Diverse Sedi
Albisola Superiore (SV)

Trasformare
dal 15/10/2006 al 16/11/2006

Segnalato da

Alessandra Panaro




 
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15/10/2006

Trasformare

Diverse Sedi, Albisola Superiore (SV)

Un nuovo artista per il ciclo Arti nelle Albissole: Bruno Sullo con la mostra "Le Finestre della Luce" accompagnata dalla performance “I Teli Si Sono Stesi" (interpretata anche da Enrico Mori e Gianni Bacino). I teli dipinti da Enrico Mori trasformano alcuni dei presenti in sculture viventi. Al Bar Testa e allo SMS Cafe'.


comunicato stampa

Arti nelle Albisole

L'arte di stare insieme tra arti, artigianato e convivialita' Da Luglio 2006 a Marzo 2007 le due Albisole ospitano 9 artisti per creare eventi e ceramica

“Le Finestre della Luce" di Bruno Sullo

Un nuovo artista per il ciclo Trasformare - Arti nelle Albissole, il livornese Bruno Sullo con la mostra “Le Finestre della Luce", accompagnata dalla performance “I Teli Si Sono Stesi" interpretata da Bruno Sullo, Enrico Mori e Gianni Bacino. Mori realizza dei grandi teli dipinti su cui imprime le forme delle cose (oggetti della piu' assoluta quotidianita' rinvenuti sulle strade, sulle spiagge nelle discariche, ecc.), e che utilizza per arredare gli spazi, avvolgere mobili e oggetti, drappeggiare “l’arte" intorno alle persone. La performance e' un’ipotesi di integrazione tra i tre artisti , ed e' basata sulla capacita' dei teli dipinti di trasformare alcuni dei presenti in sculture viventi, e di suscitare in uno di essi un’illusione d’arte alla fine, dolorosamente, vanificata: come si vede, anche in questo lavoro il concetto di trasformazione (in entrambe le direzioni) e' forte ed evidente. L’azione, ambientata tra le Finestre Della Luce, ha un notevole impatto emotivo.

La grande novita' di Trasformare e' l'inserimento di nomi di prestigio dell'arte legata al nostro territorio: Sandro Soravia, Enzo L'Acqua, Anna Maria Matola, Giuliana Marchesa, Sandro Lorenzini, Franco Bratta, Adriano Bocca, Carlos Carle', Claudio Carrieri saranno partner dei 9 artisti “ospiti", insieme ai laboratori artigiani che hanno aderito al progetto (Tortarolo Marco, Ceramiche Soravia, Ceramiche Pierluca, Ernan Ceramiche, Ceramiche San Giorgio), rafforzando la filosofia di osmosi e intercultura artisttica. L'attesa collettiva primaverile sara' quindi arricchita dalle opere e dalla presenza di artisti che da tempo tengono alto il nome di Albisola non solo in ambito nazionale.

Bruno Sullo

Bruno Sullo e' nato a Pietradefusi (Avellino) il15 gennaio 1942. All'eta' di otto anni si e' trasferito a Livorno, dove vive e opera. Ha iniziato a dipingere nel 1970. Dopo un primo periodo dedicato a una interpretazione stilizzata e geometrizzata della realta', e' decisamente passato all'arte astratta di impianto classico-geometrico, esponendo in importanti citta' di tutto il Nord Italia. Dal 1984 Sullo sviluppa, prima intrecciandolo con i precedenti, poi in modo del tutto preponderante, il tema del confine, espresso dall'oggetto Finestra. Intorno a questo tema organizza un universo del significato che e' tuttora in fase di evoluzione.

Contemporaneamente Sullo ha percorso e percorre le strade della performance e dell'arte comportamentale (azioni eseguite in pubblico e, video), parallelamente all'attivita' espositiva classica. Con il Gruppo Portofranco (di cui e' Presidente dal 1990) Sullo ha gestito lo spazio espositivo del Centro di Promozione Attivita' Espressive Asilo Notturno, in collaborazione della Circoscrizione 1 del Comune di Livorno. In tale spazio sono stati ospitati 120 artisti operanti nell'ambito della Ricerca, per 48 mostre. Con il Gruppo La Casa dell'Arte e' impegnato in un progetto similare a Rosignano Marittimo (Livorno).Sullo e' impegnato anche nell'attivita' di critico d'arte: come tale ha collaborato al Quotidiano IL Telegrafo di Livorno, a varie altre riviste con articoli d'arte, ed e' autore di numerose presentazioni in catalogo di artisti ed eventi culturali. Ha tenuto varie conferenze sui temi dell'arte e della cultura. E' stato Commissario del Progetto II Labirinto dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Livorno.

