Orizzonti astratti. I volti, gli oggetti, i luoghi sedimentati nella sua memoria non hanno piu' valore, ma nel suo inconscio resta un filo rosso che congiunge il passato, il presente e il futuro. In mostra 10 dipinti in tecnica mista su tavola ed una installazione in legno, spugna, alluminio e smalti.
Orizzonti astratti
a cura di Marco di Mauro
Le vie per approdare all'astrazione sono varie e molteplici. Maria Anna Barretta vi
e' pervenuta attraverso una ricerca interiore, che la induce a disciogliere nello
smalto liquido le figure appena dipinte, nel tentativo estremo di scavare oltre le
immagini, fino a coglierne lo spirito, che fluttua sotto la pelle come magma
incandescente. La sua tavola diventa lo spazio di una proiezione psicologica,
riflesso di uno spirito insicuro e contemplativo, che ricerca il dialogo con
l'assoluto per evadere dalla condizione immanente. L'artista dapprima ricostruisce
le immagini del suo passato e poi le rimuove, consapevole che il suo presente e'
altro, i legami con il passato sono stati bruscamente recisi, un avvenire luminoso e
sereno si profila all'orizzonte. I volti, gli oggetti, i luoghi sedimentati nella
sua memoria non hanno piu' valore, ma nel suo inconscio resta un filo rosso che
congiunge il passato, il presente e il futuro in una dimensione unica: la dimensione
assoluta dello spirito, dell'Essere che presiede alle manifestazioni effimere del
mondo fenomenico.
La pittura di Maria Anna Barretta si caratterizza per i riflessi metallici su fondo
blu oltremare o rosso carminio. Le lingue d'argento che fluttuano sulla superficie
pittorica nascono dallo scioglimento delle figure che l'artista ha voluto rimuovere
dallo spazio fisico/ideale della tavola, sincera proiezione degli umori e delle
ansie che affollano la sua mente.
Inaugurazione: Martedi' 17 ottobre alle ore 19
Museo Minimo di Fuorigrotta
via detta San Vincenzo, 3 (angolo via Leopardi 47) - Napoli