Tre Conversazioni sull'arte e le realta' ispaniche. Venerdi', ore 18: Cartografie, Metodi di investigazione, composizione e rappresentazione del territorio. Sabato alle ore 14: Movimenti sociali e istituzioni artistiche. Cooperazioni, creazioni e contrasti. Lunedi' 30, ore 18: Esperimenti artistico-politici nello stato spagnolo. Con: Javier Toret, Santiago Barber, Jose Perez de Lama.
3 conversazioni con
Javier Toret Medina. Indymedia Estrecho, Fadaiat
Jose Perez de Lama. Hackitectura, Fadiaiat
Santiago Barber. Fiambrera Barroca
Programma:
VENERDI 27 OTTOBRE ore 18
- Cartografie, Metodi di investigazione, composizione e rappresentazione del
territorio
Cartografia: mappa orientata verso le linee di fuga, di attacco e di sottrazione.
Si differenzia dal calco per la sua continua capacita' di rinnovarsi e per la sua
caratteristica di tracciarsi in forma proiettiva. Il metodo cartografico si avvale
della produzione di saperi minori,della riorganizzazione e della raccolta di
conoscenze collettive recondite .Si colloca nel contesto creato dalla necessita' di
conoscere e inventare un altro territorio. Mappa e produzione di immagini,
invenzione di problemi che gettino luce su questo processo di creazione e
concatenazione. Cartografia come mobilita' aperta ai processi emergenti, agli zoom e
agli avvenimenti spazio-temporali. Cartografia non come sapere, bensi' come ricerca
continua, come studio della composizione sociale e delle fenditure della realta'
.Realta' dei processi sociali in conflitto. Cartografia come unione di saperi e
soggetti, di intrecci e di opportunita'.
.
Gli esperimenti di cartografia sul territorio, nell'ampio contesto dei movimenti
biopolitici (artistici, culturali, sociali), hanno portato alla creazione di un
linguaggio di riferimento utile per presentare forme di investigazione, di
rappresentazione e comunicazione innovative tanto nell'ambito artistico quanto in
quello politico. Riferendosi alle molteplici esperienze dello stato spagnolo,
verranno passati in rassegna alcuni casi concreti (OtraMa'laga, Cartografi'a del
Estrecho, Sevilla global contracumbre del 2001) di cui saranno analizzate
potenzialita', traversie e difficolta'.
SABATO 28 OTTOBRE ore 14
- Movimenti sociali e istituzioni artistiche. Cooperazioni, creazioni e contrasti.
Negli ultimi anni si sono poste le basi di un cammino -seppur discontinuo- di
sperimentazione e di cooperazione tra una parte delle istituzioni artistiche e
culturali e alcune esperienze provenienti dall'ambito dei movimenti sociali
contemporanei. Tali interventi, che possono essere letti all'insegna del desiderio
di autonomia e di creativita', trovano nelle diverse aperture istituzionali un
complice inaspettato. Le trasformazioni in atto nelle forme contemporanee della
produzione culturale e artistica fanno in modo che il lavoro creativo dei movimenti
sia materiale sensibile alla cooperazione di agenti istituzionali sui generis
impegnati nella trasformazione delle pratiche culturali e della produzione della
conoscenza.
Lavorare con le istituzioni artistiche per i movimenti sociali ha sempre supposto un
rischio. Si tratta di una sperimentazione che, a seconda dei casi, si e' data come
mutua strumentalizzazione, oppure come una collaborazione puntuale fino nella messa
in atto dei veri processi di innovazione e creazione.
In questa conversazione verra' presentato un insieme degli indicatori problematici di
queste esperienze.
LUNEDI 30 OTTOBRE ore 18
- Esperimenti artistico-politici nello stato spagnolo
Possiamo affermare che molti degli interventi operati dai movimenti sociali
contemporanei sono stati e sono tuttora chiaramente influenzati dalle azioni della
guerriglia comunicativa (o attivismo creativo ). Questa caratteristica conduce alla
nascita di forme ibride e produce flessioni all'interno del movimento stesso e nella
suo modo di concepire i propri metodi. Le modalita' di irruzione nella sfera
pubblica, le forme di intervento comunicativo che producono nuovi immaginari e
sconvolgono i codici dominanti, l'invenzione creativa di nuove forme di interazione
con il pubblico hanno moltiplicato tanto la potenza quanto lo spettro dell'azione
politica contemporanea. Il confine tra arte e azione politica si dissolve,
sottraendo alle pratiche artistiche l'esclusivita' creativa e riconsiderando forme
ereditate dalla politica.
In questa conversazione ci proponiamo di provare a ricostruire la genealogia di
questi metodi e di raccontare le esperienze piu' significative degli ultimi anni in
Spagna per analizzarne la novita' e la potenza.
Javier Toret: e' membro di Indymedia Estrecho e organizzatore delle prime due
edizioni di Fadaiat.
Impegnato in esperimenti di ricerca nell'ambito dei movimenti artistico-sociali, si
occupa anche della comunicazione e dell'organizzazione di spazi indipendenti di
produzione della conoscenza.
In questo periodo lavora come ricercatore sociale presso l'ufficio dei diritti
sociali di Siviglia.
Santiago Barber: La produzione artistica e comunicativa di Santiago Barber si
caratterizza per la collaborazione con varie entita' sociali del tessuto cittadino
nell'ambito dei processi di rigenerazione urbana e organizzazione sociale autonoma.
In quest' ottica fortemente collettivizzante il collegamento dei diversi saperi del
corpo sociale si configura come una modalita' di lavoro che si propone di incentivare
i nuovi progetti sociali emergenti.
Partendo dall'esperienza artistica il suo lavoro si fa promotore di una sorta di
interdisciplinarieta' (che potremmo altrimenti chiamare lavoro collaborativo), nella
quale l'investigazione e la sperimentazione collettiva vanno di pari passo con i
processi di emancipazione e lotta sociale.
Attualmente Santiago Barber lavora principalmente nell'ambito delle reti autonome
della citta' di Siviglia, in particolare in quelle del quartiere della Alameda.
Jose' Pe'rez de Lama, aka osfa: e' membro del collettivo Hackitectura.net: posse di
architetti, hackers e attivisti sociali impegnati nella sperimentazione dei
territori emergenti della spazialita' cyborg. Spazialita' composta dalla
ricombinazione di spazi fisici, reti ITC e corpi.
Osfa ha partecipato inoltre alle edizioni 2004, 2005 di Fadaiat.
Per informazioni: press@bevilacqualamasa.it; 041.5207797
Fondazione Bevilacqua La Masa
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