La scommessa nell'arte di Carlo Cattelani. Questo grande collezionista e mercante d'arte, scomparso da poco, non soltanto ha raccolto un consistente nucleo d'opere che rappresenta in maniera esemplare la cultura artistica degli anni 70 ed 80, ma ha anche saputo generare sincere espressioni di fede e spiritualita' in artisti lontani da ambiti religiosi.
La Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti, diretta da Giorgio Cortenova, presenta la
mostra "Dio e' bello. La scommessa nell'arte di Carlo Cattelani". L'iniziativa,
ideata e promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, nasce nell'ambito del IV
Convegno Ecclesiale Nazionale dedicato al tema "Testimoni di Gesu' Risorto, speranza
del mondo", che la citta' di Verona ospitera' dal 16 al 20 ottobre 2006.
La rassegna intende presentare e far conoscere ad un largo pubblico una figura di
viva fede cristiana, dotata di straordinaria comprensione dell'arte e degli artisti
contemporanei: Carlo Cattelani. Questo grande collezionista e mercante d'arte,
scomparso da poco, non soltanto ha raccolto un consistente nucleo d'opere che
rappresenta in maniera esemplare la cultura artistica degli anni Settanta ed Ottanta
del secolo scorso, ma ha anche saputo generare sincere espressioni di fede e
spiritualita' in artisti lontani da ambiti religiosi. Il suo impegno per Cristo e per
la Chiesa ha contribuito ad un rinnovamento dell'iconografia della fede, tracciando
un itinerario di relazioni e testimonianze unico al mondo.
Cattelani e' personalita' nota nel circuito dell'arte, ha agito su collezioni
pubbliche e private, ha vissuto personali, intensi contatti con critici e storici
dell'arte sulle due sponde dell'Atlantico, ha profeticamente promosso un movimento
di intese e progetti tuttora vitale, in particolare nella corrente dell'arte
concettuale, forma d'arte che 'pensa' e 'fa pensare'. Lo stesso direttore di Palazzo
Forti ha avuto con lui, negli anni Settanta ed Ottanta, una proficua collaborazione
culturale.
Trascinato da un temperamento schietto e capace di attingere, al di fuori di ogni
conformismo, alla vitalita' del mondo contadino, del contesto ecclesiale di
appartenenza, del dinamismo politico (con Dossetti), Cattelani ha colto presto,
attraverso percorsi del tutto individuali oltre che controcorrente, l'importanza
dell'arte, anche la piu' recente e controversa, come dimensione di cultura fruibile
da tutti, fuori da circoli elitari e speculativi.
L'incanto estetico dell'opera e' il mezzo attraverso il quale l'uomo si avvicina a
Dio; l'arte e' "itinerario della mente a Dio" e "splendor veritatis", come sosteneva
lo stesso Cattelani.
La mostra presenta un corpus di opere d'artisti con i quali a suo tempo Cattelani
ebbe rapporti, come, Mark Rothko, Barnett Newman, Soll Lewitt, Josef Albers, Edgar
Reymann, Louis Morris, Franz Stella, Yves Klein, Christo, Wahrol, Lucio Fontana,
Alberto Burri, Giuseppe Caporossi, Pinot Galizio.
Particolare evidenza e' data alle opere di artisti suoi amici, quali Gino De
Dominicis, Hermann Nitsch, Jiri Kolar, Ben Patterson. E' inoltre sottolineato il suo
eccezionale talento di committente di opere religiose, ad artisti come Wolf Vostell,
Serge III, Philip Corner, Fiorella Rizzo, Nam June Paik, Jan Knap, Leonardo Santoli,
Gianmarco Montesano, Luigi Ontani e di altri ancora.
La curatela scientifica della mostra e' affidata a Giorgio Cortenova, direttore della
Galleria d'Arte Moderna, a Don Giuseppe Billi, noto critico e specialista d'arte
sacra e a Maria Antonietta Crippa del Politecnico di Milano. I curatori si avvalgono
inoltre della collaborazione degli eredi di Carlo Cattelani, di Patrizia Nuzzo,
responsabile dell'uficio mostre della Galleria d'Arte Moderna e di Don Tiziano
Brusco dell'Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Verona.
Responsabile degli aspetti organizzativi per la C.E.I. e' Don Stefano Russo,
direttore dell'Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici. Il catalogo
della mostra, a cura di Don Giuseppe Billi e Maria Antonietta Crippa e Giorgio
Cortenova, sara' pubblicato dalla casa editrice Silvana Editoriale di Cinisello
Balsamo (Mi), con contributi critici, oltre che dei curatori della mostra, anche di
Angela Vettese, Mariano Apa e Alessandro Andreini.
Mostra promossa e organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana, dal Comune di
Verona, Assessorato alla Cultura, Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti in
collaborazione con l'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Verona
Periodo di apertura: dal 13 ottobre 2006 al 7 gennaio 2007
Palazzo Forti
vicolo Volto due Mori, 4 (Corso Sant'Anastasia) -Verona
Orari della mostra: martedi' a venerdi', dalle 9,00 alle 19,00, sabato e domenica dalle 10.30 alle 19.00, chiuso il lunedi', Natale e 1 gennaio (chiusura biglietteria ore 18.00)