L'artista trasforma e decontestualizza la realta' per denunciarne la relativita' e precarieta', attraverso i trucchi della grafica e dell'informatica. I monumenti di Roma acquistano nelle sue immagini una forma astratta e fluttuante, allo stesso tempo i grattaceli di New York si scompongono per formare effimere figure geometriche.
Roma/New York
A cura di Lavinia Filippi
Jasmine Bertusi cittadina del mondo nell'era della globalizzazione esaspera l'utilizzo di un linguaggio tecnicamente e concettualmente contemporaneo. In una societa', quella occidentale, che non fa a tempo a darsi una identita' artistica, architettonica, culturale o sociale, senza che questa sia gia' sorpassata, rinnegata demolita, o rinnovata, Jasmine Bertusi trasforma e decontestualizza la realta', per denunciarne la relativita' e precarieta', attraverso i trucchi della grafica e dell'informatica.
I monumenti di Roma, la sua storia viva e vera da millenni, acquistano nelle immagini di Jasmine Bertusi una forma astratta e fluttuano nel cielo, a evidenziare un glorioso passato che ha ormai perso peso, rispetto e valore. Allo stesso tempo i grattaceli di New York, citta' che nell'immaginario collettivo e' sinonimo di frenetico progresso, si scompongono per formare effimere figure geometriche in continuo movimento.
Ironica denuncia di una societa' che sfugge ad alcune regole sociali e finanziarie ma che resta intrappolata in altre, abbagliata da ricchezze virtuali e dal bombardamento mediatico che ci porta molte informazioni ma che al tempo stesso filtra la realta' enfatizzando alcuni aspetti e lasciandone in ombra altri, trasformando la quotidianita' in fiction e confondendo storia contemporanea con fantascienza.
Vernissage 15 ottobre 2006 ore 19
CENTRO ARTI VISIVE - PESCHERIA
Corso XI Settembre 184 (61100)
orario: 17.30 - 19.30, chiuso lunedi'