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Berangere Haegy
dal 11/10/2006 al 14/1/2007

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Berangere Haegy



 
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11/10/2006

Berangere Haegy

Istituto Francese, Firenze

Eros-Thanatos-Perasma. Un'esposizione di immagini inedite che seguendo il fil rouge dell’erotismo affrontano il rapporto vivente-inanimato, assemblando fotografie realizzate in due tempi.


comunicato stampa

Eros-Thanatos-Perasma

Artista in residenza all’Istituto Francese, la fotografa plastica Be'range're Haegy, grazie ad un periodo di permanenza a Firenze, ha potuto lavorare sulla collezione di cere anatomiche de “La Specola" (Museo di Storia Naturale di Firenze).

Il risultato e' Eros-Thanatos-Perasma, esposizione di immagini inedite (in mostra dal 12 ottobre al 15 gennaio ’07) che non lasciano indifferenti... Seguendo il fil rouge dell’erotismo l’artista ha affrontato il rapporto vivente-inanimato, assemblando immagini realizzate in due tempi.

Incrociando i corpi con alcuni campioni di cere anatomiche ispirate a Ve'sale (famoso anatomista francese del XVI secolo), le nudita' castamente fotografate da Be'renge're ci rinviano ironicamente al nostro sguardo: “volevi vedermi nuda ...e' abbastanza?" Berangere Haegy, fotografa plastica e “maquilleuse de l’image" ha esposto a Parigi, Grenoble ed a Napoli, con la personale “Spaccanapoli"

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Berangere Haegy

Da ormai molti anni Be'range're Haegy compone le sue immagini digitali attraverso la fusione ed il “maquillage", a partire da elementi tratti dalla realta'. Elabora cosi' dei complessi montaggi, in cui il reale si confronta al suo immaginario di creatrice, alla sua sensibilita' ed ai suoi fantasmi.

Fino ad oggi, la ricerca dell’artista ha portato essenzialmente a delle bambole disarticolate/articolate con inserti di corpi viventi (seni, pancia, gambe, labbra, sguardi…), approfondendo cosi' il tema della femminilita'.

Be'range're Haegy pratica cio' che lei chiama “fusione": grazie a dei sistemi informatici, mischia, assembla, trasforma delle immagini eteroclite. Crea cosi' delle opere provocatorie, che chiamano in causa l’inconscio, il suo cosi' come quello dello spettatore. Da questa vertigine, sgorga l’emozione ed una strana bellezza.

A Napoli l’artista ha lavorato sui volti delle Madonne o su dei Cristi in legno, rivelando cosi' una parte di mistero legata alle credenze popolari partenopee.

L’opportunita' che le e' stata offerta di poter fotografare le cere anatomiche del Museo della Specola di Firenze, le ha permesso di far evolvere il suo lavoro e di poter cambiare registro. Di fronte alle cere anatomiche, gia' toccanti in se stesse, non era piu' possibile praticare la fusione tra <>. L’artista plastica ha percio' avvicinato esplicitamente il legame che unisce la vita e la morte. Legame che passa attraverso il desiderio e l’erotismo. Eros e Thanatos.
Le opere nate con questa procedura, di grande bellezza formale, creano un effetto sorprendente, che riporta alla domanda essenziale.

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Strip-tease

Testo di Daniel Bougnoux
Professore emerito di Teorie della comunicazione presso
l’Institut de la Communication et des Me'dias (Universite' Stendhal - Grenoble 3)

La frase enigmatica di Georges Bataille, “’erotismo e' l’approvazione della vita anche nella morte", punta il dito sulla tragedia di un desiderio che puo' arrivare, a forza di volere il proprio oggetto, fino a distruggerlo. Eros, forza che collega gli opposti o i contrari (il mio corpo e' separato dal tuo), dovra' prima o poi affrontare Thanatos, suo specchio crudele, suo smorfioso gemello.

La meditazione dello scorticato o dello scheletro e' un luogo comune dell’edificazione religiosa - memento mori e rappresentazione di “vanita'", giustifica la saggezza sarcastica del vecchio -; Corneille avvertiva la Marchesa della prossima estinzione dei suoi fuochi. Ma simili anticipazioni possono al contrario eccitare la frenesia degli amanti - non aspettate a giacere, cogliete subito l’eros della vita !

Gran parte dell’amore si gioca a fior di pelle. Erotismo superficiale? Le carezze, lo scivolare del tessuto sulla carne eccitano piu' della banale nudita'. L’uomo e' l’unico animale che gode dello strip-tease, ma fin dove condurlo? Uno spogliarello eccessivo finisce per suscitare disgusto. Io amo alla follia la curva delle tue reni, non le interiora, la forma dei tuoi seni, non la ghiandola mammaria…

I desideri tuttavia non si fermano alla pelle, alla lingua, al sesso, lo sguardo vuole penetrare, addentrarsi in una profondo intrecciarsi. Ed ogni abbraccio oscilla tra le ricerche contraddittorie della superficie e della profondita'. Si puo' amare fino all’osso ? Incrociando i corpi con alcuni campioni di cere anatomiche ispirate a Ve'sale (famoso anatomista del 1.500), le nudita' castamente fotografate da Be'renge're ci rinviano ironicamente il nostro sguardo: volevi vedermi nuda ...e' abbastanza? E poi ?

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