Poco interessato a sperimentare i nuovi linguaggi ideoelettronici Max Rohr ha scelto la pittura perche', dice, consente una esperienza ben più intima e coinvolgente. Tuttavia deve quotidianamente fare i conti con i meccanismi predeterminati dalle rappresentazioni video, televisive, cinematografiche, fumettistiche, pubblicitarie...
Poco interessato a sperimentare i nuovi linguaggi videoelettronici Max Rohr ha
scelto la pittura perchè, dice, consente una esperienza ben più intima e
coinvolgente.
Tuttavia deve quotidianamente fare i conti con i meccanismi
predeterminati dalle rappresentazioni video, televisive, cinematografiche,
fumettistiche, pubblicitarie; tutti apparati in cui l'emblema fondamentale è lo
schermo in cui proiettarsi ed essere proiettati.
Siccome ogni esperienza oggi
parte da qui, Rohr anche volendo non può ignorare tutto questo. L'affronta e,
simbolicamente, la risolve. Di regola, si muove in una direzione da cui le
storie non si riferiscono al mondo virtuale o reale dello schermo, bensì al
racconto che vi è narrato.
La sua esperienza, il suo sguardo, il suo modo di
raccontare e di comunicare è una proiezione di pensieri e pulsioni sul mondo, e
il mondo è a sua volta uno schermo dove scorrono proiezioni.
Pizia Arte, via Cavour 39, Teramo
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