Rialtosantambrogio
Roma
via di Sant'Ambrogio, 4
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Elisabetta McBett Jacomini
dal 18/10/2006 al 29/10/2006

Segnalato da

Ufficio stampa - rialtosantambrogio


approfondimenti

Elisabetta McBett Jacomini



 
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18/10/2006

Elisabetta McBett Jacomini

Rialtosantambrogio, Roma

All Out Murphy / Le Depeupleur. La mostra comprende due progetti ispirati a testi di Samuel Beckett, nel centenario della nascita. Le sue fotografie sono una rappresentazione delle descrizioni metodicamente indicate da Beckett nel testo.


comunicato stampa

All Out Murphy / Le Depeupleur

La mostra comprende due progetti ispirati a testi di Samuel Beckett, nella ricorrenza del centenario della sua nascita e in coincidenza con il lavoro dell’artista nell’ultimo decennio.

Essa si presenta infatti come stadio conclusivo di una ricerca sviluppata da Elisabetta McBett Jacomini in questi anni, a partire da questo autore, su tematiche affini, storiche letterarie e contemporanee, da cui l’artista ha tratto elementi per la sua piu' vasta mostra personale intitolata WAY OUT, ambientata lo scorso Ottobre 05 presso il Museo del Carcere di Kilmainham a Dublino e su cui e' in preparazione un video-documentario.

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1 - Le Depeupleur

Una serie di immagini fotografiche, create senza elaborazioni digitali, rappresentanti un’ipotesi di ambientazione per lo studio di questo racconto beckettiano (Lo Spopolatore, The Lost Ones) da cui e' partita la mia analisi su Samuel Beckett nel 1984.
La tesi esplora questo ipotetico mondo “interno", racchiuso in un cilindro dal diametro di 16 metri per 16 metri di altezza, che accoglie una popolazione umana, forse aliena, di duecento corpi le cui funzioni e abitudini sono regolate da leggi stabilite e precise - quanto assurde - e le cui funzioni sono dettagliatamente descritte e distinte per gruppi differenti.
Una sorta di danza tragica in cui lentamente non resta nessun movimento e tutti i personaggi si trovano riversi al suolo - arresi.
La mia lettura e' in chiave cinematografico-documentaria.

Queste fotografie sono una rappresentazione delle descrizioni metodicamente indicate da Samuel Beckett nel testo.

2 - Murphy - Work in Progress

(corpo)
Dall’interno di un bancone da negozio - oggetto trovato, elemento di riciclo come riflessione sul veloce rinnovamento urbano della citta', da me rielaborato come sarcofago metallico, riflettente e psichedelico - “cade" una scultura in legno di castagno spagnolo finemente lavorata raffigurante il personaggio stilizzato di Murphy (spesso visto come immagine autobiografica di Beckett?) nell’atto, appunto, di cadere all’indietro, legato, nudo alla sua sedia a dondolo e alla fine, parte di essa, come fuoriuscente dalla sua stessa cassa/stanza.

(mente)
A questa scultura e' affiancato un video a ciclo continuo - riassunto di emozioni, immagini, azioni, fluttuanti dal testo beckettiano alla mia recente esperienza dublinese e di vita personale - ad offrire una colonna video-acustica frammentaria impazzita di un pensiero in caduta libera - finestra sul mondo esterno, distorto - dedicato al secondo personaggio chiave del libro, la prostituta Celia, con riferimenti alla Citta' di Dublino come incontrata in questi anni, nel desiderio di esplorare il sentimento di frustrazione presente per tutto il romanzo (caduta composta) come tema portante beckettiano e anche del mio lavoro

(anima)
Accanto a questi elementi, su di un poster quadrato gia' piegato in sedici parti (quadrato magico?) si legge un brano citato dal testo, in cui l’oroscopo cinese o indiano del personaggio a cura di tale suk...

La mia chiave di lettura del romanzo e' ironica e allo stesso tempo - trattandosi di una morte violenta e di una difficolta' di comunicazione mai risolta - tragica.

E’ evidente la volonta' di Samuel Beckett di esporre con ironia una realta' assurda e depressa come quella qui descritta, da cui parte il lavoro successivo che non smentira' questi presupposti, ma che, anzi, li esasperera'.

Tutto l’evento sara' registrato in video e allegato al piu' articolato documentario WAY OUT
che raccoglie la completa esperienza a partire dall’anno scorso. Essa si concludera' nuovamente presso il Museo del Carcere di Kilmainham il 14 Ottobre 2006 con la distruzione e il riciclaggio degli altri lavori inclusi nella mostra - spettacolo LEAP INTO THE VOID ossia Omaggio alla Scuola della Sensibilita' -
laddove il mio lavoro, sulle tracce di Samuel Beckett, rotolando tra la storia d’Irlanda fino a cadere in un contesto assoluto visivo inspirato a Yves Klein, mira alla dematerializzazione fisica e formale di materia e parole.

Elisabetta McBett Jacomini

Inaugurazione: giovedi' 19 ottobre ore 21,30

Rialto-Santambrogio
via di Sant'Ambrogio, 4 - Roma

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