Sergia Avveduti
Enrica Borghi
Pierluigi Calignano
Gianni Caravaggio
Alice Cattaneo
Loris Cecchini
Claudia Losi
Federico Maddalozzo
Sonia Piedad Marinangeli
Elisa Placucci
Andrea Mastrovito
Andrea Melloni
Perino & Vele
Gabriele Picco
Alessandro Roma
Francesco Simeti
Sissi
Diego Solda'
Francesco Spampinato
Renato Barilli
Omaggio degli artisti italiani a Giuseppe Mazzini nel bicentario della nascita. Lo scopo della mostra e' valorizzare l'arco di nuovi talenti che l'Officina Italia ha visto nascere nell'ultimo decennio e documentato nel '97 nella mostra omonima a cura di Renato Barilli. Sul finire del 900 si registrava un picco verso la smaterializzazione dell'arte. Poi e' scattato un movimento in senso contrario che vede il recupero di elementi fisici. Forse per questo sui 18 artisti selezionati in questa rassegna un terzo sono donne.
Omaggio degli artisti italiani a Giuseppe Mazzini nel bicentario della nascita.
Il riferimento a Mazzini non vuole essere preso in senso rigoroso, ma muove dal riconoscimento che, ai suoi giorni, il grande predicatore laico aveva saputo scegliere bene tra le forme d’arte allora presenti, e risulta suggestivo e profetico che accanto alla “giovine Italia" egli fosse pronto a concepire tante altre formazioni nazionali, nel nome di un’unitaria e globale “giovine Europa".
Lo scopo piu' preciso della mostra e' di valorizzare in pieno il ricchissimo arco di nuovi talenti che l’Officina Italia ha visto nascere nell’ultimo decennio, cioe' esattamente da quando, nel ’97, Barilli documento' le presenze in atto entro il 1997 nella mostra omonima, a Bologna e in altre sedi emiliano-romagnole. Naturalmente dieci anni non passano invano, non stupira' quindi dover constatare che in un simile arco di tempo la ricerca internazionale, cui quella del nostro Paese si aggancia strettamente, ha mutato orientamento.
Sul finire del Novecento si registrava un picco estremo verso la smaterializzazione dell’arte, tanto che si parlava di un postconcettuale esteso a macchia d’olio, con ricorso prevalente a fotografia, video, inserti verbali. I poteri della mente sembravano dominare su quelli della mano e delle materie sensibili. Ma dopo quell’estremo, e' scattato inevitabilmente un movimento in senso contrario che vede il recupero di elementi fisici. Una simile direzione di marcia e' senza dubbio propiziata dal ruolo sempre piu' incisivo assunto dalla partecipazione femminile, basti fare i conti, sui 18 selezionati in questa rassegna, un terzo e' di donne artiste, che confermano quella dote di sicura vicinanza alle forze della vita quale si conviene alla loro condizione umana. E cosi', Sergia Avveduti, pur partendo da severe riflessioni concettuali, le collega a ottimi manufatti di ebanisteria, Enrica Borghi riscopre il fascino dei motivi decorativi, Claudia Losi si avvale di materiali tessili, giocando in pieno la carta del “soffice", il che si puo' ripetere per Sissi, e anche la coppia Marinangeli-Placucci, unite nel lavoro, confezionano sorprendenti teatri di ombre, ma a partire da vani domestici. Alice Cattaneo per parte sua anima gli ambienti investendoli con elementi aerei tenaci e avvolgenti. Naturalmente, i loro colleghi non intendono essere da meno, e dunque si cimentano anche loro su materiali teneri e ben provvisti di sensuosita', come risulta dagli intagli lignei di Pierluigi Calignano, o dagli ammassi di Gianni Caravaggio che sembrano disintegrarsi a contatto con l’atmosfera. Parrebbe invece che Loris Cecchini si ostini a puntare su strutture metalliche, ma queste risultano sottoposte a una scarica tremenda che le sconvolge e le attorce. Perino e Vele assemblano, anche loro, materiali che vengono dai ripostigli di famiglia, di cui hanno la fragilita', ma anche un confortevole sapore di memoria. Diego Solda' conduce degli esami stratigrafici sul colore, mentre Andrea Melloni, forse il piu' “mentale", si adopra tuttavia a sollecitare effetti acustici, anch’essi ben avvertibili. In un clima del genere si attenua l’interdetto nei confronti della “vecchia signora", la pittura, purche' non pretenda di rinascere in forma del deprecato dipinto quadrangolare, e cosi' Andrea Mastrovito la fa proliferare liberamente nello spazio, Francesco Spampinato ne ricava dei rosoni, dei mandala, mentre Alessandro Roma la pratica secondo un polistilismo aperto a tutte le combinazioni. Francesco Simeti rilancia il genere classico e tradizionale dei fregi per interni, ma li compila con elementi desunti da dati pungenti di cronaca. Gabriele Picco monta un universo di burattini che si levano arguti e protervi, mentre Federico Maddalozzo gioca sistematicamente sullo scarto che esiste tra il colore riportato e quello reale, tra le cose e le ombre.
Non si pretende certo che oggi, nella realta' multiforme della nostra arte giovane, esistano solo queste 18 presenze, altre incalzano, e avrebbero uguale diritto ad essere prese in considerazione, ma certo questo manipolo disegna un profilo di sorprendente e completa attualita'.
Elenco degli invitati:
Sergia Avveduti - Enrica Borghi - Pierluigi Calignano - Gianni Caravaggio - Alice Cattaneo - Loris Cecchini - Claudia Losi - Federico Maddalozzo - Sonia Piedad Marinangeli e Elisa Placucci - Andrea Mastrovito - Andrea Melloni - Perino & Vele - Gabriele Picco - Alessandro Roma - Francesco Simeti - Sissi - Diego Solda' - Francesco Spampinato.
All’interno del complesso diretto da Angelo Grassi, sia gli artisti, al momento dell’allestimento, sia i critici invitati per l’inaugurazione, potranno trovare ospitalita'.
La mostra, nel periodo meta' gennaio 2007 - febbraio, verra' trasferita a Bologna, nel magnifico spazio per esposizioni temporanee della Pinacoteca nazionale in Via Belle Arti, gestito dalla Soprintendenza per i beni storico-artistici. In tal modo sara' visibile al momento di Artefiera, prevista per la fine di gennaio.
Inaugurazione sabato 14 ottobre 2006 ore 17.00
Galleria D’Arte “Fabbrica" - Sala dei Sacchi e Sala delle Colonne
via Carducci 119 - Gambettola (FC)
Orario: Lun-Ven 15.00-19.00. Sab-Dom 10.00-13.00/15.00-20.00
Ingresso libero