Paolo Bonzano Artecontemporanea
Roma
via di Monte Giordano, 36 (Palazzo Taverna)
06 97613232 FAX 06 97613630
WEB
Alessandro Piangiamore
dal 15/10/2006 al 19/11/2006
martedi' - venerdi' 12-19.30, sabato 15.30-19.30 sabato mattina, lunedi' e festivi su appuntamento

Segnalato da

Galleria Paolo Bonzano



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Alessandro Piangiamore



 
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15/10/2006

Alessandro Piangiamore

Paolo Bonzano Artecontemporanea, Roma

Sfidando la verita' con la gravita'. La verita' si rappresenta in parte attraverso l'opera che da il titolo alla mostra: una scritta di cemento che sta in bilico su un piccolo tubo lungo la parete, sfidando il destino di cadere. Ma-I Tong Inmaycik e' una citazione Duchampiana per una scultura. Horizon e' una fotografia che ha per soggetto e' una sedia sdraio, The dark side of the moon e' un immagine molto piccola scaricata da internet.


comunicato stampa

Sfidando la verita' con la gravita'

La Galleria Paolo Bonzano ha il piacere di presentare la mostra di Alessandro Piangiamore, alla sua prima esposizione
personale in galleria. Per l’occasione Alessandro Piangiamore presenta un progetto inedito e appositamente creato per lo
spazio di Palazzo Taverna.

Se proviamo a definire il suo lavoro, ci vengono in mente degli elementi portanti: una forma di ironia, imprescindibile nota del carattere dell’artista, da un lato e una costante attenzione rispetto a elementi quali il limite delle cose, dall'altro. L’obbiettivo dei suoi lavori e' quello di creare una sorta di cortocircuito, tra la realta' e la dimensione immaginaria. Ironia, gioco e disagio: attraverso questi elementi, presenti nel suo lavoro, Piangiamore provoca emozioni nello spettatore, anzi questi componenti sono i detonatori che generano tale condizione. Dice Alessandro Piangiamore: “l’accidentalita' mi serve come elemento intrusivo. Per essere intrusivi e' necessario agire dall’interno di un sistema, insinuarsi senza clamori, utilizzare un procedimento di appropriazione di elementi del quotidiano celandoli fino al momento opportuno. Come un hacker, amo impadronirmi dei codici e fare irruzione nel quotidiano, modificando e trasformando i messaggi preesistenti, tentando di restare sempre in bilico tra l'apparente certezza delle cose e cio' che potrebbero essere."

Bilico e certezze. Ecco il titolo della mostra: Sfidando La verita' con la gravita' e' il teorema attraverso il quale Piangiamore riflette sui significati delle parole verita', prima, intesa come dato della certezza, e dalla parola gravita' poi, intesa come il suo peso specifico. La verita' si rappresenta in parte attraverso l’opera che da il titolo alla mostra stessa. Una scritta di cemento, elemento strutturale che di per se stesso offre certezze sta in bilico su un piccolo tubo che corre lungo la parete, in perenne sfida al suo forse inevitabile destino legato alla possibilita' della caduta. Un elemento in equilibrio precario, in aperta contrapposizione alle leggi della gravita'.

Ma-I Tong Inmaycik, e' una citazione Duchampiana: appoggiata in un angolo della galleria, una superficie di vetro inclinato accoglie un elemento ovoidale, quasi frutto della matita di un designer ma certamente prodotta made in China, che apparentemente si sostiene, in barba alle elementari leggi della gravita', attraverso l’attrazione di un magnete, il suo doppio, che solo dopo un poco il nostro occhio ci rivela. Horizon e' una fotografia il cui soggetto e' una sdraio; l’archetipo dell’ozio in cui noi umani ci trastulliamo sotto il sole estivo; pero' qui l’orizzonte ci tradisce, inclinato in un verso impossibile e questa sdraio appoggiata su una insostenibile spiaggia respinge la nostra possibilita' di seduta, metafora della reale condizione in cui ci troviamo qui e ora come si direbbe, rispetto alle allettanti promesse della societa' contemporanea.

The dark side of the moon e' un immagine molto piccola scaricata da internet, dove un cartello pubblicitario che comunica il noto sito di Google si trova pero' saldamente piantato sul suolo lunare, significando l’ormai domestica situazione di una faccia nascosta della luna che ormai ci si e' rivelata come l’angolo del tabaccaio che si trova sotto casa. Ma in tutto questo c’e' la finzione. Google e' davvero l’enciclopedia contemporanea dell’informazione? O nasconde zone in cui l’informazione e' falsa cosi forse come falsa potrebbe essere stata l’impronta lasciata dall’uomo su quella stessa crosta nel lontano 1969? In Popcorner, un altro angolo dello spazio ha dato vita ad una superficie di specchio, sostenuta da tre lampadine colorate. Attraverso lo specchio vediamo le lampadine ma vediamo anche la nostra immagine; il calore della lampadine provoca l’esplosione del mais sottostante che si trasforma in pop-corn ma piu' propriamente queste micro esplosioni provano a sollevare la superficie dello specchio attraverso, certamente, un fallimentare tentativo.

Alessandro Piangiamore (1976) vive e lavora tra Roma e Torino. Il suo lavoro e' stato presentato in alcune mostre collettive tra cui ricordiamo quella svoltasi all’Istituto Angelo Mai di Roma (“L’osso e' sacro", a cura di Marianna Vecellio) e sempre a Roma la proiezione “In frantumi". Ha partecipato a diversi progetti collettivi tra cui si ricordano quello svoltosi a Tirana e a Barcellona al museo di Santa Monica.

Immagine: Horizon 2006 Stampa

Inaugurazione: lunedi' 16 Ottobre 2006 dalle ore 19.00

Galleria Paolo Bonzano
Via di Monte Giordano 36 (Palazzo Taverna) - Roma
Orari: da martedi' a venerdi' 12.00 - 19.30, sabato 15.30 - 19.30. Sabato mattina, lunedi' e festivi su appuntamento

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