 inzia la carriera artistica, come autodidatta,cimentandosi in diverse opere d'arte classiche. Successivamente, sperimenta tecniche e materiali diversi passando dal classicismo, all'astrattismo e all'informale.

In seguito entra a far parte del circolo artistico culturale '' La Piazzetta'' di Rovigo, partecipando a numerose mostre a carattere locale. Le piu' significative: nel 2004 nella galleria '' Vs Art Gallery'' di Padova e nel 2006 a ''XX916 FABRIKA '' di Piombino Dese (PD). Viene altresi' invitato ad esporre le proprie opere in diverse gallerie d'arte, una delle quali lo promuove attraverso televendite a carattere nazionale.

Partecipa a: '' Artefiera di Padova 2004'' e alla 2 edizione del '' Concorso Pittura e Scultura'' di Guarda Veneta (RO), classificandosi al 2 posto nella sezione scultura. Nel 2005 prende parte alla '' International Art Biennale di Malta'', vincendo la Palma d'Oro sezione Italia. Nello stesso anno partecipa al '' Festival Internazionale Grolla D'oro'' di Caerano di S. Marco (TV), vincendo la Palma d'Argento. Nel 2006 ottiene una segnalazione di merito nel concorso '' Premio Agazzi Concorso Internazionale Pittura, Acquerello e Grafica'', svoltasi a Mapello (BG).

“Nelle opere di Remorez tutto si svolge nella superficie: la tridimensionalita' non e' solo finzione ma acquista lo spessore della materia che e' stata intrappolata sulla superficie e da cui si discosta appena. Su questo spazio-limite, quasi diaframma, non c’e' simulazione: la materia accostata crea spessore, strato su strato e si pone, con tutta la sua presenza “reale", tra lo spettatore e lo spazio al di la' del quadro, quasi quest’ultimo ne fosse fuoriuscito ad imporci la sua fisicita', il suo essere reale. Spazio che si materializza e che e' colore denso, odore, tatto rude. Si ricompone davanti a noi con le sue regole geometriche primordiali, con una ricerca di equilibrio visivo che contraddice il materiale di cui e' composto. In questo contrasto, tra la materia “sporca" e la razionalita' e l’equilibrio, con cui e' stato accostata e composta dall’artista, si legge tutta la fatica del lavoro, il piegare la materia grezza, anonima, e collocarla su un piano limbico, in cui vive un nuovo valore, acquista un’arcaica bellezza, sviluppa nuovi paradigmi compositivi."
Valentina Meli

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