Sedi varie
Milano e Crema

Leone Lodi
dal 11/10/2006 al 11/11/2006

Segnalato da

Pinuccia Merisio



 
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11/10/2006

Leone Lodi

Sedi varie, Milano e Crema

La rivalutazione storica del 900 Italiano, le recenti mostre che hanno posto nella giusta luce la parabola del monumentalismo degli Anni '30 hanno stimolato la ricerca volta alla rilettura dell’opera di Leone Lodi, artista che e' stato tra i protagonisti piu' attivi di tale clima artistico.


comunicato stampa

Dal “Novecento" all’arte monumentale

Si inaugura giovedi' 12 ottobre al Palazzo della Triennale di Milano, la mostra dello scultore Leone Lodi (Soresina 1900-1974).

La mostra retrospettiva, promossa dalla Provincia di Milano, dalla Provincia di Cremona e dal Comune di Crema, e curata da Nicoletta Colombo in collaborazione con l’Associazione Leone Lodi, presenta complessivamente una cinquantina di opere, e si sviluppa contemporaneamente su tre spazi espositivi: il Palazzo della Triennale di Milano, storica sede che ospita gia' in permanenza alcune opere di Leone Lodi, il Museo Civico di Crema e del Cremasco a Crema e Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano.

La rivalutazione storica del Novecento Italiano, le recenti mostre che hanno posto nella giusta luce la parabola del monumentalismo degli Anni Trenta, secondo il significato europeo di unita' delle arti e di collaborazione tra architettura, scultura e decorazione, hanno stimolato la ricerca volta alla rilettura dell’opera di Leone Lodi, artista che e' stato tra i protagonisti piu' attivi di tale clima artistico. La sua presenza nella citta' di Milano, epicentro edificante della “grande scultura" degli anni trenta, e la successiva attivita' mantenuta sul registro monumentale in territorio cremonese, hanno incoraggiato la collaborazione della Provincia di Milano e di Cremona, della Triennale di Milano e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema, per lavorare in sinergia e con l’impegno comune a decifrare un consuntivo storico sull’attivita' dell’artista nella citta' di Milano e sul territorio d’origine, quello cremonese.

Per una conoscenza piu' approfondita dell’artista e della sua opera decorativa sono stati previsti anche due percorsi liberi, esterni alle mostre, nei territori milanese, che si estendera' dal cuore della citta' ai suoi lembi periferici e l’altro nel territorio cremonese, dove sono visibili i lavori di carattere civile e religioso di maggiore impegno nell’ambito della provincia.

Note biografiche

Originario di una famiglia di tradizioni artistiche, Leone Lodi (Soresina 1900-1974), collabora fin da giovane come artigiano decoratore in ateliers milanesi di ornato architettonico, frequenta i corsi serali dell’Accademia di Brera e della Scuola Civica del Castello Sforzesco. Il suo apprendistato si esercita negli studi di scultori milanesi, tra cui quello di Adolfo Wildt. Le prime sculture, realizzate attorno al 1919, risentono ancora del clima simbolista, per assumere, negli anni successivi la robusta plasticita' novecentista.

Negli Anni Venti partecipa al Concorso Cesare Sarfatti, alla seconda mostra del Novecento Italiano alla Permanente di Milano. Nel ’28 ha inizio la collaborazione con gli architetti per interventi su scala monumentale, che segneranno la sua feconda attivita' per tutti gli anni trenta e quaranta: Lodi sara' infatti tra i protagonisti di spicco dei grandi cantieri che vedranno il lavoro collettivo di architetti, scultori e pittori, secondo quel concetto di unita' delle arti, che culminera' con le storiche Triennali di Milano del 1933, 1936, 1940.

A tali edizioni Lodi partecipa con numerosi interventi, sovente in veste autonoma, come anche in qualita' di esecutore dei progetti di Mario Sironi. Collabora con i maggiori architetti dell’epoca, Pica, Piacentini, Mezzanotte, Ponti, Pagano, Faludi, Bergonzo, Baldessari, ecc. e, per numerose realizzazioni nell’ambito della V Triennale, con Mario Sironi.

Numerose le decorazioni scultoree nella citta' ambrosiana: per nominarne alcune, gli interventi per il Palazzo della Borsa di Milano, per il Cimitero Monumentale, Palazzo di Giustizia, il Cimitero di Musocco, la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, la Chiesa di San Marco, il Palazzo della Guardia di Finanza Fabio Filzi, l’Universita' Bocconi, il Palazzo delle Assicurazioni Generali di via della Signora e di corso Magenta, il Teatro Manzoni, ecc.

