Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi MIAAO
Torino
via Maria Vittoria 5
011 0702350
WEB
Giorgia Fiorio
dal 10/11/2006 al 6/1/2007
da martedi' al venerdi' 16-20, sabato e domenica 11-19. Lunedi' chiuso

Segnalato da

Stefano De Angelis




 
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10/11/2006

Giorgia Fiorio

Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi MIAAO, Torino

Fotografie di soldati, pugili e legionari, toreri e pompieri, minatori e marinai. Il tema della rappresentazione della bellezza virile in comunita' fondate in buona parte sulla forza fisica ha trovato nella Florio una interprete a partire dagli anni '90. A cura di Enzo Biffi Gentili.


comunicato stampa

Uomini: Prospettiva Retrospettiva

A cura di Enzo Biffi Gentili

Il tema della rappresentazione della ‘bellezza virile’ in ‘comunita' chiuse’, fondate in buona parte sulla forza fisica, ha trovato a partire dagli anni ’90 una straordinaria originale interprete nella celebre autrice di reportages Giorgia Fiorio, torinese ma cittadina del mondo da decenni, con le sue fotografie di soldati, pugili e legionari, toreri e pompieri, minatori e marinai. La mostra Uomini: Prospettiva Retrospettiva, inedita per l’Italia, e' l’occasione per meglio far ri-conoscere in patria uno dei piu' interessanti nostri talenti creativi a livello internazionale. Ma l’ esposizione al MIAAO di Torino non e' solo un ‘atto dovuto’, e il suo titolo indica non tanto il carattere di retrospettiva, quanto di prospettiva, di questo lavoro.

Che viene presentato, come prima non era mai avvenuto, solamente attraverso dieci immagini, magistralmente stampate dal laboratorio La Chambre Noire di Parigi in grande formato 100x100, e montate recto-verso, mostrandone un lato ‘invertito’ (la ‘retrospettiva’ va quindi intesa anche tecnicamente e concettualmente). La scelta di ordinamento compiuta al MIAAO e' quella di rappresentare Giorgia Fiorio -soprattutto per chi ancora credesse alle distinzioni e alle gerarchie tra le discipline, tra fotografia ‘autonoma’ espressivamente e ‘documentaria’, di reportage- come una ‘artista che usa la fotografia’. Perche' Giorgia e' senza dubbio alcuno figura complessa e ambigua, nell’accezione migliore del termine, il che consente, ed esige, diversi livelli di interpretazione.

A esempio nella lettura ‘specialistica’ di Gabriel Bauret, la Fiorio, iscrivibile tra i “fotografi del reale", attenta “ai valori del bianco e nero", “va al di la' dei corpi, approda ad altre rive, affronta altre forze. Sono in gioco la forza mentale, la sensibilita', se non addirittura il dubbio e la fragilita'". L’analisi compiuta da Enzo Biffi Gentili non e' divergente, ma differente: accettato il principio della coesistenza in ogni macho di un micio, e al MIAAO non potrebbe essere altrimenti, sottolinea l’evidente ‘fil noir’ che attraversa gli spazi di questi uomini, e che puo' condurre, piu' o meno rapidamente o direttamente, alla questione cruciale del rapporto con la morte. Non solo perche' questi uomini fanno mestieri pericolosi, ma perche', come insegna Georg Simmel, il concetto di morte e' strettamente legato a quello di forma: “il segreto della forma sta nel fatto che essa e' confine; essa e' la cosa stessa e, nello stesso tempo, il cessare della cosa, il territorio circoscritto in cui l’Essere e il Non-piu'-essere della cosa sono tutt’uno". Secondo Biffi Gentili, questa citazione puo' divenire una delle spiegazioni piu' alte e persuasive della misteriosa qualita' iperestetica e metafisica, formalista e simbolista di queste immagini di Giorgia, ove Legionari appaiono come Ofelie…e, nel contempo, la “causa finale"anche dell’attuale lavoro dell’artista, intitolato Il Dono, ispirato da esperienze religiose e iniziatiche.

Contemporaneamente fino al 30 novembre

Italian Beefcacke

Fotoculturismo Peppino a Torino e altre poroposte vintage

Giuseppe De Benedictis detto Peppino era un fotografo che, nella Torino del miracolo economico, tra fine anni '50 e primi anni '60, si specializzo' in ritratti di culturisti. Un piccolo artigiano che divenne un caso eccezionale a livello internazionale di rappresentazione della bellezza maschile, con il piemontese-provenzale Jean Ferrero, il parigino Arax, il newyorkese Lon e il californiano Bob Mizer, cantato dal film Beefcake di Thom Fitzgerald.

Inaugurazione: 11 Novembre 2006

MIAAO - Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi
Via Maria Vittoria, 5 - Torino
da martedi' al venerdi' 16-20, sabato e domenica 11-19. Lunedi' chiuso

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