E' attualmente membro dei Gruppi artistici Portofranco di Livorno e La Casa dell'Arte di Rosignano Marittimo (Livorno). E' stato membro del Gruppo Zoo 21-23 di Bologna dal 1995 al 30 novembre 1996.

Il concetto di confine

La finestra e' oggetto trovato, pittura, installazione, performance e video: un mondo articolato di ipotesi concettuali ed operazioni linguistiche con cui l'artista attraversa molte tendenze dell'arte contemporanea senza perdere coerenza ne' identita'. La sua investigazione riguarda quella linea sottile ma reale lungo la quale mondi contrastanti (dentro e fuori, privato e pubblico, conscio e inconscio) vengono in rapporto tra loro, non annullandosi ma traendo forza dalla loro compresenza. Spiega Bruno Sullo “Il mio tema e' da sempre il Confine, linea distintiva (ma non divisoria) tra mondi diversi, talora opposti, lungo la quale le diverse presenze si fondono in un'unica nuova realta'. Il mio confine e' espresso dalla finestra, oggetto di rigore geometrico, di forte fisicita', ricco d'esistenza, per sua natura posto a segnare il confine tra esterno ed interno. La finestra espone i due versanti, e' attraversabile dallo sguardo, protegge, non preclude i rapporti. La finestra e' il simbolo dell'adesione ai vari e contrari aspetti della vita .... il luogo in cui si celebra il rito della coincidenza degli opposti. La finestra e' il vessillo da piantare sul versante vergine dell'esistenza, testimonianza di un lavoro artistico perseguito con inesaurito amore.

Scrive di lui Elisabetta Rota: “La soglia e' uno dei temi simbolici piu' radicati dell'umanita'. Varcare una soglia sconosciuta e' uscire dalla caverna/madre, e' il primo passo della nostra vita. E' soprattutto l'ultimo. Tra le due, una serie infinita di soglie costella il nostro percorso: alcune sono porte, invito palese al passaggio, molte sono finestre, aperte allo sguardo, ostacolo per il corpo, ma non invalicabili. Bruno Sullo sceglie come oggetto principale della sua creazione artistica proprio la finestra, questa soglia difficilmente varcabile tra l'interno e l'esterno, il privato e il sociale, il conscio e l'inconscio, al limite tra il mondo visibile e quello invisibile. Questa soglia spesso ambigua, talvolta morbosa (La finestra sul cortile, le grate dei conventi di clausura, i matronei delle sinagoghe), talvolta pericolosa, come nell'emblematico racconto di H. P. Lovecraft. La finestra della soffitta, dove un vetro lattiginoso rivela un mondo di forze primordiali scatenate e incontrollabili Questa soglia e' gia' anche metafora dell'opera d'arte, del quadro che apre sui muri delle nostre case, dei musei, delle gallerie una finestra sulla sensibilita', sull'intuito, sull'emozione, sulla vita del suo autore.

Bruno Sullo, ho detto, sceglie la finestra come tema, ma non, come tanti altri artisti, come pretesto per una serie pressoche' infinita di varianti analoghe: piuttosto come trait-d'union per una ricerca che spazia con liberta' espressiva tra le correnti e le tecniche. Nella sua produzione troviamo cosi' tele propriamente dette dove il soggetto/finestra, giocato in bianco su bianco, disegna geometrie luminose di ascendenze costruttive e De Stijl, e troviamo oggetti/finestra dove trionfa il ready-made con vecchie cornici, fastigi di mobili, cose frutto di casuali incontri sul bagnasciuga, nelle discariche, nei cassonetti dei rifiuti. Colpiscono particolarmente due finestre realizzate con cassette da tipografo dove, quasi filtro tra l'interno e l'esterno, modesti oggettini di recupero o d'affezione scandiscono ritmicamente la rigida geometria: una finestra sulla memoria in bilico tra Schwitters e Mondrian".