A fine Anni Trenta lavora a Bergamo con l’architetto Alziro Bergonzo e vi esegue i rilievi dell’Arengario, quelli per la Casa Locatelli, per la Torre dell’Autostrada e per la fontana di Porta Nuova. Nel ’37 e' presente alla Exposition Universelle di Parigi, con un bassorilievo che decora la facciata del Padiglione italiano.

Al termine del secondo conflitto mondiale si trasferisce definitivamente a Soresina, dove svolge ruolo attivo di organizzatore culturale e dove prosegue l’attivita' sia su media e piccola dimensione che per i cospicui interventi monumentali a carattere civile e religioso. Negli Anni Cinquanta e Sessanta realizza importanti gruppi scultorei per la Snia Viscosa di Marinotti e, in territorio cremonese il Monumento ai Caduti per la Liberta' di Soresina, i monumenti di San Bassano, di Madignano, il Monumento ai Martiri di Cefalonia di Pizzighettone, i bassorilievi per l’Ospedale Robbiani di Soresina, per la Chiesa Parrocchiale di Azzanello, per la Chiesa di Romanengo, ecc.

Le mostre

Presso la Triennale Palazzo dell’Arte, sede storica delle imponenti Triennali di “Novecento", la V del 1933, la VI del ’36 e la IV del ’40, della Mostra dell’Aeronautica Italiana del ’34 e della Mostra dello Sport del ’35, eventi di risonanza europea ai quali Lodi prese parte collaborando con i nomi piu' prestigiosi dell’arte e dell’architettura europea del periodo, saranno esposte al piano terra i lavori originali come lo spettacolare Il dono in alabastro, dell’altezza di oltre tre metri, e altri saggi preparatori per le opere che l’artista presento' in occasione delle manifestazioni citate, tenutesi al Palazzo dell’Arte. Rientrera' nel percorso espositivo, consistente in una decina di opere e illustrato da pannelli esplicativi, anche la grande scultura Donna seduta, realizzata da Lodi su disegno di Mario Sironi,cio' che ci rimane della maestosa fontana dell’ Impluvium della V Triennale; la statua e' in permanenza collocata all’ingresso del Palazzo.

Il Museo Civico di Crema e del Cremasco a Crema ospitera' nella Sala Pietro da Cemmo un cospicuo numero di sculture, alto e bassorilievi, con una attenzione particolare per i saggi realizzati nel periodo soresinese post-1943, senza escludere pezzi di epoca novecentista, quali il Beethoven1924, Donna che cammina, esposto alla mostra Sindacale alla Permanente di Milano nel 1929, il frammento della Colonna presentata alla Mostra del Tessile a Roma nel 1938, rilievi preparatori per gli interventi a Bergamo dei finali anni trenta, bozzetti preliminari per le opere collocate nel complesso Snia Viscosa di Torviscosa nel ’38, al Teatro Manzoni di Milano nel ’49 e per i monumenti del territorio cremonese negli anni cinquanta e sessanta . In una apposita sala verra' allestita una mostra fotografica che illustrera' il rapporto di Leone Lodi con l’architettura.

Il chiostro di Palazzo Isimbardi a Milano sara' invece scenario appropriato per i bassorilievi su grande scala preparatori per i rilievi esterni della Universita' Bocconi di Milano, per le formelle di studio ai riquadri con i segni zodiacali del Palazzo della Borsa di piazza Affari, per le decorazioni preliminari relative delle sedi ambrosiane delle Assicurazioni Generali di largo Augusto e di corso Magenta, per le grandi statue tutto tondo in marmo Angelo degli iniziali Anni Trenta, Venere 1946, il lirico Giovinetto 1935 e il rilievo purista Alloggiare i pellegrini 1936, entrambi da poco ritrovati.

Percorsi esterni Un depliant illustrera' le tappe di entrambi i percorsi che condurranno alle sedi degli interventi scultorei.

Sedi:

Palazzo della Triennale
viale Alemagna 6 - Milano
Dal 12 ottobre al 12 novembre 2006
Giorni e orari: da martedi' a domenica 10.30 - 20.30 - lunedi' chiuso
Inaugurazione e vernice stampa: giovedi' 12 ottobre ore 11.00

Museo Civico di Crema e del Cremasco - Sala Pietro da Cemmo
via Alighieri 49 - Crema
Dal 15 ottobre al 6 novembre 2006
Giorni e orari: da martedi' a venerdi' ore 9/12-14.30/18.30, sabato e festivi ore 10/12-16/19
Vernice stampa venerdi' 13 ottobre ore 17
Inaugurazione: sabato 14 ottobre ore 17.30

Palazzo Isimbardi, corso Monforte 35, Milano
dal 4 novembre al 30 novembre 2006
Giorni e orari: tutti i giorni, ore 10/17.30
Inaugurazione: venerdi' 3 novembre ore 17.30

Ingresso libero in tutte le sedi

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