Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri
Verona
piazza Viviani (Cortile del Tribunale)
045 8007490
WEB
Portraits in black
dal 13/10/2006 al 6/1/2007
martedi' - domenica: 10.00 - 19.00 - Lunedi' chiuso

Segnalato da

RG - Ufficio Stampa di Rossana Galbiati




 
calendario eventi  :: 




13/10/2006

Portraits in black

Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, Verona

Un progetto fotografico sociale realizzato dal collettivo italiano Zoo_com formato dai fotografi Marco Ambrosi, Matteo Danesin e Aldo Sodoma. La mostra e' costituita da circa 100 immagini e da installazioni sonore (voci narranti e musiche). A cura di Gigliola Foschi.


comunicato stampa

Ritratti di Marco Ambrosi, Matteo Danesin e Aldo Sodoma

A cura di Gigliola Foschi

Portraits in black e' un progetto fotografico sociale realizzato dal collettivo italiano ZOO_COM formato dai fotografi Marco Ambrosi, Matteo Danesin e Aldo Sodoma.

''La ricerca affronta il tema dell'immigrazione vista attraverso la vita delle comunita' africane veronesi che si riconoscono nel credo pentecostale''.

La mostra, curata da Gigliola Foschi, e’ formata da circa 100 immagini e da installazioni sonore (voci narranti e musiche) ed e' corredata da un catalogo bilingue di 144 pagine che sara' in vendita presso il bookshop del Centro internazionale Scavi Scaligeri.

Alcune anticipazioni della mostra, di grande interesse culturale e attualita', sono gia' state pubblicate ed esposte in Polonia, Germania, Spagna, Francia, Inghilterra e Singapore e hanno ricevuto importanti riconoscimenti tra i quali l’International Photo Awards e il Premio Internacional de Fotografia Unicaja.

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''C’e' un soggetto, l’immigrato, il clandestino, e c’e' un modo ormai quasi canonico di fotografarlo: imbarcazioni stracariche di corpi, occhi supplicanti, operatori sanitari e sociali accorsi ad aiutarli, centri di accoglienza affollati, spesso simili a prigioni. L’immigrato, in queste immagini, si trasforma in una massa indistinta, priva d’identita' e cultura. Una massa che impietosisce alcuni e conferma in altri la paura dell'invasione.

Come fotografare gli immigrati evitando simili stereotipi? - si sono chiesti i membri del collettivo Zoo_Com: Marco Ambrosi, Matteo Danesin e Aldo Sodoma. In che modo riuscire a mostrarli come persone dotate di un’identita' individuale e di una cultura capace di interagire proficuamente con la nostra?. Il percorso scelto non e' stato quello di realizzare un affresco generico sulla vita degli immigrati, cosa che avrebbe rischiato di mostrare situazioni gia' piu' o meno note. I tre autori hanno invece preferito lavorare su una realta' specifica, delimitata, ma significativa: quella degli immigrati africani aderenti al cristianesimo pentecostale. In particolare ghanesi e nigeriani residenti a Verona e nella sua provincia.

Una scelta che intende aprire uno spiraglio di comprensione proprio su un mondo dell’immigrazione fra i meno compresi e fra i piu' segnati dai pregiudizi: l’Africa. Un continente il piu' delle volte considerato solo come luogo di fame, malattie e tribu' in conflitto tra loro. E gli africani, poi, a che religione appartengono? Per molti sono solo musulmani o animisti, ovvero “primitivi".

E’ invece poco noto all’opinione pubblica che molti africani sono cristiani appartenenti a chiese evangeliche pentecostali. Quelle chiese, emerse dal mondo protestante, che formano oggi un movimento mondiale di proporzioni enormi, con centinaia di milioni di credenti in continua vertiginosa crescita soprattutto in America Latina, in Estremo Oriente e appunto in Africa.

Documentare la realta' dell’immigrazione africana a partire da una comunita' pentecostale significa quindi fare una operazione d’importanza duplice: da una parte indurre a guardare l’africano come a un “diverso vicino" (in quanto africano, ma anche cristiano) e non piu' come a un “diverso lontano"; dall'altra introdurre lo spettatore in un mondo religioso che - con la sua fede cristiana profonda ed emotivamente intensa - appare sempre piu' diffuso e importante, e tuttavia ancora scarsamente conosciuto.''

Testo critico di Gigliola Foschi

Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri
Piazza Viviani (Cortile del Tribunale) - Verona

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