Artisti nel giardino degli aranci a cura di Maria Ida Gaeta e Emanuela Nobile Mino. In quella porzione di spazio protetto e ritagliato all'interno del chiostro della Casa delle Letterature, si proietta la rara visione di cio' che spesso, nelle grandi citta', viene negato: uno spazio verde /orange/, coltivato, autonomo. Il giardino, quindi, sara' lo scenario degli interventi d'artista che cercheranno di restituire le positive pulsioni che il luogo e' in grado di trasmettere, al luogo stesso.
artisti nel giardino degli aranci
a cura di Maria Ida Gaeta e Emanuela Nobile Mino
In quella porzione di spazio protetto e ritagliato all'interno del chiostro della Casa delle Letterature, si proietta la rara visione di ciò che spesso, nelle grandi città , viene negato: uno spazio verde /orange/, coltivato, autonomo. Una dimensione energetica inevitabilmente coinvolgente per chi si trovi ad accedere, inconsapevole di quella presenza, all'interno dell'edificio. Una realtà quasi sintetica, un'epifania inedita che spezza la nostra quotidianità generando reazioni non solo di stupore, ma anche di riflessione e di concentrazione e stimolando il pensiero e la creatività . Il giardino, quindi, che già si integra perfettamente con la destinazione dell'edificio (dedicato alla letteratura), sarà lo scenario degli interventi d'artista che cercheranno di restituire le positive pulsioni che il luogo è in grado di trasmettere, al luogo stesso. Ogni intervento produrrà una rigenerazione periodica dello spazio, in una sorta di feedback capace di creare una nuova linfa vitale /juice/. Questa vitaminica irrigazione raggiungerà gli animi attraverso una suggerita/imposta visione che scardina i canoni personali di lettura del luogo, per proporre una singolare manifestazione d'artista donata ai sensi dello spettatore: la svelata rappresentazione di un personale e intimo slancio immaginifico, inafferrabile frutto di oniriche visioni, reso tangibile attraverso la sovrapposizione di un'ideale realtà alla realtà data.
Questo tipo di relazione, di sfida, se vogliamo, di gioco o semplicemente di rapporto 1:1 che ognuno degli artisti invitati verrà a stabilire con lo spazio, si fonderà evidentemente su principi diversi, su una diversa trama di sensazioni scaturite dall'osservazione e dalla personale percezione dell'ambiente. Lo spazio apparirà quindi ogni volta "rinominato" e porterà , per un determinato periodo di tempo, il segno forte e caratterizzante dell'intima riflessione del singolo artista.
Naturalmente influiranno sull'interpretazione creativa del luogo anche le mutazioni cromatiche, climatiche ed estetiche dovute all'alternanza delle stagioni. Ognuno degli artisti è dunque invitato a realizzare un'opera appositamente pensata per il luogo al fine di stabilire uno stretto dialogo con esso e con la variabilità della sua atmosfera.
Un orange juice sarà allora ciò che si otterrà dalla successione degli interventi, il risultato di ciò che durante le stagioni si è coltivato, curato e raccolto: un'unica pubblicazione raccoglierà la documentazione iconografica e narrativa delle tre diverse esposizioni, con testi di Maria Ida Gaeta, Emanuela Nobile Mino, Ludovico Pratesi.
Orange juice è un progetto che si inserisce nel ciclo "Arte e Letteratura" promosso dalla Casa delle Letterature del Comune di Roma in collaborazione con l'Associazione Culturale Futuro.
Dopo l'inaugurazione della mostra, alle ore 21,00 seguirà l'inaugurazione della rassegna "RACCORDI" - tra Teatro e Letteratura, Lucia Poli in Patricia Highsmith: Brividi, da quattro racconti di Patricia Highsmith, musiche di Francesco Marini, eseguite dal vivo da Andrea Farri e Davide Settembrino. La rassegna è curata da Elena Stancanelli e Maria Ida Gaeta, con Compagnia Le Parole Le Cose e Ass. Cult. P.A.V..
Ingresso Libero.
Informazioni: tel. 06 44702861/ fax 06 49385854 - futuro2000@tiscalinet.it
1st juice/9 maggio: NATHALIE PÈRISSÉ
2nd juice/4 luglio: CHRIS GILMOUR
3rd juice/18 settembre: ALEX PINNA
inaugurazione 1st juice/Nathalie Périssé: Mercoledì 9 maggio 2001 ore 18,30
Casa delle Letterature, Piazza dell'Orologio 3, Roma