Sullo dedica cure particolari ali' arte comportamentale alla realizzazione di video. In alcuni di questi egli resta aderente al tema della finestra, lungo un filo ininterrotto di coerenza ideologica (Requiem per una Finestra 1993, L'Approdo 1995, Funere Mersit 1999, Finestre di casa 2001); in altri affronta il problema generale della vita e delle possibilita' dell'uomo di conoscere se stesso e di rapportarsi con gli altri attraverso l'arte. In questi ultimi (Cene in blu) egli esprime la sua visione problematica della vita sociale, e la sua fiducia nell'arte come strumento di conoscenza e di miglioramento della qualita' di vita dell'uomo. Dal 2000 Sullo collabora alla realizzazione i pie'ces teatrali con il gruppo Inguazzabuglio di Rosignano Solvay, Livorno, (con la guida della regista Patrizia Fantozzi), e organizza a Livorno, Rosignano, San Vincenzo serate di lettura di testi poetici.

Hanno scritto di lui: Andrea Bisicchia, Giancarlo Bertoncini, Edda Di Sacco, Luigi Valeria, Rinaldo Sandri, Antonella Capitanio, Gianni Pozzi, Fosco Monti, Giorgio Bartoli, Patrizia Pedri, Mario Michelucci, Paolo Bottari, Roberto Vitali, Paola Verratti, Angela Simini, Marilena Torrisi, Elisabetta Rota, Giuliana Matthieu Chiocchini. Articoli e citazioni sul suo lavoro compaiono su: La Nazione Livorno, Il Tirreno Livorno, Settimanale della Brianzia) Desio, AdigeTrento, II Resto del Carlino Bologna, II Tempo Roma, Catania Sera Catania, Mongolfiera Bologna.

BAR TESTA

Per molti il Bar Testa e' “un luogo della memoria", ricordi che attraversano la storia di un intero secolo, da quando il suo nome era Caffe' Regina. Un passato che ha vissuto una buona parte della storia artistica e culturale del ‘900. I suoi muri hanno visto la gioventu' del patriarca Tullio di Albissola e conosciuto Marinetti e Farfa nel periodo precedente la grande guerra. Negli anni ruggenti di Albissola Marina, parliamo degli anni ‘60, proprio qui si ritrovavano i grandi, Quasimodo, Jorn, Lam, Porcu', Fontana con i suoi baffetti bianchi, Fabbri, Crippa, l’affascinante Milena Milani, Capogrossi e il poeta Enrico Bonino, tutti a gustare le originali specialita' del Testa. Gelati al liquore e cocktail raffinati, in quell’ambiente frequentato da signore alla moda che indossavano “Jabots sull’abbronzatura", “bermude color pastello e scialli di boutique". E poi ancora Franceschini, Garelli, Siri, Bonelli, Rossello, Bocca che nel ’67 ha allestito la sua prima mostra ad Albissola nella famosa saletta “galleria d’arte" del Testa. E poi ricordiamo Arroyo, Rougemont, Recalcati, Esa da Albissola, Christian Stein, Mondino e molti altri i protagonisti degli anni ’80 che hanno lasciato qui la loro impronta. Andare al Testa era “in" e sempre piu' gente, visi anonimi o visi famosi, riempiva il dehor nella piazza centrale del Paese.

SMS CAFFE'

di Marco Belluzzo

...uno dei pochi ristoranti della Riviera Ligure accarezzati dal mare Il desiderio di avviare un'attivita' fondata sulla qualita' della ristorazione e sulla sua tradizione, sulla fidelizzazione della clientela e sull'innovazione gestionale, nasce con l'acquisizione, nel 1999 di una antica Societa' di Mutuo Soccorso, situata in uno dei piu' suggestivi angoli della Liguria, sulla Passeggiata di Albisola Capo (Sv). La struttura viene completamente rinnovata e lanciata con il nome di Sms Cafe' in osservanza della tradizione centaria del locale.

I colori, le forme, l'arredamento, il Personale hanno trasformato quella che era una cosiddetta "osteria" in un locale raffinato ma informale, caratterizzato da un ambiente unico nel suo genere dove si puo' cenare a lume di candela in inverno o nello splendido dehor in estate.

Sabato 14 ottobre 2006

Dal ciclo “ Trasformare - Arti nelle Albisole

Inaugurazione Mostra “Le Finestre della Luce " di Bruno Sullo a cura di Alessandra Panaro

ore 18,00 Bar Testa - Albissola Marina

ore 19,00 SMS Cafe' - Albisola Superiore

Performance:

“I Teli Si Sono Stesi" di Bruno Sullo, Enrico Mori, Gianni Bacino

Degustazioni con “La strada del vino e dell'olio" delle tre Comunita' Montane “Dalle Alpi al Mare"

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